GUARESCHI
ITALIA PROVVISORIA
album del dopoguerra
RIZZOLI & C. - EDITORI 1947, MILANO
Dono di Luisa Longo in occasione dell'acquisto della DOMUS in Felsina Bononia, MMXI Anno Domini
CHIARIMENTO
Dopo la guerra non viene subito la pace, ma tra la guerra e la pace stanno il "dopo-guerra" e "l'antepace".
Tra la guerra e la pace accadono dei fatti, parte dei quali negativi in quanto appartengono ancora alla guerra, e parte positivi in quanto appartengono già alla pace.
Quando i fatti negativi superano i positivi, questo è il dopoguerra. Quando i positivi superano i negativi, questo è l'antepace.
Abbiamo superato il punto morto: il dopoguerra è finito, e possiamo voltarci indietro.
Chi sa leggere si avverrà facilmente che questo album, per quanto raccolga più che altro testimonianze di vicende tristi e strampalate, è, in fondo, un libro confortante perché, pur se taluni fatti dolorosi ivi ricordati sono di oggi, si sente che essi sono già nel passato: che appartengono a una mentalità superata, a un mondo morto.
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Canzonette, nuovi inni, nuove teorie, poesie, annunci economici, cartelli di propaganda, ritagli di giornale costituiscono la parte illustrativa del volumetto; quella parte cioè che documenta il travaglio spirituale espresso nei racconti e nelle favolette.
Cartaccia, spazzatura, si dirà: ma è proprio nella pattumiera che, a saper leggere nelle cose, si trova scritta la storia segreta di una famiglia.
E con questi brandelli di carta stampata ho cercato di comporre - come lavorando coi tasselletti del mosaico - il volto un po' bieco e un po' cretino di quella "Italia provvisoria" che molti ingenui han creduto potesse essere l'Italia dell'avvenire.
Oggi si comincia a ridere di questa Italia provvisoria. Domani ce ne vergogneremo, e allora avremo ritrovato la nostra dignità di uomini civili e sarà la pace.
L'AUTORE
Milano, novembre 1947