Originariamente Scritto da
Simone.org
A me sembra di esser stato perfettamente lineare, poi è possibile che i nostri paradigmi siano così distanti che non ci capiremo mai, con tutta la buona educazione del caso (ed è quello che è avvenuto da due anni a questa parte).
Inutile quindi insistere persino nel merito della questione che ti ho proposto (avrei parcchio da ribattere...) così come è inutile riprendere il discorso della capacità di adattamento del capitalismo, cosa che non ti ho mai contestato in quanto tale, semmai contesto il capitalismo, punto.
Io non penso che la realtà abbia sempre ragione.
La realtà persiste, è immanente, ma può essere sbagliata. La realtà dei gulag era dalla parte della ragione? O il genocidio dei nativi nordamericani? I conquistadores? Il fondamentalismo cattolico che ha alimentatlo l'inquisizione?
Pochi probabilmente di fronte alla schiavitù dei neri hanno concepito una loro emancipazione. Qualcuno, al pensiero che un giorno uno di loro sarebbe diventato presidente degli USA, avrebbe risposto come te, invitando a "guardare la realtà", ossia che i "negri" erano inferiori e schiavi.
Poi la realtà ha detto un'altra cosa, ci è solo voluto del tempo, ossia, com dici tu ironizzando, si è dovuto aspettare anche se non tanto gratis.