Immaginatevi di essere un milionario sui 50 anni. Dopo una vita di lavoro vi godete le vostre ricchezze faticosamente accumulate, girate il mondo con il sincero intento di far del bene agli altri.
Nel vostro peregrinare vi ritrovate in un villaggio di raccoglitori in un paese dell'Africa subsahariana. Amate l'Africa, i suoi colori, la cultura tribale e per questo volete aiutare concretamente questa gente con spirito sincero.
Il villaggio è fatto di poche capanne, una strada dissestata lunga 10 km lo collega alla prima strada carrabile, l'acqua manca completamente, ogni giorno le donne del villaggio fanno 5 km a piedi per andare a prelevarla da un pozzo artesiano e la trasportano su pesanti otri poggiati in testa.
Ci sono 99 abitanti, un capovillaggio, un consiglio di anziani e l'economia è di sussistenza: nei dintorni si raccolgono semi e bacche. Il pasto principale della giornata è la polenta di questa miscela di granaglie.
Le donne provvedono all'acqua, a frantumare le granaglie per trasformarle in farina e si occupano anche di creare del vestiario con del cotone che ogni mese viene portato dal mercato provinciale.
Gli uomini raccolgono le sementi e fanno spola coi mercati per scambiare alcuni dei beni prodotti.
Ritorniamo a voi: siete appena arrivati, vi fate accogliere dal consiglio degli anziani e spiegate il vostro progetto:
1) Far venire una ditta per rendere carrabile il sentiero che porta alla strada provinciale
2) costruire un piccolo acquedotto che trasporti acqua al villaggio
3) Comprare un frantoio e un telaio meccanici
4) costruire una mini stazione radio per comunicare facilmente con le città più vicine
Vi sentite il cuore gonfio di gioia, vorreste che per un pò il capovillaggio vi faccia vivere in mezzo a loro per capire appieno il modo di vivere di questa gente e potervi portare dietro un ricordo indelebile della vostra esperienza.
Il consiglio acconsente a farvi rimanere e voi iniziate la vostra vita tribale seppur di passaggio.
Nel villaggio però non tutto va bene. Ci sono almeno 20 persone che per malattie fisiche, psichiche (le chiamano stregonerie) o per volontà non collaborano all'economia del villaggio. Si limitano a stare sui bordi delle capanne e partecipano ai vari banchetti senza apportare alcun aiuto (volenti o meno).
Con il tempo notate che questi, assieme ai più giovani del villaggio iniziano a guardavi male. Non vi spiegate il perchè ma siete troppo assorti nei progetti che state tentando di portare avanti per il bene del villaggio.
Un giorno però il capovillaggio vi convoca e vi dice che non potete più stare con loro. Il vostro progetto è da bloccare. La gente invidia la vostra ricchezza, ha paura di perdere la propria funzione sociale se verrà sostituita da una macchina o da migliorie tecniche e quindi vi chiede di andarvene lasciando i soldi del progetto a loro.
Siete un pò delusi, scossi, dispiaciuti e allo stesso tempo spaventati. Gli occhi dei giovani del villaggio sono feroci e iniettati di sangue. La rabbia della vostra presenza e dei vostri progetti "demoniaci" di distruzione dell'equilibrio del villaggio è evidente e palpabile. Optate per questa soluzione. Lasciate il denaro che volevate investire salutate gli abitanti e ve ne andate.
Passa un anno e voi spinti da atroce curiosità tornate al villaggio. Il panorama che vi si propone è desolante sia materialmente che spiritualmente.
Il capo villaggio è carico di gioielli, accanto a lui siedono due donne con veli sfarzosi. Ai lati delle capanne cumuli di rifuiti torreggiano, facendo risaltare bottiglie di wisky vuote, cartacce e resti di cibo.
L'economia è rimasta la stessa, niente acquedotto, niente strada carrabile, niente torretta radio, niente frantoio e telaio meccanico. I soldi sono stati tutti sperperati. Alcuni si sono dedicati all'alcolismo, altri hanno comprato oro e vestiti ai mercati di tutta la regione, a volte si sono tenute feste sfarzose che duravano giorni e giorni. ma alla fine la sbornia è passata e pur con tutti i danni creati il villaggio ha ripreso la solita rutine di sussitenza.
Ecco adesso immaginatevi, e servirà moita fantasia, che il capo villaggio vi chieda altri soldi. Vi racconti di come i suoi abitanti oramai si sono abituati a questo stile di vita e di come voi siate l'unico a poterglielo permettere, vi racconta pure che la gente, oramai ebbra di comodità vi invidi pesantemente e parli in continuazione male di voi.
Ora fate un altro sforzo di fantasia e immaginatevi di continuare a foraggiare questo stato delle cose iterativamente fino a quando non finiscano tutti i vostri averi.. e a quel punto non siate altro che uno dei 100 abitanti di questo triste villaggio tribale... uguali e indistinguibili (salvo tratti somatici) uniti tutti dalla stessa miseria.