Svezia, microchip sottopelle per entrare in ufficio

[carter]

Svezia, microchip sottopelle per entrare in ufficio: addio al badge VIDEO, FOTO | Blitz quotidiano

STOCCOLMA (SVEZIA) – Microchip sottopelle al posto dei tradizionali badge. L’idea è venuta ad una serie di società svedesi che hanno sede a Stoccolma in un complesso di uffici di nome Epicenter. Qui, i circa 700 dipendenti della struttura entrano in ufficio grazie a un microchip impiantato sottopelle. Si tratta di un trasmettitore per l’identificazione a radiofrequenza (RFID) grande come un chicco di riso che viene “iniettato” nella mano. Una volta arrivati in ufficio basterà sfiorare la mano vicino ai lettori e le porte si spalancano. Con il microchip, come se non bastasse l’entrata in ufficio sarà anche possibile azionare la fotocopiatrice o pagare il caffè al bar.
All’Epicenter di Stoccolma d’altronde, si lavora nel settore high tech. Come racconta Elmar Burchia sul Corriere della Sera

” Il reporter della Bbc, Rory Cellan-Jones, è andato a vedere come funziona la nuova frontiera della tecnologia indossabile. Per il suo servizio, il giornalista si è fatto innestare sotto la cute un chip Rfid. Un intervento di pochi minuti e quasi indolore (si installa tramite una siringa tra pollice e indice). Ebbene, con una semplice alzata di mano l’impianto permette di aprire le porte d’ingresso, di sicurezza e quelle degli uffici. Ma pure l’ascensore e la fotocopiatrice aziendale. Le possibilità di utilizzo sono numerose: il chip può sbloccare ogni tipo di dispositivo, dal computer allo smartphone fino alla bici. Presto sarà possibile pagare pure il panino o il caffè al bar. Nel complesso nel centro di Stoccolma entreranno a breve circa 700 dipendenti. E a loro verrà chiesto se vogliono o meno essere chippati. Per capirci: il chip in questione è simile a quelli impiantati negli animali domestici. Oggi è tutto un po’ caotico, abbiamo bisogno di PIN e password – non sarebbe più facile toccare tutto semplicemente con una mano», ha spiegato Hannes Sjoblad, a capo della società svedese BioNyfiken, che ha impiantato i chip ai dipendenti dell’Epicenter. Aggiunge: «Vogliamo comprendere a fondo questa tecnologia prima che grandi aziende e governi vengano da noi e ci dicano che tutti dovrebbero essere chippati – il chip dell’ufficio delle imposte, il chip di Google e il chip di Facebook». Al momento pare che non tutte le persone all’interno dell’Epicenter siano entusiaste all’idea di farsi impiantare il microchip. «Assolutamente no», ha detto un giovane dipendente al giornalista della Bbc. Questi strumenti, leggibili a distanza con la tecnica delle radiofrequenze, sono da sempre oggetto di una serie di angosce (riguardo la privacy e la sorveglianza onnipresente) e di tante teorie cospirative che su Internet circolano parecchio”.

[Perseo]

Ma va ? Ma non si trattava di complottismo ?

[Sentenza]

E per quale motivo i dipendenti dovrebbero accettare?

[manihi]

personalmente non accetterei mai una cosa simile

[München]

Bufale un tanto al chilo Il microChip come badge - Bufale un tanto al chilo

[Maxadhego]

E per quale motivo i dipendenti dovrebbero accettare?

devi pazientare,
si comincia con il facoltativo,
e poi...

com'è che diceva quello scritto di 2000 anni fa?

Essa fa sì che tutti, piccoli e grandi, ricchie poveri,
liberi e schiavi, ricevano un marchio sulla mano
destra o sulla fronte, eche nessuno possa comprare
o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della
bestia o il numero del suo nome.

[Lord Fener]

ma davvero credete a queste bufalone?

[Jeff.]

E per quale motivo i dipendenti dovrebbero accettare?

Perché sono dipendenti di un azienda, che a dicembre aveva 8 dipendenti, che fa biohacking e studia sia le tecnologie RFID così come i risvolti etici di tali soluzioni.

Sinceramente continuo a preferire le tessere per sbloccare le bici del bike-sharing, pagare un caffè senza digiare il pin ed aprire i tornelli della metropolitana così come usare il cellulare per aprire le auto del car-sharing.
La tecnologia è la stessa -passive RFID- ma non ha bisogno di impianti.

[mad]

La differenza fra una notizia vera e una bufala risiede principalmente in come la si racconta , e questo articolo ne è un esempio lampante. Fra le altre scempiaggini scritte nell'articolo ci sarebbe il famoso microchip simile a quelli immesso negli animali domestici (Per capirci: il chip in questione è simile a quelli impiantati negli animali domestici.) .....

Intanto negli animali domestici non si impianta nessun microchip delle dimensioni di un grano di riso ma ben piu' grande ( circa 12x2 millimetri, che non mi smebra proprio un grano di riso ....), e non è un microchip vero e proprio, cioè un microcircuito che elabora calcoli autoalimentato, ma un RFID, una specie di codice a barre, al quale numero corrisponde una scheda anagrafica.

Poi sarà la decima volta che leggo questa notizia negli ultimi anni, e ricordo che già nei primissimi anni 2000 si vociferava di queste famose "schede sottocutanee " facoltative .... che altro non erano che regolari bufale, o regolari proposte tecnologiche in elaborazione o ipotesi di lavoro per sperimentazioni di nuove tecnologie, come in questo caso.

PRIMA SI SCRIVE : Qui, i circa 700 dipendenti della struttura entrano in ufficio grazie a un microchip impiantato sottopelle....
E POI SI SCRIVE . Nel complesso nel centro di Stoccolma entreranno a breve circa 700 dipendenti.

Sti 700 microchip sono stati installati si o no ? ...... E i gonzacchiotti che credono a queste cose si trovano sempre.

I problemi di carattere politico, sociale, filosofico, etico, elettronico e igienici probabilmente renderanno applicabile questa tecnologia fra qualche decennio. Ma adesso sembra, per l'ennesima volta, l'ennesima bufala. Forse e probabilmente.

[luca18]

io col cavoli che mi faccio mettere un microchip sotto la pelle