User Tag List

Pagina 1 di 20 1211 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 191
  1. #1
    No al cacio moderno
    Data Registrazione
    11 Feb 2013
    Località
    Il mondo è bello finchè vario.
    Messaggi
    2,306
     Likes dati
    7,348
     Like avuti
    1,880
    Mentioned
    14 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati» - Corriere.it


    La Shoah è «l’autoannientamento degli ebrei». Questa tesi di Heidegger affiora nel nuovo volume dei Quaderni neri, curato da Peter Trawny, che sta per essere pubblicato in Germania dall’editore Klostermann (Gesamtausgabe 97, Anmerkungen I-V). Si tratta delle Note risalenti al periodo cruciale che va dal 1942 al 1948. Fa parte del volume, di 560 pagine, anche il quaderno del 1945/46, che sembrava fosse andato perduto e che è stato recuperato la scorsa primavera. Gli ultimi anni del conflitto planetario, la sconfitta della Germania, la presenza delle forze alleate sul suolo tedesco sono gli eventi che fanno da sfondo a quella che, anche altrove, Heidegger chiama «storia dell’Essere», il cammino della filosofia in grado di aprire un varco per la salvezza dell’Occidente. Dopo il 1945 il cammino non si interrompe, ma si ripiega su di sé, fra tornanti e vie traverse. Heidegger non smette di cercare l’«altro inizio», l’alba dell’Europa, sebbene orientarsi sia divenuto quasi impossibile. Le macerie della Germania attestano, senza equivoci, il fallimento della missione affidata al popolo tedesco. Insieme a questo naufragio epocale Heidegger vive anche il proprio tracollo accademico: l’ex rettore di Friburgo nel 1946 viene interdetto dall’insegnamento.


    Il volume 97 dei Quaderni neri offre, dunque, una prospettiva inedita sul pensiero di Heidegger. Tanto più che, come quelli già pubblicati, coniuga riflessione filosofica e analisi puntuale degli avvenimenti storici.
    Ma questo volume è destinato a lasciare il segno soprattutto perché cancella un luogo comune della filosofia del Novecento: il «silenzio di Heidegger» dopo Auschwitz. Se gli ebrei hanno un ruolo di primo piano nei precedenti Quaderni neri, che vanno dal 1931 al 1941, se la «questione ebraica» è strettamente connessa alla questione dell’essere — come ho cercato di mostrare nel mio libro recente — non può sorprendere che Heidegger parli della Shoah e la consideri sia sotto l’aspetto filosofico sia sotto quello politico.
    Selbstvernichtung, autoannientamento, è la parola chiave: gli ebrei si sarebbero autoannientati. Nessuno potrebbe allora essere chiamato in causa, se non gli ebrei stessi. Già nei quaderni del 1940 e del 1941, quando viene avanzata l’esigenza di una «purificazione dell’Essere», fa la sua inquietante comparsa il termine «autoannientamento».

    Rigoroso e coerente, Heidegger non fa che trarre la conclusione da tutto quel che ha detto in precedenza. Gli ebrei sono gli agenti della modernità; ne hanno diffuso i mali. Hanno deturpato lo «spirito» dell’Occidente, minandolo dall’interno. Complici della metafisica, hanno portato ovunque l’accelerazione della tecnica. L’accusa non potrebbe essere più grave.
    Solo la Germania, grazie alla ferrea coesione del suo popolo, avrebbe potuto arginare gli effetti devastanti della tecnica. Ecco perché il conflitto planetario è stato anzitutto la guerra dei tedeschi contro gli ebrei. Se questi ultimi sono stati annientati nei lager, è per via di quel dispositivo, di quell’ingranaggio che, complottando per il dominio del mondo, hanno ovunque promosso e favorito. Il nesso fra tecnica e Shoah non deve sfuggire. Ed è proprio Heidegger ad avervi fatto allusione altrove. Che cos’è infatti Auschwitz se non l’industrializzazione della morte, la «fabbricazione dei cadaveri»?

    In linea con il suo antisemitismo metafisico, Heidegger vede dunque nello sterminio un «autoannientamento». La Judenschaft, la «comunità degli ebrei» — scrive nel 1942 — «è nell’epoca dell’Occidente cristiano, cioè della metafisica, il principio di distruzione». Poco più avanti aggiunge: «Solo quando quel che è essenzialmente “ebraico”, in senso metafisico, lotta contro quel che è ebraico, viene raggiunto il culmine dell’autoannientamento nella storia».
    La Shoah avrebbe allora un ruolo decisivo nella storia dell’Essere, perché coinciderebbe con il «sommo compimento della tecnica» che, dopo aver usurato ogni cosa, consuma se stessa. In tal senso lo sterminio degli ebrei rappresenterebbe quel momento apocalittico in cui ciò che distrugge finisce per autodistruggersi. Culmine «dell’autoannientamento nella storia», la Shoah rende quindi possibile la «purificazione dell’Essere».

    Ma si raggiunge questo culmine? Si autoannienta l’ebraismo mondiale ad Auschwitz? Al termine non dovrebbero esserci vincitori e vinti — categorie ancora metafisiche. Piuttosto l’Ebreo è la fine che deve semplicemente finire; solo così può emergere l’«altro inizio» e intravedersi il nuovo mattino europeo.
    Quando Heidegger scrive, nel 1942, le officine hitleriane della morte funzionano a ritmo serrato. Eppure, dopo la guerra, il «culmine dell’autoannientamento» non sembra raggiunto. Gli agenti della macchinazione — malgrado i milioni di morti — potrebbero persino apparire vittoriosi. Allora costituirebbero un pericolo immane per i tedeschi, perché li trascinerebbero nel loro «ingranaggio di morte».
    Dopo il 1945 Heidegger osserva: gli «elementi estranei» continuano a deturpare la «nostra defraudata essenza». E si interroga sui tedeschi, sulla «facilità con cui si lasciano sedurre dagli stranieri», sulla loro «incapacità politica», sulla «radicalità con cui compiono anche gli errori più eclatanti».

    In fondo la posizione di Heidegger non è dissimile da quella di Carl Schmitt e di molti altri tedeschi che si sentono sconfitti, ma solo militarmente e solo in forma temporanea. Gli ebrei, eliminati dal corpo della nazione, vengono avvertiti come una presenza spettrale e ingombrante.
    Nel volume 97 dei Quaderni neri compare, a questo proposito, una lunga annotazione di Heidegger che farà certo discutere. L’occasione è offerta dai volantini distribuiti alla popolazione tedesca dal comando alleato, nei quali, sotto le foto dei lager liberati, è scritto: «Queste azioni infami sono colpa vostra!».
    Heidegger replica: «Il mancato riconoscimento di questo destino (il destino del popolo tedesco), l’averci repressi nel nostro volere il mondo, non sarebbe forse, una “colpa”, e una “colpa collettiva” ancor più essenziale, la cui enormità non può essere misurata all’orrore delle “camere a gas”, una colpa più terribile di tutti i “crimini” ufficialmente “stigmatizzabili”, della quale nessuno si scuserà nel futuro? Si intuisce già ora che il popolo e la terra tedeschi non sono che un solo campo di concentramento (ein einziges Kz) — quale il mondo non ha ancora visto e che il mondo non vuole vedere — un non-volere ben più volente e consenziente della nostra assenza di volontà verso l’inselvatichirsi del nazionalsocialismo».

    Gli alleati non hanno compreso la missione dei tedeschi e li hanno fermati nel loro progetto planetario. Questo crimine sarebbe ben più grave di tutti gli altri crimini, questa colpa non avrebbe termini di paragone, neppure con le «camere a gas» (espressione inserita tra virgolette!). Per la storia dell’Essere il vero incommensurabile misfatto è quello compiuto contro il popolo tedesco che avrebbe dovuto salvare l’Occidente.
    Ma Heidegger non crede che sia tutto finito — proprio perché il «culmine dell’autoannientamento» non è stato raggiunto. C’è ancora un futuro per la Germania, e per l’Europa guidata dal popolo tedesco. Si moltiplicano allora gli interrogativi. Heidegger pensava a un Quarto Reich? E perché, a metà degli anni Settanta, ha progettato la pubblicazione dei Quaderni neri? Che cosa si aspettava dall’Europa in cui noi oggi viviamo?
    Certo sarebbe semplice — come sembra suggerire Emanuele Severino — lasciare da parte i Quaderni neri. Ma a vietarlo è lo stesso Heidegger. Qui non si tratta infatti di documenti storici (come nel caso aperto decenni fa da Victor Farías), bensì degli scritti stessi del filosofo, strettamente connessi con il resto della sua opera. Si può capire allora l’esigenza di rileggere ad esempio Essere e tempo — come ha fatto al convegno di Parigi il giovane filosofo israeliano Cédric Cohen-Skalli, paragonando Heidegger a Walter Benjamin. Il che non vuol dire, come pretenderebbero alcuni, proscrivere o bandire Heidegger, ma confrontarsi con la complessità della sua riflessione in modo aperto e critico. Sarebbe questa forse, per la filosofia, l’occasione per pensare nella sua profondità abissale la Shoah.
    Ultima modifica di Ethnos; 08-02-15 alle 19:28
    Come nel golfo d'Alaska dove due oceani si incontrano, ma non si mischiano.
    "Preferisco stare in fondo ad un abisso senza cielo, piuttosto che vedere te, cielo di luce, macchiato di nuvole lente."

    Identità, cultura, razza.

  2. #2
    Il Sogno Di Una Cosa
    Data Registrazione
    22 Jul 2010
    Messaggi
    60,432
     Likes dati
    666
     Like avuti
    13,490
    Mentioned
    711 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Citazione Originariamente Scritto da Corriere Visualizza Messaggio
    La Shoah avrebbe allora un ruolo decisivo nella storia dell’Essere, perché coinciderebbe con il «sommo compimento della tecnica» che, dopo aver usurato ogni cosa, consuma se stessa. In tal senso lo sterminio degli ebrei rappresenterebbe quel momento apocalittico in cui ciò che distrugge finisce per autodistruggersi. Culmine «dell’autoannientamento nella storia», la Shoah rende quindi possibile la «purificazione dell’Essere».
    "Auschwitz, the great refutation of the modern “economic man” view of history, clarified the great contradiction of economic-materialism by treating “economic man” as economic material. If man himself is material, then he, too, can be subject to industrial-technological methods and manipulated into a more ‘useful’ form, such as agricultural fertilizer. This is taking the implications of Marxian materialism more seriously than Marx did himself. The desecration machine of Auschwitz was only the completion of literal “secularization”.

    Aber es ist ihm damit nicht Ernst. To be serious about an idea, one must be push it to its most extreme consequence and conclusion. Are moderns serious about the idea that biology does not matter? Are moderns willing to push economic materialism to its logical conclusion?

    Just as Marx turned Hegel on his head, the Nazis turned Marx on his head. It would not be capitalism per se that would self-destruct; the logic of Jewish materialism would self-destruct. Instead of resolving the contradictions of capitalism through a communist negation of biology, the contradictions of Jewish materialism would be resolved through a negation of Jewish biology."

    Mitchell Heisman, Suicide Note (di cui mi era capitato di notare le ascendenze heideggeriane ancora in tempi non sospetti)
    Ultima modifica di Troll; 08-02-15 alle 19:52

  3. #3
    .
    Data Registrazione
    13 Apr 2009
    Messaggi
    7,906
     Likes dati
    1,095
     Like avuti
    1,011
    Mentioned
    36 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Citazione Originariamente Scritto da Troll Visualizza Messaggio
    Instead of resolving the contradictions of capitalism through a communist negation of biology, the contradictions of Jewish materialism would be resolved through a negation of Jewish biology."

    Mitchell Heisman, Suicide Note
    Che poi rimane il ricordo indelebile dei forni risolutori delle contraddizioni
    Ultima modifica di donerdarko; 08-02-15 alle 20:01
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  4. #4
    Il Sogno Di Una Cosa
    Data Registrazione
    22 Jul 2010
    Messaggi
    60,432
     Likes dati
    666
     Like avuti
    13,490
    Mentioned
    711 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Citazione Originariamente Scritto da donerdarko Visualizza Messaggio
    Che poi rimane il ricordo indelebile dei forni risolutori delle contraddizioni
    "To affirm the completeness of the Nazi Weltanschauung wherein Jews are fundamentally biological-racial beings, the racial contradictions of the Jews were resolved on the side of negating their biological existence. The abstract nurturist arguments of rootless Jewish cosmopolitans were answered by making all Jews literal Luftmenschen, like the smoke that comes out of chimneys."

    (sempre Heisman; geniale il Luftmensch "uomo d'aria" sconnesso da ogni radice che viene reso effettivamente uomo d'aria)
    Ultima modifica di Troll; 08-02-15 alle 20:04

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    30 Jan 2015
    Messaggi
    3,224
     Likes dati
    6,892
     Like avuti
    1,322
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)
    Inserzioni Blog
    1

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Molto interessante.
    Non conosco questo filosofo quindi non sono in grado di entrare in merito, vorrei però proporre un una riflessione: la stragrande maggioranza degli esseri umani vuole, in realtà, vivere, vivere, vivere, fortissimamente vivere, anche in questi tempi degradati, oggettivanti, meccanicistici; allora che si fa? Come lo si mortifica? Come gli si fa sperare di esser soggiogato, oggetivato, oggettivante, morto? Con il controllo delle sue emozioni, con suscitare sentimentalismi e coi sensi di colpa riguardo al fatto di essere vivo e creare vita, "è colpa tua", come sui volantini ammmerrrigani, come al cinema ammmerrrigano, come nelle scuole, etc.
    Questo nell'immediato dopoguerra non si poteva sapere ma ci sono poi stati una settantina di anni di marketing e spettacolo a rinfocolare la cultura mortifera, che non ti venga nemmeno in mente di alzare la testa ed esser felice ed orgoglioso d'esser vivo.
    Aurevoir...

  6. #6
    email non funzionante
    Data Registrazione
    30 Jan 2015
    Messaggi
    3,224
     Likes dati
    6,892
     Like avuti
    1,322
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)
    Inserzioni Blog
    1

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    PS Riguardo al titolo: Se continuano così ci riescono di nuovo, dai e dai.
    Ultima modifica di Ti Bibi; 08-02-15 alle 20:12
    Aurevoir...

  7. #7
    Auto-cancellato
    Data Registrazione
    08 Nov 2013
    Messaggi
    6,050
     Likes dati
    554
     Like avuti
    886
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Citazione Originariamente Scritto da Ti Bibi Visualizza Messaggio
    Molto interessante.
    Non conosco questo filosofo quindi non sono in grado di entrare in merito, vorrei però proporre un una riflessione: la stragrande maggioranza degli esseri umani vuole, in realtà, vivere, vivere, vivere, fortissimamente vivere, anche in questi tempi degradati, oggettivanti, meccanicistici; allora che si fa? Come lo si mortifica? Come gli si fa sperare di esser soggiogato, oggetivato, oggettivante, morto? Con il controllo delle sue emozioni, con suscitare sentimentalismi e coi sensi di colpa riguardo al fatto di essere vivo e creare vita, "è colpa tua", come sui volantini ammmerrrigani, come al cinema ammmerrrigano, come nelle scuole, etc.
    Questo nell'immediato dopoguerra non si poteva sapere ma ci sono poi stati una settantina di anni di marketing e spettacolo a rinfocolare la cultura mortifera, che non ti venga nemmeno in mente di alzare la testa ed esser felice ed orgoglioso d'esser vivo.
    A me pare che invece sia vero il contrario.
    La società odierna, ignorando qualsiasi forma di etica e trascendenza, è incentrata esclusivamente sulla mondanità, esaltando gli aspetti materiali dell'esistenza.
    Secondo me bisogna distinguere il concetto di vita dal concetto di esistenza.
    Il concetto di esistenza è più complesso, è riferito non solo alla dimensione materiale, ma anche a quella spirituale o comunque metafisica.
    Oggi l'importante non è come si vive, ma quanto si vive. Si esalta la vita ma si minimizza l'importanza dell'esistenza.
    L'antropocentrismo dominante ha portato all'esaltazione del "vivacchiare", il famoso motto "meglio un giorno da leone che cento da pecora" è stato rovesciato.
    Anche "creare vita" è un proposito che ben si addice alla mediocrità dei nostri tempi. La vita è intesa come possesso, non come opportunità.
    "Creare vita" è inutile se non controproducente. L'importante è migliorarne la qualità.

  8. #8
    email non funzionante
    Data Registrazione
    30 Jan 2015
    Messaggi
    3,224
     Likes dati
    6,892
     Like avuti
    1,322
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)
    Inserzioni Blog
    1

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Citazione Originariamente Scritto da - SAVONAROLA - Visualizza Messaggio
    A me pare che invece sia vero il contrario.
    La società odierna, ignorando qualsiasi forma di etica e trascendenza, è incentrata esclusivamente sulla mondanità, esaltando gli aspetti materiali dell'esistenza.
    Secondo me bisogna distinguere il concetto di vita dal concetto di esistenza.
    Il concetto di esistenza è più complesso, è riferito non solo alla dimensione materiale, ma anche a quella spirituale o comunque metafisica.
    Oggi l'importante non è come si vive, ma quanto si vive. Si esalta la vita ma si minimizza l'importanza dell'esistenza.
    L'antropocentrismo dominante ha portato all'esaltazione del "vivacchiare", il famoso motto "meglio un giorno da leone che cento da pecora" è stato rovesciato.
    Anche "creare vita" è un proposito che ben si addice alla mediocrità dei nostri tempi. La vita è intesa come possesso, non come opportunità.
    "Creare vita" è inutile se non controproducente. L'importante è migliorarne la qualità.
    Ti darei ragione su tutto, eccetto che, secondo me, oggi l'antropocentrismo è superato da un secolo.
    Siamo alla carne da macello e/o da bordello, siamo alla spinta totale sul reificare gli esseri umani.
    In confronto l'umanesimo è roba aulica.
    Aurevoir...

  9. #9
    iperbannatiSSimo
    Data Registrazione
    28 Jul 2010
    Messaggi
    62,796
     Likes dati
    21,094
     Like avuti
    37,463
    Mentioned
    2405 Post(s)
    Tagged
    21 Thread(s)
    Inserzioni Blog
    1

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    l'amante di Hannah Arendt è giunto a conclusioni smentite dalla storiografia revisionista.
    When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
    "Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)

  10. #10
    Pasdar
    Data Registrazione
    25 Sep 2004
    Località
    Padova
    Messaggi
    46,757
     Likes dati
    3,474
     Like avuti
    4,270
    Mentioned
    108 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati»

    Citazione Originariamente Scritto da Triangolo nero Visualizza Messaggio
    l'amante di Hannah Arendt è giunto a conclusioni smentite dalla storiografia revisionista.
    Sì beh tra Mattogno e Heidegger è da focalizzarsi sul primo.
    «Non ti fidar di me se il cuor ti manca».

    Identità; Comunità; Partecipazione.

 

 
Pagina 1 di 20 1211 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 25
    Ultimo Messaggio: 14-11-11, 11:48
  2. Risposte: 81
    Ultimo Messaggio: 06-01-11, 23:43
  3. Risposte: 52
    Ultimo Messaggio: 29-10-10, 07:14
  4. O Che Ebrei Sono ??
    Di EMMEROSSA nel forum Destra Radicale
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 17-08-06, 23:44

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito