E facciamo il discorso sulla spedizione dei mille :

[uqbar]

non dobbiamo dimenticare il ruolo della propaganda.
è la stessa propaganda che oggi induce le masse ingenue a parteggiare per l'UCK contro milosevic e la serbia, a parteggiare per la primavera araba contro gheddafi, a parteggiare per gli "stedenti" ucraini di piazza maidan contro il governo ucraino .. etc. etc.
propaganda pavloviana con mezzi di comunicazione potentissimi.
e così come oggi anche nel 1860 quando si accorsero che erano solo menzogne era tardi.
ci cascò anche il grande Crocco.
a dirigere menzogne e propaganda sono sempre gli stessi da oltre 200 anni

[Crescenzo Garofalo]

a dirigere menzogne e propaganda sono sempre gli stessi da oltre 200 anni

Alla salute!


Il "grande" Crocco sarebbe quello che,stando a quanto racconta lo stesso alleato Borjes nel suo diario privato,derubò gli abitanti di Trevino ed Alliano e ne fece ammazzare alcuni a Ruvo del Monte?

[uqbar]

Alla salute!


Il "grande" Crocco sarebbe quello che,stando a quanto racconta lo stesso alleato Borjes nel suo diario privato,derubò gli abitanti di Trevino ed Alliano e ne fece ammazzare alcuni a Ruvo del Monte?

Crocco per noi è un eroe epico e mitico.
anche borjes: tra i due ci furono incomprensioni.
che poi ancora oggi ci sia qualche assessore di qualche comune della basilicata che grida ancora contro i briganti è davvero sconcertante

[Crescenzo Garofalo]

Crocco per noi è un eroe epico e mitico.
anche borjes: tra i due ci furono incomprensioni.
che poi ancora oggi ci sia qualche assessore di qualche comune della basilicata che grida ancora contro i briganti è davvero sconcertante

Più che altro,stando a quanto racconta il generale,a Crocco non gliene fregava niente delle Due Sicilie (del resto Ferdinando II l'aveva tenuto in galera per un bel mucchio di tempo) e si preoccupava solo di razziare e bivaccare.


Cattivi gli assessori che si preoccupano di ricordare una ventina di cittadini assassinati !

[Corrado]

... Nell'isola erano scoppiate già diverse rivolte dal 1799 e il popolo della Trinacria aveva sviluppato una forte avversione per i Borbone.Perciò Garibaldi scelse di sbarcare lì,invece di puntare direttamente a Napoli (anche questo era nelle sue possibilità.Immaginatevi il grande apparato difensivo delle Due Sicilie.). E sembra accertato che furono stretti accordi con alcune organizzazioni mafiose perchè evitassero che il popolo si intimorisse e scambiasse i mille per briganti,come era accaduto con Carlo Pisacane.

Garibaldi veramente voleva sbarcare verso Salerno, come raccomandano tutti i manuali di strategia: scardinare la catena di comando, oper prima cosa.

Ma i fermenti autonomisti della Sicilia, che Mazzini ben conosceva (molti mazziniani erano nell'isola e corrispondevano con lui), consigliarono lo sbarco in Sicilia.
A scanso di rischiare che la Sicilia subito si proclamasse indipendente: erano sempre serpeggianti le idee del 1812.

Un sud senza Sicilia (e per giunta protetta dagli inglesi: era una ipotesi concreta): che smacco sarebbe stato per chi si riempiva la bocca di "Unità d'Italia"!

Non "furono stretti accordi": era nell'ordine delle cose. Le tante "quinte colonne", da Rosolino Pilo a Niccolò Fabrizi, ai tantissimi che aspettavano la liberazione della Sicilia (da Napoli, ovviamente per loro) avevano ben chiari gli umori del ceto borghese dell'isola, ed avevano fatto martellante propaganda.
E Garibaldi, col fiuto del tribuno, promise la distribuzione delle terre incolt, tirandosi dalla sua parte i contadini ed i campieri.
Promesse poi puntualmente disattese dai piemontesi.

Il crollo del Regno fu dovuto alla mancanza di una vera classe dirigente.

Conseguenza della mancata riforma scolastica.
Quando il ministro dell'istruzione propose una timida riforma (copiata su modelli continentali, quindi collaudata), il cardinale di Napoli, ad un ricevimento, gli disse a voce alta: "Andateci piano, con questa istruzione". Frase che mise una pietra tombale su ogni velleità di ammodernamento.

La Sicilia aveva tre Università di cui due antichissime. Nel sud continentale c'era solo Napoli. (anche perchè la polizia mal sopportava l'aggregarsi di intellettuali in uno stesso luogo: e con ragione, dal suo punto di vista). "Faltan cabezas" si lamentava Olivares, primo ministro di Filippo II, più di tre secoli prima. Ma nulla era cambiato.

Se Garibaldi fosse sbarcato in Campania, sicuramente la Sicilia si sarebbe dichiarata indipendente. Dai Borboni e dai Savoia. L'Inghilterra ne sarebbe stata contenta, fra l'altro.

Ma con i "se" non si fa la storia.

[Crescenzo Garofalo]

Si,mi sono sbagliato.Comunque in Campania.


Vero anche il fatto dell'istruzione.Nel Sud borbonico più dell'80% della popolazione era analfabeta e nelle scuole si studiava più il Latino che l'Italiano.L'influenza del Vaticano è stata oltremodo negativa.

[MaIn]

vado un attimo ot: perchè si raccomanda di sbarcare a salerno?

[Corrado]

vado un attimo ot: perchè si raccomanda di sbarcare a salerno?

Perchè, secondo la tecnica militare, occorre per prima cosa cercare di andare al centro del comando e scardinare le comunicazioni, in modo da non permettere alle forze di coordinarsi. Cosa importante per una struttura piramidale, in cui scarsissima era l'autonomia delle forze: senza direttive dal centro, erano perdute.

Il porto di Napoli era troppo munito, sempre affollato di navigli anche stranieri.
Salerno era l'approdo più vicino, porto mercantile e semplice per lo sbarco e i collegamenti.

[uqbar]

Più che altro,stando a quanto racconta il generale,a Crocco non gliene fregava niente delle Due Sicilie (del resto Ferdinando II l'aveva tenuto in galera per un bel mucchio di tempo) e si preoccupava solo di razziare e bivaccare.


Cattivi gli assessori che si preoccupano di ricordare una ventina di cittadini assassinati !

ma che stai blaterando senza conoscere i veri fatti storici?
gli assesori massoncini del comune di ruvo del monte piangessero piuttosto tutti i loro conterranei massacrati dalle truppe di mercenari al soldo del generale criminale CIALDINI!

[Crescenzo Garofalo]

ma che stai blaterando senza conoscere i veri fatti storici?
gli assesori massoncini del comune di ruvo del monte piangessero piuttosto tutti i loro conterranei massacrati dalle truppe di mercenari al soldo del generale criminale CIALDINI!

Sono massoni perchè vogliono ricordare dei civili barbaramente uccisi?Hai dei problemi di comprendonio,forse?Quando mai Cialdini è passato a Ruvo del Monte?


"Entrati in paese , vidimmo orrori che ci facevano fremere .Alcune teste tagliate e gettate sui tetti , tutte le case manomesse , scassinate le porte , rotto
quanto trovavasi in dette case , meno alcune degli affiliati ai briganti : ché una trentina siunirono alla banda Crocco . Vidimmo dei cadaveri completamente bruciati , altri bruciati permetà , alcune donne morte , qua e là con dei fori che sembravano fatti da palle e pallettoni nello stesso tempo , giacché i fori erano almeno quattro volte più larghi di quelli fatti dalle palle .
Alcuni arrivarono a fuggire , ma furono pochi , perché essi entrarono prima dello spuntar dell'alba , e perciò trovarono tutta la gente addormentata . In alcune famiglie uccisero cinque , sei persone , al sindaco uccisero il figlio , gli spiccarono la testa dal busto e la gettarono su l'alto di una picca indi sui tetti .
Insomma furon tante e poi tante le barbarie commesse , che fa raccapriccio a numerarle ; bisognerebbe essere stato sul luogo per farsene un vero quadro .
A me dispiace non poter fare aspra vendetta di questa infame che per pretesto fa tanti danni .
Dicesi siasi portati via un 20mila ducati da questo paese , senza tutta l'altra roba , grani , ecc. ecc. Bisognava notare che se noi , senza abbandonare le nostreposizioni , ci fossimo spinti sempre avanti sopra a Ruvo , venivamo a tagliare ai briganti la ritirata nei boschi e bisognava che tutti fossero capitati nelle nostre mani . Avevamo alla nostra destra Beltrami a San Fele , a sinistra
un aparte del 62° ed all'Ofanto 70 cavalleggeri , dimodochè non avevano alcun scampo
Basta ! Bisogna dire che talora anche il diavolo protegge i suoi . Il bottino sarebbe stato ottimo ,prima perché erano circa trecento , ed avevano con loro più di cinquanta cavalli , ed eravi Donatello con la sua druda tutta listata d'oro , con anelli e pendoli a croci e che so io , poi perché si sarebbe tolto tutto il mal tolto erestituito al paese , almeno ai danneggiati , facendo vendetta anche a quei ruvesi che si unirono al brigantaggio . Chi sa quando ci sarà dato di tentare un altro colpo simile !"
Gennaro Fortunato
Copia Dei Suoi Manoscritti
Lettera Di Gerolamo Vittadini , Medico Militare del 31° Bers