Ipsia Schio, la gang terribile che semina il panico a scuola

[Mauri61]

Magari... Ma ormai siamo troppo abituati ad inchinarci e a lustrare scarpe, anche le babbucce con la punta arrotolata.

Si chiama "teoria della rana bollita".
Altamente edificante per comprendere come si sia potuto arrivare ai livelli da vomito odierni.

[FRUGALE]

Purtroppo mi devo ricredere.
sono diversi da noi, ancora più falsi e delinquenti (il che mi sembra quasi impossibile)

Dove vivo l'integrazione è perfetta, i ragazzi giocano assieme qualunque sia il colore della pelle e la religione, fin da bambini.
Eppure...
arrivati agli 11 anni, quando iniziano a frequentare le medie diventano ladruncoli e bugiardi.
pur continuando a giocare con quelli che definiscono "amici", con i loro compagni di scuola e quelli dei loro fratelli, appena ti giri, appena arriva sera si mettono a rubacchiare biciclette, libri, orologi, maglie.
E incominciano a formare piccole gang con uniti a quelli più grandi
Ha ragione chi non li vuole, sono sempre stato tollerante con loro, ma ora incomincerò a vietare ai miei figli di portarli a giocare a casa nostra.

Sono da evitare "accuratamente" a quanto pare, e SONO LORO CHE NON SI VOGLIONO INTEGRARE.
e attenzione la religione non c'entra, in quanto solo gli "arabi" si comportano in questo modo.
Totalmente diverso è il discorso di macedoni e "neri" pur essendo pure loro mussulmani.
Forse è vero, è una questione genetica.

Tra gli stessi nordafricani ci sono differenze di comportamento: gli egiziani (cresciuti sotto un regime socialista panarabo) sono più civili dei marocchini.

[FRUGALE]

Si chiama "teoria della rana bollita".
Altamente edificante per comprendere come si sia potuto arrivare ai livelli da vomito odierni.

Oltre alla rana, di bollito c'è il cervello degli italiani e degli europei.

[occidentale]

Tra gli stessi nordafricani ci sono differenze di comportamento: gli egiziani (cresciuti sotto un regime socialista panarabo) sono più civili dei marocchini.

E li disprezzano profondamente. Con buona pace di chi ci racconta favolette in attesa della rendita.

[Mauri61]

E li disprezzano profondamente. Con buona pace di chi ci racconta favolette in attesa della rendita.

Verissimo: io stentavo a crederlo, poiché ne avevo sentito parlare da chi ha vissuto in quel paese. Poi, una volta sul posto, ho constatato di persona quanto siano effimere le cazzate sulla "grande fratellanza araba".
Aggiungo che parecchi egiziani disprezzano anche le persone di colore.
E nella patria del comunismo reale, l'isoletta caraibica per la quale gli sfigati anacronistici de noatri si masturbano, dovresti sentire i commenti dei cubani in merito ai "prietos".
Per non parlare della "stima" che nutrono nei riguardi degli omosex.
...i compagni!

[Josef Scveik]

Verissimo: io stentavo a crederlo, poiché ne avevo sentito parlare da chi ha vissuto in quel paese. Poi, una volta sul posto, ho constatato di persona quanto siano effimere le cazzate sulla "grande fratellanza araba".
Aggiungo che parecchi egiziani disprezzano anche le persone di colore.
E nella patria del comunismo reale, l'isoletta caraibica per la quale gli sfigati anacronistici de noatri si masturbano, dovresti sentire i commenti dei cubani in merito ai "prietos".
Per non parlare della "stima" che nutrono nei riguardi degli omosex.
...i compagni!

Ecchilo l'ipocrita! Non una parola sulle donne stuprate e uccise dagli italiani, ma interventi a go go per stupidaggini come queste notiziuole.

[furioso2013]

Ecchilo l'ipocrita! Non una parola sulle donne stuprate e uccise dagli italiani, ma interventi a go go per stupidaggini come queste notiziuole.

da ridere da chi difende delinquenti e stupratori.
sei proprio meschino mio caro anarchico marxista.

[Josef Scveik]

da ridere da chi difende delinquenti e stupratori.

Infatti siete voi che fate i distinguo. E' Mauri ad aver dato della lagna alle donne stuprate dagli italiani...

sei proprio meschino mio caro anarchico marxista.

E tu sei ignorante.

[Gdem88]

[Mauri61]

Giusto.
Del resto, per evitarli sarebbe sufficiente mettere in ignore chi li provoca.