Germania:Nuovo sforamento del surplus commerciale e tutti tacciono…
La svalutazione dell’euro, ora acclamata da chi difendeva la moneta forte, come io prevedevo ha portato vantaggio solamente al più forte in Europa, ovvero la Germania, che per la sua economia e struttura industriale, l’euro risulta una moneta competitiva. Grazie a ciò, la Germania sta continuando ad accumulare surplus delle partite correnti a livelli record di oltre il 6% del pil, soglia limite previsto dai patti europei , danneggiando le esportazioni degli altri paesi dell’ “unione” (beggar thy neighbours).
Nell’ultimo mese dell’anno 2014, il saldo delle partite correnti ha toccato la vetta più alta con 250 MLD di euro, circa un 7,5% del suo pil, sforando la soglia del 6%.
Questa tendenza mercantilista la si può visualizzare , nel corso degli anni passati dall’adesione all’eurozona.
E con il blocco della rivalutazione (la vera svalutazione competitiva) grazie alla moneta unica, si evita l’apprezzamento di un’ ipotetica moneta nazionale tedesca, che accadrebbe con un aumento delle esportazioni. Come avvenne quando l’Italia uscì dallo SME e che un anno prima fu difesa dagli stessi che oggi difendono l’euro.
Pertanto la Germania può accumulare surplus commerciali, superiori a quelli cinesi, come ce l’ha ricordato Prodi in questa intervista, recando danni all’export dei paesi del Sud Europa. Quest’ultimi, per limare i gap di competitività dovranno inesorabilmente svalutare il lavoro e tagliare la domanda interna. Cosa che già è in atto con la conseguenza di provocare deflazione in tutto il continente e quindi alimentare disoccupazione che rientra nella strategia di competitività oltre a rendere i debiti insostenibili.
Trattandosi della Germania, nessun politico ha il coraggio di denunciare questa violazione dell’accumulo dei surplus commerciali tedeschi, si è troppo impegnati a condannare gli sforamenti dei deficit commerciali per i paesi del sud Europa, affinchè obbediscano all’austerità…
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