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(AGI) - Udine, 16 feb. - Velo islamico in classe proibito e "tolleranza zero" verso comportamenti razzisti che nascono da "ignoranza e degrado". Lo decisione e' del dirigente dell'Istituto tecnico "Malignani" di Cervignano del Friuli (Udine), Aldo Duri', e l'ha messa chiara in una circolare e resa nota oggi dal quotidiano Messaggero Veneto di Udine. "Ci tocca amaramente constatare - scrive Duri' nella circolare - che da quando i jihadisti dell'Isis hanno scatenato con la brutalita' dei loro attacchi una 'guerra totale' contro l'Occidente, gli Sciti, gli 'infedeli' di tutte le specie, compresi i sunniti moderati, perseguendo l'idea folle di restaurare il califfato islamico, tra i nostri studenti si sono diffusi sentimenti ostili ai musulmani e in genere agli arabi, che costituiscono una numerosa comunita' nella nostra scuola". Duri' condanna questi comportamenti, ricordando una recente aggressione da parte di un ragazzo friulano ai danni di un compagno egiziano. "Non esistono e non devono esistere avverte - guerre di religione a scuola. Le armi che dobbiamo utilizzare per prevenire questi patetici fenomeni sono la persuasione, la riflessione, il confronto, la testimonianza di chi nella vita ha patito soprusi e discriminazioni in nome della propria etnia, condizione, religione o ideologia" e dove non bastasse "la parola d'ordine d'ora innanzi sara' 'tolleranza zero'". Ricordando poi che "la scuola italiana e' laica e indifferente al credo professato dagli allievi e dalle loro famiglie" e che "l'ostentazione e l'esibizione, specialmente se imposta, dei segni esteriori della propria confessione religiosa (...) puo' essere colta come una provocazione, e suscitare reazioni di ostracismo, disprezzo o rifiuto". Le ragazze musulmane pertanto sono "libere di servirsene all'esterno della scuola ma non in classe, anche perche' a nessuno e' permesso di indossare copricapi nell'ambito dell'attivita' didattica, come forma elementare di educazione". (AGI) .