Stavo leggendo su televideo che sono state comminate 16 sospensioni disciplinari agli agenti di custodia che hanno fatto commenti incivili sul suicidio di un detenuto rumeno. Contestualmente il capo del DAP h avviato, in piena sintonia col ministro della Giustizia, provvedimenti disciplinari e ha, inoltre, vviato una corposa documentazione all'A.G. per verificare eventuali reati penli.
Ora a me è venuto subito in mente la faccenda delle false malattie dei vigili urbani di Roma, cosa che mi sembra estremamente più grave trattandosi di fatti e non di opinioni e su cui invece non si vede luce. Non si sa se qualcuno sia stato sospevo, di provvedimenti disciplinari e tantomeno per la faccenda dei reati.
Qui invece la pubblica amministrazione si è dimostrata di una solerzia incredibile e viene da chiedersi come mai possa essere in taluni casi così efficiente e in tali altri totalmente inefficiente.
Azzardo una serie di ipotesi:
1 . la PA ritiene più grave scrivere delle opinioni becere rispetto a truffare con falsi certificati medici
2 - la polizia penitenziaria conta un cippa rispetto ai vigili urbani di Romache tengono per le palle chi potrebbe prendere delle decisioni
3 - siamo al classico confronto Roma/Milano. Ma il DAP è a Roma e gestito da Roma
4 - bho!
Ma signori attenti a quel ce dite, e soprattutto a quello che scrivete....