Qu'ils mangent de la brioche.
L'articolo del quotidiano "Il giornale", il cui direttore è un pregiudicato per diffamazione, riporta nel titolo una costrizione subita da Gino Paoli, costrizione atta a fargli accettare un pagamento in nero a fronte della sua prestazione professionale.
Da questo sorgono una serie di legittime domande:
- Una costrizione corrisponde ad un reato, se subisco tale reato senza l'intenzione di diventarne complice la legge mi concede di denunciare l'autore dello stesso reato. E' stato fatto?
- Se, da professionista, mi si chiede (senza imposizioni) di compiere o partecipare ad un reato fiscale posso scegliere di condividerlo in nome di interessi personali o di rifiutarlo in nome della legalità. Quale è stata la scelta di Gino Paoli?
- Le modalità di pagamento di una prestazione professionale vengono generalmente stipulate precedentemente alla prestazione stessa. Nel caso tali modalità non incontrino l'approvazione del professionista che deve compiere atti consoni alla propria attività professionale questi può scegliere di evitare di compiere gli atti richiestigli. Gino Paoli ha posto un rifiuto alla proposta presentatagli?
- Eventuali costrizioni inerenti pagamenti in nero devono necessariamente essere originate da contatti diretti avvenuti tra il cantautore ed esponenti o legittimi rappresentanti degli organizzatori, costoro hanno una identità che non poteva essere sconosciuta a Gino Paoli. Costoro hanno, a detta del cantautore, commesso un reato nei suoi confronti (la costrizione inerente i pagamenti in nero), nessuna denuncia è stata effettuata nei loro confronti, nessun rifiuto è partito dal cantautore, nessun nome è stato esposto, nessuna prova è stata presentata. Perché?
"I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"
Specie se si ha la possibilità di sdcegliersi i giudici amici, compagni di merende o di cene.
"I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"
"I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"
Comunque io non condanno a priori, il tempo dirà come sono andate le cose.
Io ho riportato la notizia, letta sulla stampa.