Dopo le schermaglie dei giorni scorsi tra Landini ed il premier Renzi il leader della Fiom spiega i suoi progetti per il futuro.
“Io voglio continuare a fare il sindacalista. Io dico che per la prima volta nella nostra storia democratica non c’è una rappresentanza politica del lavoro. È in atto un attacco al ruolo, anche politico, che il sindacato generale ha sempre svolto in Italia. Non posso non pormi il problema di contrastare questo processo”.*A*Repubblica*Maurizio Landini aggiunge che “Matteo Renzi ha scelto Confindustria, è peggio di Berlusconi c’è una compressione di diritti che non ha precedenti”.
Landini e la “coalizione sociale”

Alla domanda se una “coalizione sociale” non sia il primo passo per dare vita a un partito, Landini precisa: “Non è così. Una coalizione sociale vuol dire mettere insieme chi agisce nel sociale con al centro la questione del lavoro”.*Per quanto riguarda invece i soggetti che potrebbero far parte di questa coalizione, “tutti coloro che possono contribuire a dare rappresentanza al lavoro”. “Il sindacato italiano ha sempre fatto politica. Ha sempre espresso una sua visione, non è mai stato un sindacato di mestiere”.
“Deciderò con la Cgil nel 2018″

“Alla fine del mio mandato” alla Fiom nel 2018, l’anno delle elezioni, “sarò a disposizione della Cgil. Cosa farò lo decideranno i gruppi dirigenti e soprattutto gli iscritti”.


Scritto da: Giuseppe Spadaro
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere l'articolo|
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere gli articoli in Primo piano|