Ha ragione chi si legge per davvero il disegno di legge... e non credo ci sia stata la fila per farlo.
comunque Repubblica ha già rettificato:
Telefonia, il Mise precisa: "Nessuna penale per cambiare gestore" - Repubblica.it
Ha ragione chi si legge per davvero il disegno di legge... e non credo ci sia stata la fila per farlo.
comunque Repubblica ha già rettificato:
Telefonia, il Mise precisa: "Nessuna penale per cambiare gestore" - Repubblica.it
---------------------------------------Non morirò fiorentino...---------------------------------------
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sicurissimo. è il mio campo. ho lavorato con telecom, fastweb e wind infostrada.
come ho detto, ci sono tariffe senza vincoli di tempo (che poi sarebbero le tariffe base). ma ci sono anche speciali tariffe in promozione che ti vincolano per un tot di mesi. in caso di recesso, in alcuni casi ti fanno pagare i soldi che hai risparmiato nello sconto, in altri ti fanno pagare l'attivazione che in promozione ti avevo concesso gratuitamente...
ora, sulle tariffe base non cambia nulla. sulle tariffe in promozione vengono messi dei paletti.
fermo restando che ci sono anche i costi di disattivazione da pagare a prescindere (se non li paghi è solo perchè te li sta pagando la tua nuova compagnia).
Ultima modifica di Jeff.; 24-02-15 alle 19:39
Unita nella diversità - In verscheidenheid verenigd - United in diversity - Unis dans la diversité - Unida en la diversidad
le sim ricaricabili non hanno quasi mai un vincolo.
il vincolo nelle sim ricaricabili (che ricaricabili non sono in realtà e se vuoi approfondiamo) c'è solo se si acquista uno smartphone e contemporaneamente si sottoscrive una tariffa vantaggiosa.
nella telefonia fissa invece è più facile trovare tariffe capaci di attirare clienti. tipo: "i primi 12 mesi paghi 15 euro", poi però nei successivi 12 subentra la tariffa a prezzo pieno e di euro magari ne paghi 45... ecco, con tariffe di questo tipo, alcuni operatori scelgono il vincolo di 24 mesi e in caso di recesso anticipato ti annullano lo sconto o applicano altre penali...
altra precisazione... non confondiamo la durata del contratto con il vincolo di contratto. ci sono contratti che durano 24 o 36 mesi che però non sono vincolanti. cosa significa? che puoi andartene quando vuoi e che molto semplicemente dopo 24 o 36 mesi il prezzo potrebbe cambiare.
per costi di attivazioni e disattivazione intendo i costi stabiliti dalle compagnie e approvati dall'agcom al momento dell'attivazione e della disattivazione (cessazione o passaggio ad altro operatore).
Ultima modifica di gladiator82ct; 24-02-15 alle 19:50
3-ter. Il contratto stipulato con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica ove comprensivi di offerte promozionali non può avere durata superiore a ventiquattro mesi. Nel caso di risoluzione anticipata si applicano i medesimi obblighi informativi e i medesimi limiti agli oneri per il consumatore di cui al comma 3, ultimo periodo e, comunque, l'eventuale penale deve essere equa e proporzionata al valore del contratto e alla durata residua della promozione offerta.
il comma tre dice
contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni. Le clausole difformi sono nulle, fatta salva la facoltà degli operatori di adeguare alle disposizioni del presente comma i rapporti contrattuali già stipulati alla data di entrata in vigore del presente decreto entro i successivi sessanta giorni.
È una bufala giornalistica esistono già i costi di disattivazione e se recedi da contratti anticipatamente già paghi le penali, si mette il limite (a dire il vero un po' fumoso) della proporzionalità ed equità
.
Il vizio insito nel capitalismo è la ineguale distribuzione della ricchezza. La virtù insita nel socialismo è la uguale distribuzione della miseria.
Sto cambiando giusto ora operatore di linea telefonica, e mi ero imbattuto nel problema che i costi di cessazione non sono affatto chiari: gli operatori tendono ad aggirare la legge Bersani chiedendo il rimborso dei costi delle promozioni, ma non lo scrivono da nessuna parte. (e probabilmente dalla legge Bersani c'è stata una caterva di ricorsi) Ho anche molti conoscenti che si sono imbattuti nel problema.
Ad essere sincero, saputo del decreto, avevo interpretato "Ah, finalmente gli operatori dovranno scrivere in chiaro quanto costa il distacco!"
Poi ho letto che il Corriere e il Fatto hanno dato alla cosa un senso "negativo". Boh, staremo a vedere.
Ultima modifica di Agiulfo; 24-02-15 alle 19:56
hai fotografato perfettamente la situazione attuale.
nei contratti dei principali operatori c'è un'assoluta mancanza di chiarezza. ci sono dei cazzo di contratti di 9-10 o addirittura 12 pagine e non c'è lo straccio di una cifra. dicono cose del tipo "pagherà l'ammontare scontato" oppure "come da legge su certificazione agcom"...
una vera merda. quei contratti fanno schifo. con tutte le varie compagnie con cui ho lavorato usavo gli stessi contratti per mesi e mesi. le tariffe e le promozioni cambiano quasi ogni bimestre... ma i contratti restano a lungo gli stessi. sai perchè? perchè non ci sono scritte cifre!