Originariamente Scritto da
topquark
Sintetizzo.
Realismo significa pensare che le proprieta' di un ente sono definite anche quando nessuno le osserva (esistono prima dell'osservazione, ovvero l'osservazione risulta un atto irrilevante, indipendente dalla fisica dell'oggetto osservato).
Il termine localita' ha purtroppo - per ragioni storiche - un uso a volte ambiguo.
In un caso si riferisce al fatto che un fenomeno puo' agire/influenzare solo nelle sue prossimita' (il limite e' la velocita' della luce).
In altri casi si usa per indicare le correlazioni fra le osservazioni su enti separati che sono - ma questo si puo scoprire solo a posteriori - istantanee, dunque "non locali" perche non obbediscono al limite imposto dala velocita' della luce (ad es. EPR).
Einstein penso' che EPR costituisse una contraddizione interna alla MQ ma non e' cosi.
Poi arriva Bell e dimostra che occorre abbandonare il vecchio realismo: in EPR le particelle acquisiscono le loro proprieta' solo al momento dell'osservazione, non prima, a meno di non rinunciare alla localita' come Einstein la intendeva (quella del primo caso).
In sostanza la lezione e' la seguente: conta l'informazione acquisita sul sistema osservato.
Vecchio realismo: gli oggetti hanno proprieta' anche anteriomente a che noi le osserviamo.
Nuovo realismo: gli oggetti che hanno una proprieta' la mantengono se questa viene osservata immediatamente con una successiva misura.