Mi sembra un argomento consistente, politicamente parlando.
Concordo
premi nobel israeliani:
- Shmuel Yosef Agnon, Austria, Letteratura, 1966
- Robert J. Aumann, Germania, Economia, 2005
- Menachem Begin, allora Russia Polacca, Pace, 1978
- Aaron Ciechanover, Chimica, 2004
- Avram Hershko, Ungheria, Chimica, 2004
- Daniel Kahneman*, (allora Mandato Britannico della Palestina), Economia, 2002
- Shimon Peres, Polonia, Pace, 1994
- Yitzhak Rabin*, (allora Mandato Britannico della Palestina), Pace, 1994
- Dan Shechtman*, Chimica, 2011
- Arieh Warshel*, Chimica, 2013
- Ada E. Yonath, Chimica, 2009
Al di la dei semplici simbolismi ( è facile ostentare quanto si è belli, buoni e bravi essendo dalla parte della forza ) Israele, in questo momento, ha la forza e soprattutto la responsabilità di trovare una giusta soluzione al problema palestinese.
Giusta soluzione significa che deve rinunciare a parte dei suoi territori, gerusalemme est compresa.
Sembra invece che la forza li spinga a voler sempre di più ... scenari già visti nella storia.
Ah, ragazza palestinese:
Ultima modifica di guybrush; 28-02-15 alle 12:33