BELLUNO - Troppi clienti pregiudicati e considerati pericolosi.
Per questo motivo il questore di Belluno, Michele Morelli,ha disposto la sospensione della licenza del Bar Loreto che si affaccia sull’omonima via al civico 5. Da oggi, e per i prossimi dieci giorni, serrande abbassate. Ma non è finita, perché a questa chiusura ne seguirà un’altra di 15 giorni, far data dal 9 marzo, per effetto della sentenza emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Belluno sempre nei confronti del gestore.
Il locale, secondo i ripetuti controlli effettuati dal personale della Polizia, sarebbe diventato ormai da tempo luogo di aggregazione per persone pregiudicate, di quelle che non hanno intenzione di rimettersi in pace con la vita rigando dritto, ma che diventano soggetti difficili, attaccabrighe dal bicchiere facile, pericolosi per l’ordine pubblico.
Il provvedimento di sospensione della licenza, ex articolo 100 del Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), è stato notificato ieri dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale. Da questa mattina serrante abbassate. La riapertura non avverrà prima del 24 marzo.
Nel frattempo la comitiva dovrà rompere le righe e trovare altre sistemazioni.
L’articolo 100 del Tulps rientra tra i provvedimenti che il questore, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, può applicare per garantire la tranquillità della comunità.

http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/BELLUNO/belluno_bar_chiuso_pregiudicati/notizie/1207928.shtml

Commento personale: notizie del genere mi lasciano perplesso. Dunque, vi sono dei liberi cittadini, pregiudicati sì ma liberi cittadini, che, come ogni libero cittadino che voglia farlo, passano del tempo al bar. Essi sono "considerati pericolosi" ma non sono accusati, pare, di reati legati alla frequentazione reciproca nè tantomeno alla frequentazione di quel bar. Il gestore del bar evidentemente gradisce la loro presenza in quanto clienti paganti e non fastidiosi per gli altri clienti (altrimenti li avrebbe allontanati egli stesso), e comunque il gestore del bar non è tenuto a vigilare su quello che si dicono fra di loro i suoi clienti.

Questi pregiudicati "pericolosi per l'ordine pubblico" non possono essere messi dentro nè in misure restrittive (anche il semplice divieto di frequentarsi o robe incostituzionali ma presenti come le misure di sorveglianza) perchè evidentemente la "pericolosità" non è supportata da elementi concreti. Quindi che si fa? Si chiude il bar per un mese. Non riesco a cogliere molto nè la logica di questo (queste persone, pericolose o meno, semplicemente andranno ad incontrarsi da un'altra parte, magari in un altro bar che subirà lo stesso trattamento) nè cosa c'entri il povero gestore del bar che dovrà rinunciare ad un mese di entrate economiche perchè il questore ha deciso che i suoi clienti erano pericolosi.