La società di transizione in cui tutto è statalizzato e al potere c'è una minoranza "socialista" è un'invenzione leninista. E i (pessimi) risultati si sono visti.
La società di transizione in cui tutto è statalizzato e al potere c'è una minoranza "socialista" è un'invenzione leninista. E i (pessimi) risultati si sono visti.
Ultima modifica di Gian_Maria; 29-03-15 alle 12:48
Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
X Gian Maria: Marx ed Engels teorizzarono una rivoluzione proletaria di carattere internazionale, vero, però saprai meglio di me che i due (e in particolare Marx) consideravano i paesi a capitalismo avanzato i primi a dover "dare l'esempio". Di conseguenza, anche seguendo Marx ed Engels, ci sono paesi che faranno la rivoluzione prima di altri. Proprio in virtù di quanto scritto, mi sento ABBASTANZA vicino al concetto di "socialismo in un solo paese" teorizzato da Stalin. Non sono stalinista, anche se non me la sento di demonizzare baffone, ma ritengo DOVEROSO consolidare la rivoluzione socialista in un determinato paese per, successivamente, fungere da esempio per altri. Inoltre: finché tutto il mondo non sarà composto da paesi socialisti, ebbene, lo stato dovrà fungere da difesa contro gli imperialisti.
PS: E' anche vero che Marx MAI avrebbe puntato su un paese arretrato e semi-feudale come la Russia zarista. Ovvio. Ma le cose sono andate in modo diverso e io , sinceramente, guardo con molta stima a Lenin e al suo operato.
Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Nessuno deve dare l'esempio, ma che cavolo dici?Per Marx la rivoluzione accadrà secondo un processo sostanzialmente deterministico. Certo che di Marx tu non hai capito un bel niente.
Io vorrei leggere le parole di Marx e non la sua interpretazione...
Senti lercio, torna nel tuo forum-fogna di destra e non rompere.
Ultima modifica di Josef Scveik; 30-03-15 alle 10:25
Non è che sono i primi a dover dare l’esempio, è che la realizzazione del socialismo (“da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni”) è possibile solo simultaneamente almeno nei paesi a capitalismo avanzato, per una mera questione di disponibilità di risorse naturali e artificiali (fabbriche in primis). Poi i restanti paesi sarebbero costretti per necessità a unirsi al mondo socialista.
Ma non in un singolo paese, nemmeno se è il più avanzato (per es. gli USA), perché nessun paese da solo dispone delle risorse naturali sufficienti per realizzare e mantenere in piedi il socialismo, e tale paese non potrebbe accedere alle risorse esterne (per farlo, sarebbe costretto a operare in modo capitalistico con gli altri paesi capitalistici).
Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
Però ammetti che Marx considerava i paesi a capitalismo avanzato quelli più vicini ad un processo rivoluzionario ,per lui, nel dettaglio, erano Germania e UK. Ora: è chiaro che la rivoluzione va portata avanti contemporaneamente in TUTTI i paesi a capitalismo avanzato (ma non solo) . E infatti io sono d'accordo. Quello che ti ho fatto presente, invece, è che pur mantenendo la solidarietà internazionalista, da sempre tipica del marxismo, E' NECESSARIO edificare la dittatura del proletariato nel proprio paese, difendendola dagli attacchi interni e dai processi controrivoluzionari. La dottrina del "socialismo in un solo paese", detto molto breve, affermava ciò.
Ultima modifica di LupoSciolto°; 30-03-15 alle 11:00