La studiosa di populismi:
I percùl you not.
La studiosa di populismi:
I percùl you not.
Aurevoir...
mi piace il tono con cui parlano di "paura" (come se la disinfestazione implicasse "paura" per qualcosa che non si intende avere intorno)
Ma anche come se la paura non potesse mai essere un meccanismo virtuoso, la paura, se non ti domina, secondo me è manifestazione di intelligenza.
Aurevoir...
notare l'espressione digrignante e la fisionomia abbrutita dall'astio che alberga in ogni "studiosa di populismi" e che la tradisce prima ancora che apra bocca
Vero, Orco, lo notavo anche io...la faccia tesissima, rabbiosa, pressoché schiumante.
Aurevoir...
come se avere paura di perdere il proprio patrimonio (a buona ragione, oltretutto) dovrebbe essere avvertita come una colpa
notevole anche la banalità con cui rigirano i soliti banali luoghi comuni, grosso modo queste tre frasi in ordine sparso: gli italiani sono stati migranti, guerra tra poveri, i lavori che non vogliamo più fare
Il video è tagliato, Orco, ma la si sente dire "paura di perdere due tipi di patrimonio", il secondo è quello culturale...
Ma quando mai la paura di perdere il proprio patrimonio anche culturale è stata una cosa cattiva?!
Ormai te lo dicono proprio in faccia, appena appena tra le righe, che ti devi spogliare di tutto, di beni e valori e guai a te se vuoi essere qualcosa che si distingue in qualche modo.
Aurevoir...
c'era l'ebreissimo e immenso Luttwak che una volta replicava con accento americano "si ma infatti noi non venivamo a prendervi in costa italiana, e vi facevamo fare quarantena, e poi giù in fabbrica Ford" (una roba del genere non ricordo)
e a Moni Ovadia (che gli ricordava il suo sangue e come i profughi ebrei fossero accettati malvolentieri): "gli ebrei erano quattro gatti, qui stiamo parlando di tutta Africa"
Ultima modifica di Orco Bisorco; 03-03-15 alle 19:47
Era anche troppo ottimista :P
Aurevoir...