L'economista e nuovo presidente dell'Inps auspica che il governo introduca un assegno per tutti coloro che non raggiungono un introito mensile minimo. Con l'obiettivo di "affrontare l'aumento della povertà che, in questi anni di crisi, ha colpito di più le fasce d'età prima del pensionamento". E rispolvera un suo cavallo di battaglia: la tassa sulle pensioni alte calcolate con il vecchio sistema retributivo
“Bisognerebbe spendere meglio le risorse pubbliche, prevedendo per esempio un reddito minimo per contrastare le situazioni di povertà, finanziato dalla fiscalità generale“. Dopo aver lanciato l’allarme sul fatto che in Italia ci sono ormai 6 milioni di persone che non hanno i mezzi per condurre una vita dignitosa, il neo presidente dell’Inps Tito Boeri torna alla carica. E in un’intervista al Corriere della Sera auspica che il governo intervenga sul tema – “il problema” del Paese, come l’ha definito venerdì scorso – attraverso l’istituzione di un assegno assicurato a tutti coloro che non raggiungono un introito mensile minimo. Uno strumento che consentirebbe, secondo l’economista cofondatore de lavoce.info, di tutelare tante “situazioni non protette” e “affrontare l’aumento della povertà che, in questi anni di crisi, ha colpito di più le fasce d’età prima del pensionamento”. Eliminando così anche l’attuale disparità rispetto, per esempio, agli esodati. Che, nota Boeri, grazie ai sei decreti di salvaguardia varati per porre rimedio al “pasticciaccio” della legge Fornero sono coperti anche nei casi in cui abbiano giù ulteriori “redditi elevati”. C’è da dire che due ddl sul reddito di cittadinanza e sul reddito minimo garantito, presentati da M5S e gruppo misto-Sel, sono da poco stati incardinati in commissione Lavoro alla Camera. Il primo prevede un importo massimo di 780 euro mensili a persona (decrescenti se ci sono altre entrate) per una platea di 9 milioni di persone senza lavoro, il secondo fissa invece in 600 euro al mese il sostegno ai disoccupati con meno di 8mila euro di reddito annuo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/03/welfare-boeri-introdurre-reddito-minimo-flessibilita-ritiro-dal/1470837/