Cmq sono l'unico a notare che questo signore autore dell'articolo ultimamente (cioè da quando lo leggo) scrive una marea di minchiate?
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
La "gaffe" di Adinolfi e di Iannone è talmente madornale e grossolana che sono convinto ne siano consapevoli anche loro. Ma devono recitare la parte dei "giustizieri" perchè sono evidentemente spaventati dal ritorno sulla scena politica di un personaggio che da fastidio, a quanto ho capito, solo a loro.
Fra l'altro, è giusto fare notare e fare sapere a tutti che Affatigato, benchè fosse stato invitato da più utenti di un noto forum (del quale non farò il nome, ma potete immaginare benissimo qual'è), è stato bannato da quel forum dallo stesso Adinolfi, affinchè gli fosse impedito di rispondere.
Sempre dal medesimo forum sono stati bannati anche Nicola Bizzi e altri tre esponenti di un partito politico (del quale non posso fare il nome per decisione dell'amministrazione di questo forum), partito politico del quale anche Affatigato è un responsabile, proprio allo scopo di impedire un contraddittorio onesto e leale sul caso in questione.
Delle presunte "coincidenze" indicate da Adinolfi non ne torna una sola, e -lo ripeto- lui ne è sicuramente consapevole.
Nel gioco del calcio questo si chiama "auto-gol".
Solo un brevissimo appunto su Marco Affatigato. Non lo conosco personalmente, però ho letto qualche cosa su di lui per quanto riguarda gli anni della "strategia delle tensione". I discorso personalistici sono sempre sbagliati, però Adinolfi non ha torto, Affatigato è stato, quantomeno, poco chiaro in alcune situazioni, dando adito a forti dubbi che più che ai camerati sia stato attento, diciamo, a sollecitazioni esterne.
Su Militia, è indubbio che sia in atto una persecuzione nei confronti di Boccaci e camerati, il fatto che qualcuno, anche qui, non nasconda la sua soddisfazione non mi sembra un atteggiamento da buon camerata.
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
Affatigato è persona che, se non altro per senso del pudore, dovrebbe tenersi lontana da ogni consesso politico. Al di là della sua appartenenza o meno a congreghe "oscure" , il fatto stesso che sia personaggio che con la sua sola presenza getta un'ombra di fumosità dovrebbe , anche solo per un discorso di decenza, far riflettere quale opinione si possa avere dall'esterno verso chi gli è vicino.
Militia non è un soggetto politico.Su Militia, è indubbio che sia in atto una persecuzione nei confronti di Boccaci e camerati, il fatto che qualcuno, anche qui, non nasconda la sua soddisfazione non mi sembra un atteggiamento da buon camerata.
Ci ho riflettuto molto e provo non tanto un senso di vicinanza, quanto di commozione nei confronti di chi , ritenuto oramai inutile ogni lotta politica, stante il discorso di immutabilità del sistema, cerca scientemente di immolarsi per compiere il "bel gesto".
Il problema però è che il "bel gesto" che son convinto compiuto in assoluta buona fede , si ritorce contro nei confronti di chi ritiene , a torto o a ragione, che esista ancora uno spazio di manovra a destra della destra.
Preferisco di no.
Ciò non toglie che c'è qualcosa che non torna nella campagna di demonizzazione intrapresa da CPI. Prima molti richiedono un intervento di Affatigato per rispondere su un forum a delle precise domande postegli. Poi, appena lui si iscrive a quel forum, annunciando di essere disposto a rispondere tranquillamente a tutte le domande, lo bannano. E cancellano da quel forum anche altri esponenti della sua stessa formazione politica a puro scopo preventivo, cioè per evitare che magari possano intervenire nella discussione.
Neanche se Affatigato avesse richiesto la tessera di CPI! Ma lui con CPI non ha niente a che vedere e non credo proprio che intenda mischiarsi con loro. Intendeva solo rispondere a delle domande che gli hanno posto.
Secondo me, a prescindere dal personaggio, chi rifiuta un contraddittorio pubblico, addirittura arrivando a censurare e a bannare le persone, si pone in automatico dalla parte del torto, o dimostra quantomeno di avere qualcosa da nascondere o da temere.
Io non voglio fare l'avvocato di nessuno, ma questa è stata, riguardo a questa vicenda, l'opinione condivisa da molti qui a Roma e non solo.
Sui "molti" che condividono l'opinione, avrei delle riserve, conoscendo i numeri di certe organizzazioni.
Il rifiuto del contraddittorio è un "peccato" che nasce dalla presunzione che il dialogo sia obbligatorio. Mentre viceversa, se non si ha intenzione di avere a che fare con qualcuno, nessuno può costringere, recriminare o accampare diritti.
Io ai testimoni di Geova, non apro la porta anche se loro dicono che vogliono parlarmi.
Preferisco di no.