Parlamento siciliano il più costoso d’Europa. 800mila euro di caffetteria: 27 caffè al giorno per ogni onorevole
L’Assemblea Regionale Siciliana rappresenta il parlamento più antico del mondo, convocato per la prima volta da re Ruggero I nel 1097. Il 10 maggio del 1947 fu anche il primo parlamento a riunirsi nell’Italia repubblicana. Oggi, dieci secoli dopo la prima convocazione, può vantare anche a un altro primato: quello di parlamento regionale più costoso d’Europa.
Le cifre parlano da sole: nel 2013 l’Ars è costata quasi 165 milioni di euro. Cifra che fa impallidire gli “appena” 68 milioni di euro spesi dalla Regione Lombardia, che ha quasi il doppio degli abitanti dell’isola, oppure i 66 milioni della Campania e i 62 del Piemonte.
Il parlamento siciliano costa ad ogni cittadino più del Senato e della Camera dei Deputati. Ogni siciliano spende ben 33 euro all’anno per mantenere in funzione Palazzo dei Normanni, a fronte dei 27,15 euro che servono per Montecitorio e Palazzo Madama. Gran parte delle spese dell’Ars sono dovute alle indennità dei 90 deputati che costano 20.425.000 euro all’anno.
Enorme anche il costo dei dipendenti di Palazzo dei Normanni: 37.895.000 euro per quelli in servizio, più 45.580.000 euro per quelli in pensione. Dispendiosa anche l’attività istituzionale: 600 mila euro ai quali ne vanno aggiunti altri 150 mila per la celebrazione della prima seduta dell’Ars, più l’acquisto di generiche “pubblicazioni di carattere storico-politico- sociale”. Libri, pubblicazioni e giornali sono un vero pallino per gli onorevoli siciliani che solo di abbonamento alle agenzie di stampa spendono 585 mila euro all’anno, mentre 120mila euro servono per abbonarsi a quotidiani e riviste. Abbonamenti multipli dato che altri 52 mila euro all’anno per i giornali sono inseriti anche nei 220 mila euro previsti per il funzionamento della biblioteca, dove la rilegatura dei quotidiani costa 65 mila euro, mentre la promozione culturale pesa sulle casse di Palazzo dei Normanni per 80 mila euro ogni anno.
A bilancio ci sono anche 220 mila euro per “studi, ricerche, documentazione e informazione dell’Amministrazione” e 70 mila euro per la stampa degli atti parlamentari. Ben 1.295.000 euro occorrono invece per la duplicazione dei documenti.
Ben 590.000 euro spesi per l’acquisto di arredi e opere d’arte, 50 mila euro investiti nella confezione dei tendaggi e 50 mila euro messi a bilancio alla voce “facchinaggio”.
Per il noleggio di automobili l’Ars ha speso 320 mila euro. La manutenzione ordinaria di Palazzo dei Normanni, solo nel 2013 è costata due milioni di euro. Enorme invece il costo della manutenzione straordinaria: quasi sei milioni di euro, con 250 mila euro prosciugati dal riadattamento del giardino interno.
Costo del caffè: nel 2013 sono stati destinati alla caffetteria ben 800 mila euro. Considerato il costo medio di un espresso (90 cent), diviso per il numero dei deputati (90) e per i giorni dell’anno (365) si arriva presto alla conclusione che ogni parlamentare regionale siciliano beve tra i 27 e 28 caffè al giorno, tutti i giorni, inclusi i festivi.