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Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
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    Predefinito LA MOLTIPLICAZIONE DELLE POLTRONE DELLA CASTA: COME CI SI E’ ARRIVATI DAL DOPOGUERRA

    IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BOLZANO GUADAGNA PIU’ DI OBAMA: DAL PARLAMENTO ALLE REGIONI, AI PICCOLI COMUNI, DECENNI DI CRESCITA PROGRESSIVA DI STIPENDI, POLTRONE, SEGRETERIE, PORTABORSE…DALLA SICILIA ALLE CIRCOSCRIZIONI: UN FIUME DI DENARO INARRESTABILE CHE TUTTO CORROMPE

    Sono centinaia di migliaia i lavoratori dell’azienza “partitocrazia” italica, comprendendo anche quel “livello industriale” che si usa definire indotto.
    Non vi sono solo i protagonisti, coloro che appaiono nelle Tv nazionali o locali a rappresentare schieramenti e interessi, lobbie e territori, categorie e partiti, ma anche una diffusa e poco appariscente rete di personaggi “collegati”.
    In Italia gradualmente i vari Consigli hanno copiato le Camere, le Giunte si sono ispirate ai Ministeri: nei decenni, nelle regioni e negli enti locali si è moltiplicata la casta politica e amministrativa.
    All’alba delle Repubblica cominciò la Regione siciliana, memore dell’antico Parlamento normanno: chiamò Governo la Giunta, Parlamento il Consiglio regionale, onorevoli i consiglieri regionali.
    E ancora in Sicilia ecco sorgere il Consiglio di presidenza, i Gruppi parlamentari, le commissioni, l’appannaggio parificato al Senato, l’assegno votalizio per gli ex.
    Dopo poco tempo tutte le altre Regioni gli andarono dietro: segreterie particolari, uffici doppi per Giunta e Consiglio, dotazioni di strutture, sedi, personale, auto, privilegi.
    La capitale non era da meno: i vantaggi riconosciuti ai Gruppi parlamentari portarono a istituire Gruppi di deputati o senatori ben inferiori al minimo regolamentare fissato in 20 e 10.
    Si arrivò persino a 4 deputati e 5 senatori, imitati a quel punto anche dai Consigli regionali dove vi fu un proliferare persino dei monogruppi e della indennità per il capogruppo.
    Non sono rimasti immuni neanche Province e Comuni: da un unico Presidente per Consiglio e Giunta, dai soli assessori effettivi e supplenti, si sono moltiplicati anche qui Gruppi, Commissioni, dotazioni e consiglieri, fino alla scissione delle Presidenze negli anni ‘90.
    E insieme si assiste al dilatarsi delle prebende: gettoni di presenza per le sedute di Consiglio, di Commissione, dei Capigruppo, indennità per presidenti, vice, segretari.
    Anche nei Consigli di circoscrizione, inizialmente a base volontaria, sono stati fissati stipendi e concesse aspettative lavorative.
    Nei Comuni si è creata la figura del direttore generale, doppione del segratario e personaggio di fiducia del sindaco, il quale a sua volta ha ampliato la antica Segreteria in segreteria particolare, ufficio stampa, portavoce e ufficio di gabinetto.
    La politica è divenuta sempre più un’attività lavorativa e una fonte di guadagno e sempre meno una tribuna di confronto di idee e di valori.
    E quando sentiamo parlare di promesse di tagli, limiti e divieti, sarebbe da chiedersi come mai non hanno iniziato dal Presidente della Provincia autonoma di Bolzano che è retribuito più del presidente americano Obama. Uno scandalo che ci ha portato sulle pagine della stampa internazionale e che dimostra che tra il dire e il fare c’è sempre in Italia di mezzo il mare “nostrum”.
    Quel vergognoso coacervo di interessi bipartisan che andrebbero spazzati via più col lanciafiamme che con un maquillage soft.
    destra di popolo

  2. #2
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    Predefinito Rif: LA MOLTIPLICAZIONE DELLE POLTRONE DELLA CASTA: COME CI SI E’ ARRIVATI DAL DOPOGU

    sono pagati bene perchè non devono comportarsi con equità e giustizia nma devono solo difendere i privilegi del regime clericalpadronale.
    [B]per mantenere in pace un mondo caratterizzato da ingiuste concentrazioni di ricchezza ed enormi sacche di povertà è necessario trasformare i poveri in zombie con la propaganda e le religioni[/B]

  3. #3
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    Predefinito Rif: LA MOLTIPLICAZIONE DELLE POLTRONE DELLA CASTA: COME CI SI E’ ARRIVATI DAL DOPOGU

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  4. #4
    Forumista senior
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    Predefinito Rif: LA MOLTIPLICAZIONE DELLE POLTRONE DELLA CASTA: COME CI SI E’ ARRIVATI DAL DOPOGU

    Citazione Originariamente Scritto da destradipopolo Visualizza Messaggio
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  5. #5
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    Predefinito Rif: LA MOLTIPLICAZIONE DELLE POLTRONE DELLA CASTA: COME CI SI E’ ARRIVATI DAL DOPOGU

    Citazione Originariamente Scritto da destradipopolo Visualizza Messaggio
    IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BOLZANO GUADAGNA PIU’ DI OBAMA: DAL PARLAMENTO ALLE REGIONI, AI PICCOLI COMUNI, DECENNI DI CRESCITA PROGRESSIVA DI STIPENDI, POLTRONE, SEGRETERIE, PORTABORSE…DALLA SICILIA ALLE CIRCOSCRIZIONI: UN FIUME DI DENARO INARRESTABILE CHE TUTTO CORROMPE

    Sono centinaia di migliaia i lavoratori dell’azienza “partitocrazia” italica, comprendendo anche quel “livello industriale” che si usa definire indotto.
    Non vi sono solo i protagonisti, coloro che appaiono nelle Tv nazionali o locali a rappresentare schieramenti e interessi, lobbie e territori, categorie e partiti, ma anche una diffusa e poco appariscente rete di personaggi “collegati”.
    In Italia gradualmente i vari Consigli hanno copiato le Camere, le Giunte si sono ispirate ai Ministeri: nei decenni, nelle regioni e negli enti locali si è moltiplicata la casta politica e amministrativa.
    All’alba delle Repubblica cominciò la Regione siciliana, memore dell’antico Parlamento normanno: chiamò Governo la Giunta, Parlamento il Consiglio regionale, onorevoli i consiglieri regionali.
    E ancora in Sicilia ecco sorgere il Consiglio di presidenza, i Gruppi parlamentari, le commissioni, l’appannaggio parificato al Senato, l’assegno votalizio per gli ex.
    Dopo poco tempo tutte le altre Regioni gli andarono dietro: segreterie particolari, uffici doppi per Giunta e Consiglio, dotazioni di strutture, sedi, personale, auto, privilegi.
    La capitale non era da meno: i vantaggi riconosciuti ai Gruppi parlamentari portarono a istituire Gruppi di deputati o senatori ben inferiori al minimo regolamentare fissato in 20 e 10.
    Si arrivò persino a 4 deputati e 5 senatori, imitati a quel punto anche dai Consigli regionali dove vi fu un proliferare persino dei monogruppi e della indennità per il capogruppo.
    Non sono rimasti immuni neanche Province e Comuni: da un unico Presidente per Consiglio e Giunta, dai soli assessori effettivi e supplenti, si sono moltiplicati anche qui Gruppi, Commissioni, dotazioni e consiglieri, fino alla scissione delle Presidenze negli anni ‘90.
    E insieme si assiste al dilatarsi delle prebende: gettoni di presenza per le sedute di Consiglio, di Commissione, dei Capigruppo, indennità per presidenti, vice, segretari.
    Anche nei Consigli di circoscrizione, inizialmente a base volontaria, sono stati fissati stipendi e concesse aspettative lavorative.
    Nei Comuni si è creata la figura del direttore generale, doppione del segratario e personaggio di fiducia del sindaco, il quale a sua volta ha ampliato la antica Segreteria in segreteria particolare, ufficio stampa, portavoce e ufficio di gabinetto.
    La politica è divenuta sempre più un’attività lavorativa e una fonte di guadagno e sempre meno una tribuna di confronto di idee e di valori.
    E quando sentiamo parlare di promesse di tagli, limiti e divieti, sarebbe da chiedersi come mai non hanno iniziato dal Presidente della Provincia autonoma di Bolzano che è retribuito più del presidente americano Obama. Uno scandalo che ci ha portato sulle pagine della stampa internazionale e che dimostra che tra il dire e il fare c’è sempre in Italia di mezzo il mare “nostrum”.
    Quel vergognoso coacervo di interessi bipartisan che andrebbero spazzati via più col lanciafiamme che con un maquillage soft.
    destra di popolo
    E' vero, la CASTA si difende...

 

 

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