La cina entrerà presto nel club dei lanciatori superpesanti

[paulhowe]

Ma io non direi.
Secondo te, se gli Usa non fossero potenti come si deve, sarebbe mai stato possibile firmare accordi FTA con i vicini?
Il bastone e la carotta vanno di pari passo.

Infatti la distanza che c'e tra gli USA e i paesi dell'america latina era (ed e' ancora oggi) enorme!

Quei paesi non avevano potenze esterne capaci di "riequilibrare il gioco". Hanno dovuto "bersi la minestra o buttarsi dalla finestra......".

Non c'e questa enormita tra Cina e Giappone. O tra Cina e India.

Aggiungiamo che in Asia per indole e cultura la gente e' molto piu nazionalista dei latino che poi tutto sommato sono emigrati a millioni negli USA.

Se un giapponese "si impunta su questioni di forma e di valori" vedi che sono caxxi farlo ragionare.

[cloyce]

Infatti la distanza che c'e tra gli USA e i paesi dell'america latina era (ed e' ancora oggi) enorme!

Quei paesi non avevano potenze esterne capaci di "riequilibrare il gioco". Hanno dovuto "bersi la minestra o buttarsi dalla finestra......".

Non c'e questa enormita tra Cina e Giappone. O tra Cina e India.

Aggiungiamo che in Asia per indole e cultura la gente e' molto piu nazionalista dei latino che poi tutto sommato sono emigrati a millioni negli USA.

Se un giapponese "si impunta su questioni di forma e di valori" vedi che sono caxxi farlo ragionare.

Giappone e India sono paesi potenti, ma i paesi del Sud East asiatico no. C'è una distanza abissale fra Cina e Filippine ad esempio.

[cloyce]

No, perche la Cina ha con l'India una frontiera territoriale calda.

Sono quindi non i "garanti" ma parte in causa.

Gli USA invece essendo estranei (geograficamente) al continente euro-asiatico vengono percepiti come giocatori piu disinteressati o comunque non coinvolti in un gioco di "sopravvivenza territoriale".

Gli USA, come tutti i paesi, non è mai disinteressata. Israele garantisce la repressione del nazionalismo arabo, ai USA faceva comodo in quanto le permetteva import di petrolio a basso costo.
E poi tra Cina e India non è mai stato una questione di mors tua vita mea, o "sopravvivenza territoriale" come dici tu.
La questione è piuttosto semplice, la Cina non riconosce i confini tracciati da McMahon. Ma anche se perdesse quei territori non è un dramma. La perdita della mongolia esterna in confronto è stata molt più grave.

[paulhowe]

Giappone e India sono paesi potenti, ma i paesi del Sud East asiatico no. C'è una distanza abissale fra Cina e Filippine ad esempio.

Certo ed e' per questo che le Filippine, cosi come il Vietnam stanno costruendo quel "framework" di alleanze con Giappone, India, Usa...

I paesi dell'america latina, semplicemente non potevano.

[paulhowe]

E poi tra Cina e India non è mai stato una questione di mors tua vita mea, o "sopravvivenza territoriale" come dici tu.
La questione è piuttosto semplice, la Cina non riconosce i confini tracciati da McMahon. Ma anche se perdesse quei territori non è un dramma. La perdita della mongolia esterna in confronto è stata molt più grave.

Tra Cina e India esiste una frontiera contesa e c'e gia stata una guerra.

Sono peraltro due paesi che si "sovrappongono" in termini economici anche se la Cina oggi pesa molto di piu.

Ma comunque ambedue dipendono dal mare....ambedue hanno bisogno di importare energia...ambedue hanno un sistema di "intensive labour".

In buona sostanza esistono gli estremi per cui possa esserci una linea conflittuale.

Non e' un segreto che l'India abbia delle ambizioni in Asia molto grandi.

[paulhowe]

China?s Economic Bubble Ready to Burst?

When China was boot-strapping itself from its Third World position as a poor agrarian society, it relied heavily on strong exports based on low wages. Rapid industrialization followed, and records have been set as the Chinese economy roared ahead at double-digit growth rates for the last two decades.
Now, however, the enormous market correction taking place is being resisted for many reasons, most of them political, by implementing standard Keynesian remedies: borrow and spend. If that doesn’t work, borrow and spend some more. Even if the spending is on such wasteful projects as building highways without cars, cities without inhabitants, and airports without planes. It’s being justified, according to Matt O’Brien, writing in the Washington Post last week, by the government making “the things it needed to be a rich country — new houses, subway lines, and roads — all sleek, all modern, and all paid for with borrowed money.”
The country’s debt-to-GDP ratio was an astronomical 153 percent just seven years ago. Today it has nearly doubled to a nose-bleeding 282 percent.