Molto probabilmente hai sentito parlare del caso Dolce & Gabbana (ne parlano tutti). Oggi ti scrivo per invitarti a prendere parte a una nostra iniziativa riguardante proprio questo argomento. Con la seguente campagna di raccolta firme, vogliamo manifestare la nostra vicinanza e solidarietà a Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che stanno subendo un tentativo di boicottaggio e una serie di attacchi mediatici dopo l'intervista uscita su Panorama lo scorso 18 marzo. in cui venivano difesi e promossi il valore e la bellezza della famiglia naturale, fondata sull'unione di un uomo e una donna, e in cui Domenico Dolce dichiarava la propria contrarietà a pratiche come l'utero in affitto e la fecondazione artificiale.
http://www.citizengo.org/it/20066-tu-nasci-e-hai-un-padre-e-una-madre-supportdolcegabbana
Ecco, nel dettaglio, le dichiarazioni famigerate:
Domanda: "Che cos'è la famiglia per Dolce&Gabbana?"
Dolce: "Non abbiamo inventato mica noi la famiglia. (...) Tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo i figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. Ma lei accetterebbe di essere figlia della chimica? Procreare deve essere un atto d'amore".
(più avanti) Domanda "Avreste voluto essere padri?"
Dolce: "Sono gay, non posso avere un figlio. (...) La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia."
Tanto è bastato per scatenare gli attacchi della lobby gay e di certa stampa: insulti sui social network, accuse di omofobia (rivolte a due persone omosessuali), Elton John che si dichiara offeso e lancia una campagna di boicottaggio internazionale contro il marchio Dolce&Gabbana.
Innanzitutto, è assurdo che non si possa esprimere una semplice opinione, in modo del tutto non violento e democratico, senza essere oggetto di accuse, illazioni, insulti e addirittura campagne diffamatorie.
Tempo fa, era accaduto lo stesso a Guido Barilla: aveva dichiarato di voler promuovere la famiglia naturale, era stato oggetto di attacchi e tentativi di boicottaggio, era infine tornato sui suoi passi (per paura o poca convinzione), chiedendo scusa per le sue idee (il che, già di per sé, è allucinante) e promettendo che la sua azienda avrebbe iniziato campagne pubblicitarie gay-friendly.
Non possiamo permettere che ciò accada di nuovo. Dobbiamo far sentire a Dolce e Gabbana il nostro sostegno e la nostra solidarietà di fronte a questi attacchi.
Ti invio a firmare la nostra petizione, che consegnerò ai due stilisti la prossima settimana qui a Milano:
http://www.citizengo.org/it/20066-tu-nasci-e-hai-un-padre-e-una-madre-supportdolcegabbana
E ti invito a condividerla con i tuoi contatti. Se lo fai tramite social network, utilizza l'hashtag #SupportDolceGabbana: sarebbe incredibile se questo hashtag, già diffuso in tutto il mondo, diventasse più usato di quello creato per la campagna di boicottaggio (#BoycotDolceGabbana).
Forse questa campagna ti sembrerà frivola, ma ti assicuro che non lo è. Viviamo in un mondo in cui la comunicazione è importantissima, in cui una presa di posizione di una celebrità a favore di valori contrari al pensiero unico dominante (come il valore della famiglia naturale) rappresenta un evento importantissimo. Immagina che Domenico Dolce faccia come Guido Barilla e "chieda scusa" per quanto affermato. Cosa succederà al prossimo personaggio pubblico che la pensa come noi a cui verrà chiesto qualcosa in tema di famiglia? Probabilmente si sentirà impaurito, non vorrà rischiare e starà in silenzio. E avremmo perso un'occasione (e chissà quante altre, da lì in poi) per vedere promossi e diffusi i valori in cui crediamo e che Stefano Dolce ha espresso: la forza straordinaria, l'unicità, la bellezza della famiglia naturale, la sua capacità di generare "un senso di appartenenza sovrannaturale" (come dice anche Stefano Gabbana nella stessa intervista).
Dolce e Gabbana si sono esposti, alla faccia del politicamente corretto, ed ora subiscono la gogna mediatica e un tentativo di boicottaggio. Una firma da parte dei cittadini attivi di CitizenGO, da tutto il mondo, è il solo modo che abbiamo per sostenerli. Non lasciamoli soli.
#SupportDoceGabbana
Firma qui: http://www.citizengo.org/it/20066-tu-nasci-e-hai-un-padre-e-una-madre-supportdolcegabbana
Grazie del tuo impegno e della tua partecipazione nelle nostre iniziative.
A presto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO.
P.S.: Una piccola nota conclusiva. Quanto sta accadendo ci mostra anche chiaramente che consumare può e deve essere anche un atto politico, svolto in modo critico secondo i valori di ciascuno. Ci sono aziende che nelle proprie pubblicità mostrano gravidanze e parti di coppie dello stesso sesso, messaggi subliminali pro-gay o cibi precotti consumati da improbabili mamme deliziate e impazienti di conoscere il "compagno" del figlio. E poi ci sono Dolce e Gabbana, che propongono campagne di marketing invitando a inviare fotografie della propria famiglia (#DGfamily è visibile sulla pagina della petizione) e che dichiarano di amare la famiglia naturale e di non ritenere opportune altre cose. Premiare gli uni o gli altri sta anche a tutti noi, ogni volta che compriamo qualcosa.
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Boicottaggio lanciato dai media LGBT e da Elton John dopo l'intervista dei due stilisti a difesa della famiglia naturale.
Esprimi loro sostegno e vicinanza con la tua firma!
#SupportDolceGabbana
"Tu nasci e hai un padre e una madre" #SupportDolceGabbana | CitizenGO