Originariamente Scritto da
POL
L’informativa del ministro delle Infrastrutture
Maurizio Lupi, relativa al suo coinvolgimento nell’inchiesta sulle grandi opere, si svolgerà domani alle ore 11 alla Camera. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo in corso a Montecitorio.*La richiesta di informativa del ministro dei Trasporti era stata ritirata dalle opposizioni per accelerare il voto sulla mozione di sfiducia ma la maggioranza ha poi chiesto lei l’informativa: “Evidentemente ha già sfiduciato Lupi” afferma Arturo Scoppo, capogruppo di Sel. *“Abbiamo risposto sollecitamente alla richiesta di un’informativa del ministro Lupi, inspiegabilmente ritirata dalle opposizioni, in un’ottica di trasparenza e coerenza” ha replicato il ministro delle Riforme
Maria Elena Boschi sulla richiesta di informativa di Lupi domani alla Camera, mantenuta in capigruppo, dalla maggioranza. La mozione di sfiducia al ministro Maurizio Lupi, presentata dal M5s e da Sel, invece sarà votata martedì alle 16 alla Camera che nello stesso giorno approverà il ddl sulla prescrizione.
Giachetti e Cuperlo: “Lupi si deve dimettere”
Nonostante Lupi non compaia tra gli indagati dell’
inchiesta Sistema sulle tangenti per gli appalti delle Grandi Opere, secondo
Roberto Giachetti del Pd il ministro “si dovrebbe dimettere per dare l’esempio che si fa un passo indietro non per una resa, ma per opportunità politica”, perché “se è innegabile che non vi sia al momento un problema giudiziario, ciò non vuol dire che non vi sia un problema di etica politica”. Per il vicepresidente della Camera, intervistato da
La Stampa, “il problema è politico ed etico. Proprio perché sono garantista – prosegue Giachetti – non accetto che per un semplice avviso di garanzia ci si debba dimettere, così come sono convinto che per farlo non sempre sia necessario averne ricevuto uno”. “Renzi come premier non ha strumenti formali per farlo dimettere – aggiunge il deputato – però sicuramente ha più elementi di me per valutare se sia il caso di esercitare a pieno la sua moral suasion”. Anche per Gianni Cuperlo, Maurizio Lupi dovrebbe dimettersi. “Su una materia come questa – afferma l’esponente Pd nel corso della trasmissione
L’aria che tira – penso che bisogna avere senso di responsabilità di appartenere a un gruppo e a un partito, e prenderemo una posizione congiunta, mi auguro condivisa. Ritengo che, al netto di qualunque scelta garantista, la situazione sia abbastanza insostenibile”.
Santanchè: “Voterò sì alla sfiducia di Lupi”
In caso di
mozione di sfiducia, Lupi non potrà contare sull’appoggio di
Daniela Santanchè, la quale è disposta a votare sì indipendentemente dall’indicazione che arriverà da Forza Italia. “Per capire la mia decisione bisogna fare un passo indietro. E andare con la memoria nell’autunno del 2013”, spiega la deputata in un’intervista a
La Repubblica. In quel periodo “Forza Italia era impegnata nella dura battaglia per impedire la decadenza di Berlusconi dal Senato” e Lupi “a parole diede la solidarietà, nei fatti si alleò con i carnefici per permettere l’ingiusta esecuzione. Così – aggiunge la Santanchè – nacque la scissione che indebolì Forza Italia, così nacque Ncd come stampella di quel governo di sinistra giustizialista”. Lupi, insiste la parlamentare, “fa parte di quei politici che hanno approfittato di una ingiustizia della magistratura per trarne vantaggio personale e politico tradendo per di più un mandato elettorale. Altro che Rolex e vestiti su misura, che non mi sembra la cosa più grave”.
Quagliariello: “Ncd è con Lupi”
La posizione di Ncd su Lupi è espressa in un’intervista al
Corriere da
Gaetano Quaglieriello, coordinatore del partito: “Tutto il Nuovo Centrodestra è compatto con Lupi. Deve restare ministro perché riteniamo che non ci siano dubbi sulla sua onestà. E per la sostanza politica della vicenda”. “Se Lupi – continua poi il senatore – spiegasse un suo eventuale passo indietro, dovuto a ragioni personali, e ci chiedesse di condividere la sua scelta, saremmo con lui, con la stessa forza”. E a Nunzia De Girolamo, che aveva auspicato l’uscita dal governo di Ncd in caso di dimissioni di Lupi, Quagliariello risponde che “Ncd deve riflettere su tre punti. Siamo totalmente privi di forza mediatica. Non possiamo tradire la nostra scelta di responsabilità: portare l’Italia fuori dalla crisi e riscrivere le regole. Siamo la parte di classe dirigente del centrodestra più appassionata e lontana da interessi, la nostra storia – conclude il senatore – non va ridotta a poltronismo e potere”.
Lupi, emergono nuove telefonate
Emergono nuove telefonate con protagonista Maurizio Lupi (che stamattina ha incontrato il premier Renzi insieme ad Alfano). Il ministro telefona a Ercole Incalza e gli chiede “se è disponibile a ricevere in ufficio al ministero a Roma, nello stesso pomeriggio, il figlio Luca, per avere ‘consulenze e suggerimenti'”. Secondo gli investigatori, il riferimento è a un lavoro per il figlio del ministro. “Quando vuoi”, è la risposta di Incalza.
Scritto da: Antonio Atte
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