Savona - «Dico basta ai sussurratori. È una forma di razzismo al contrario. Io stesso sono calabrese e conosco bene chi fa l’anti-mafia vera in Calabria. Me ne intendo di ’ndrangheta, vivendo nel territorio calabrese. Ho subito sette attentati e ho vissuto sotto scorta. Sono stato anche indagato per associazione esterna dal pm Gratteri e poi prosciolto in udienza preliminare. E posso dire che i Fotia sono dei perseguitati non perchè mafiosi, ma perchè calabresi. Non c’è una sentenza, un’accusa formalizzata in un processo o davanti ad un giudice che sostenga il fatto che la famiglia Fotia sia una cosca».
Parole durissime quelle di Giuseppe “Pino” Mammoliti, l’avvocato penalista originario di Locri entrato di recente nel pool di legali che assiste la famiglia dei fratelli Fotia originari di Africo (Reggio Calabria) a cui sono state sequestrate tre aziende (Scavo-ter, Pdf e Seleni) dalla Procura su richiesta della Dia per un valore complessivo di 10 milioni di euro. Aziende affidate per il momento ad un amministratore giudiziario (il commercialista Pierlazzaro Cerruti).
Mammoliti oltre ad essere un noto avvocato è anche un uomo politico di spicco del Partito Democratico calabrese: è consigliere comunale a Locri dove è stato vicesindaco, ed è dirigente e segretario del PD della Locride.
Ieri era a Savona e ha fatto tappa a Palazzo di Giustizia per acquisire carte e documentazione. Il legale dei Fotia è in attesa che venga fissata la data dell’udienza per discutere il ricorso al Riesame contro il sequestro “preventivo” dei beni.
«Nella nostra documentazione c’è anche una perizia del Tribunale che stabilisce come sia lecita la provenienza dei beni della famiglia Fotia». Il legale di Locri annuncia anche una richiesta “alla commissione parlamentare anti mafia per inviare un’ispezione ministeriale alla Procura di Savona sulla persecuzione mediatica subita dai Fotia».
Proprio oggi si è svolta una manifestazione dei lavoratori della Scavoter sotto la prefettura, mentre la Casa della Legalità con Christian Abbondanza teneva una conferenza stampa alla libreria “Ubik” «per evidenziare la solidità del provvedimento di sequestro delle imprese e per ribadire che è necessaria una netta azione di isolamento sociale verso i Fotia». Abbondanza ha aggiunto che «i lavoratori sono strumentalizzati».
Le inchieste sulla mafia - L?avvocato (Pd) dei Fotia: liguri razzisti, ci perseguitano perché siamo calabresi | Liguria | Savona | Il Secolo XIX
Adoro questo sano razzismo.