Non posso costringerti a cambiare le tue idee,ma sei pregato di non stravolgere le idee di autori del passato.Nitti elogiava l'Unità d'Italia e tracciava un quadro generalmente negativo del Regno delle Due Sicilie,definendola "la vecchia Europa con tutte le sue avversioni per ogni cosa nuova, con tutte le sue debolezze.".
Riconobbe degli indubbi vantaggi sotto il Regno di Ferdinando II,ma lo definì in ogni caso il Regno più sottosviluppato della penisola.
E visto che si vuole attaccare "l'incapacità genetica meridionale",intento che da meridionale trovo ammirevole,per onestà riporto cosa pensava Nitti al proposito:
"I meridionali hanno spesso qualità dissociali o antisociali: poco spirito di unione e di solidarietà, tendenza a ingrandire le cose o addirittura a celarle, per amore di falsa grandezza; per poco spirito di verità."
Da L'Italia all'alba del XX Secolo.
La prima ferrovia,inoltre,era lunga solo 7 km e non fu costruita per chissà quali motivi industriali o bancari,ma solo perchè così Ferdinando II poteva raggiungere prima la sua villa per le vacanze d'estate.