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  1. #21
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    Noi non abbiamo nulla da dirci.
    CVD, appena chiedi di argomentare, scappano.
    Nessuno si crea, nessuno si distrugge, tutti si ricandidano.

  2. #22
    Ghibellino
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Citazione Originariamente Scritto da Rasputin Visualizza Messaggio
    Gli italiani sono innegabilmente razzisti
    Magari!
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  3. #23
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Oh beh, in sardegna si vede spesso di molto peggio!!!

    In dieci, mascherati, aggrediscono tre romeni

    Raid al centro del paese: prendono in ostaggio gli uomini puntano un coltello alla donna e minacciano «guai se parlate»

    ALA’ DEI SARDI. Spedizione punitiva contro una famiglia di rumeni. E’ accaduto nella notte tra sabato e domenica ma l’episodio è venuto alla luce solo ieri quando alcuni vicini di casa hanno segnalato il fatto ai carabinieri. Dieci giovani hanno fatto irruzione nell’abitazione al centro del paese, poco dopo le 23, hanno preso in ostaggio i due uomini e minacciato con un coltello la donna. Poi hanno cominciato a spaccare tutto: se ne sono andati dopo alcuni minuti lasciando una minaccia: «Guai a voi se parlate con qualcuno». E le vittime, infatti, non hanno denunciato l’aggressione.

    Le indagini vengono svolte dai carabinieri della compagnia di Ozieri al comando del capitano Andrea Pagliaro. I militari hanno sentito la testimonianza dei tre rumeni aggrediti e stanno cercando di ricostruire il gruppo entrato in azione sabato notte. Pare che quasi tutti gli autori del blitz anti-rumeni avessero il volto coperto con delle maschere di carnevale. Si tratta del secondo episodio che si verifica in paese in meno di un mese. La notte del 29 gennaio era stata presa di mira una giovane coppia di cittadini rumeni: ignoti avevano sparato dei colpi di pistola contro il portone di una abitazione. Nessuno era rimasto ferito, ma la vicenda era stata sottolineata con preoccupazione dagli amministratori locali e dagli investigatori.

    Per entrambi i fatti, i carabinieri sembrano avere indirizzato le indagini in una direzione precisa. Il sospetto è che si tratti di azioni intimidatorie per allontanare da Alà dei Sardi manodopera rumena che - secondo l’idea di piccoli gruppi locali - starebbe togliendo occupazione ai residenti. Anche gli ultimi due giovani rumeni presi di mira con il raid di sabato notte, come quello del 29 gennaio, erano appena giunti in paese dopo avere trovato lavoro come manovali in un cantiere di Olbia. Un arrivo considerato come una insidia, quindi, e subito contrastato con la violenza. Nel primo caso i colpi di arma da fuoco come pesante avvertimento; nel secondo l’incursione vandalica con il danneggiamento della casa appena presa in locazione e la minaccia a mano armata (con un coltello) alla compagna di uno dei due lavoratori rumeni.

    Sembra esclusa la pista razziale (qualcuno ha evidenziato il ragionamento politico: il centrodestra, ad Alà, ha ottenuto il record di consensi, attorno all’80 per cento. Sono stati però anche gli stessi esponenti del centrodestra a condannare duramente l’e pisodio). Dalla prima parte dell’attività investigativa, i ogni caso, non sarebbero emersi elementi tali da fare credere che ci sia in paese un gruppo organizzato che - sulla scia di quanto sta accadendo in alcune realtà nazionali - abbia deciso di scatenare una «guerra» contro i rumeni. «In entrambi i casi - spiegano gli investigatori - i cittadini stranieri finiti nel mirino dei violenti erano arrivati ad Alà da uno o due giorni. Il tam-tam ha diffuso la notizia che avevano già trovato un lavoro e qualcuno si deve essere sentito in dovere di convincerli con le maniere forti a cambiare aria. Non è escluso che i due fatti possano essere collegati, nel senso che chi ha sparato a gennaio può avere fatto parte del gruppo di sabato notte».

    La testimonianza delle vittime, purtroppo, non ha fornito particolari utili per le indagini. I due manovali rumeni e la donna, hanno raccontato che i dieci aggressori non hanno parlato di nulla. Hanno pensato solo a distruggere tutto, hanno anche divelto la porta d’ingresso. Una furia incredibile per seminare terrore, il tutto condito con le botte e la minaccia con il coltello alla donna. E prima della fuga per le vie del paese, l’avvertimento di non fare denuncia ai carabinieri. Una «raccomandazione» che i rumeni hanno rispettato soprattutto per paura, con la speranza di evitare altre conseguenze.

    La spedizione punitiva, però, non è sfuggita ad alcune persone del vicinato che hanno comunque fatto arrivare il messaggio alle forze dell’ordine. I controlli sono scattati immediatamente e pare che i carabinieri della compagnia di Ozieri abbiano concentrato l’a ttenzione su un gruppo di giovani che, profittando delle iniziative in atto per il carnevale (e magari esaltati da qualche bicchiere di troppo) si siano autoproclamati «giustizieri della notte». Trascorsa la flagranza e in assenza di prove certe, un aiuto potrebbe arrivare dai rilievi effettuati dagli investigatori e da alcune verifiche non ancora completate. Se ne saprà di più nelle prossime ore. Della vicenda si occuperà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
    (17 febbraio 2009)

    In dieci, mascherati, aggrediscono tre romeni | la Nuova Sardegna

  4. #24
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    ...oppure

    Olbia, omicidio dei due albanesi: arrestato l'ex latitante Nino Cherchi

    L'ex numero 2 del banditismo sardo degli anni '60, Nino Cherchi, di 69 anni, di Orune, avrebbe confessato ai Carabinieri di Olbia di essere il responsabile dell'uccisione dei due uomini e del ferimento di una donna in via Austria. Sarebbe stato lo stesso Cherchi, che dopo aver saldato i conti con la giustizia si era trasferito a Olbia dove aveva aperto una macelleria, a chiamare il 112 e ad autodenunciarsi. L'uomo è adesso in stato di fermo in caserma.Sono albanesi le due vittime - I due morti sono stati identificati e sono risultati entrambi di nazionalità albanese, contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento quando si era parlato anche di un romeno. I morti sono Gazmen Peca, di 30 anni, e Kasem Memay, di 32. La donna ferita è Ariana Zelo, di 31, compagna di Peca e madre del bimbo di 5 mesi che è rimasto miracolosamente illeso, nonostante si trovasse nello stesso scantinato che fungeva da alloggio dei suoi genitori, quando Cherchi ha scaricato l'intero caricatore di una pistola semiautomatica calibro 7,65 contro Peca, Memay e Zelo. I due uomini, ha accertato il medico legale, sono stati uccisi con due colpi alla testa ciascuno, mentre la donna é stata raggiunta da tre proiettili al torace.Non pagavano l'affitto - Sarebbe stato un litigio scoppiato per ritardi nel pagamento dell'affitto dello scantinato che occupavano i tre albanesi a scatenare la furia omicida di Nino Cherchi. E' una delle prime ipotesi sulle quali sta lavorando il sostituto procuratore del Tribunale di Tempio Pausania, Riccardo Rossi, che sta ancora assistendo ai rilievi tecnico scientifici effettuati dagli specialisti del Ris e dal medico legale Salvatore Lorenzoni in via Austria.Una donna si è salvata - Il perito eseguirà domani la perizia necroscopica, ma l'esame esterno dei due corpi avrebbe accertato che entrambi sono stati raggiunti da due proiettili alla testa. Lo sparatore avrebbe sparato con estrema precisione senza lasciare possibilità di scampo agli avversari. La donna si sarebbe salvata perché sarebbe riuscita a buttarsi a terra e a rotolare. Tre proiettili l'hanno raggiunta al tronco, ma le ferite non sarebbero gravi. I tre albanesi avevano preso in affitto lo scantinato della casa dove Cherchi abitava al primo piano, ma avrebbero avuto subito contrasti col proprietario per problemi di "buon vicinato" prima e poi per i ripetuti ritardi nei pagamenti
    08 aprile 2010
    Olbia, omicidio dei due albanesi: arrestato l'ex latitante Nino Cherchi | tiscali.notizie

  5. #25
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Venti anni fa sono rimasto in Sardegna (tra Arbatax e Capo S.Lorenzo) per cinque mesi come militare . Anche allora che di stranieri non c'era traccia i Sardi erano estremamente protettivi con le loro donne e malfidenti verso gli "occupanti" (noi soldati).

    Mi ricordo di uomini che aspettavano le figlie fuori dalle botteghe dei parrucchieri ad esempio oppure di gruppetti di ragazzi che erano sempre nei pressi di noi militari per vedere se "sgarravamo" in qualche modo. Tanto che una sera una decina di Napoletani e uno di questi gruppetti si sono accoltellati fuori dal paese proprio perche' avevano esagerato con gli apprezzamenti.

    Con questo non voglio dire che non esista una qualche forma di razzismo in questo episodio in particolare, ma soltanto che alcune comunita' ,specie se isolate (o isolane) hanno nella loro cultura/mentalita' una particolare diffidenza verso chi non fa parte del loro gruppo (poi se gli dai solo una ragione in piu' esplodono).

  6. #26
    Dalla parte di Saviano
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Citazione Originariamente Scritto da dedelind Visualizza Messaggio
    hanno fatto bene ad incendiare il negozio
    Se rispondere a violenza con violenza è giusto, allora tanto vale andare in piazza tutti quanti e scannarsi a vicenda finché non rimarrà più nessuno...

    Le spedizioni punitive sono roba da nazisti o da esaltati, che non hanno nulla di civile. Chi invoca taglioni e leggi tipo Far West sappia che rischia di vederle applicate anche su di sé per insindacabili umori popolari......
    Esistono malattie bizzarre che consistono nel volere ciò che non si ha (André Gide)

  7. #27
    S'le not u s'farà dè!
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Citazione Originariamente Scritto da Isandro Visualizza Messaggio
    (ANSA) - SASSARI, 14 GIU - Dato alle fiamme a Sassari il negozio di due commercianti pakistani arrestati due giorni fa con l'accusa di aver violentato una donna. Sul luogo sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. I due, di 39 e 22 anni, avrebbero aggredito la donna, una grafica sassarese, e l'avrebbero trattenuta fino alle cinque del mattino. La vittima sarebbe riuscita a convincere i suoi aguzzini a liberarla dopo aver promesso che non avrebbe parlato con nessuno.
    non mi straccio le vesti


  8. #28
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Citazione Originariamente Scritto da Paddy Garcia Visualizza Messaggio
    Se rispondere a violenza con violenza è giusto, allora tanto vale andare in piazza tutti quanti e scannarsi a vicenda finché non rimarrà più nessuno...

    Le spedizioni punitive sono roba da nazisti o da esaltati, che non hanno nulla di civile. Chi invoca taglioni e leggi tipo Far West sappia che rischia di vederle applicate anche su di sé per insindacabili umori popolari......
    come sei buona tu!!!


  9. #29
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Citazione Originariamente Scritto da ULTIMA LEGIONE Visualizza Messaggio
    Il problema è che abbiamo una giustizia, in Italia, che, come ho ripetuto mille volte, bada sempre a Caino e mai, o quasi, ad Abele.

    Questo situazione non può che dare adito a questi fatti. La gente sarà sempre più orientata a farsi giustizia da se. Non c'è alternativa.

    Il razzismo, come al solito, non c'entra niente.
    esatto... e mi fanno un po' pena quelli che hanno il coraggio di difendere certi animali bacchettando chi ha avuto il coraggio di farsi giustizia da solo..
    magari se fosse toccato a qualche loro parente non sarebbero tanto buonini
    Ultima modifica di Amalie; 15-06-10 alle 23:11


  10. #30
    Dalla parte di Saviano
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    Predefinito Rif: SASSARI, INCENDIATO IL NEGOZIO DEI PACHISTANI DOPO LO STUPRO

    Citazione Originariamente Scritto da Amalie Visualizza Messaggio
    come sei buona tu!!!
    Se per essere "buoni" nel senso di rispettosi/ equilibrati/ non esaltati basta dire l'ovvietà ovvero che le rappresaglie e le spedizioni punitive sono un gesto insensato, violento e molto oltre il confine della legalità (la legge punisce l'arbitrario esercizio delle proprie ragioni ed il "farsi giustizia da sé" oggi tanto di moda sia come minaccia sia purtroppo come gesto concreto)... Be', ben venga, ok?
    Esistono malattie bizzarre che consistono nel volere ciò che non si ha (André Gide)

 

 
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