Originariamente Scritto da
cireno
Noi di sinistra SIAMO diversi. Lo siamo perché viviamo la vita pensando che altri essere umani dovrebbero avere almeno la dignità di essere umani, mentre chi sta dall’altra parte pensa che in nome del “progresso, edonistico soprattutto”tutto debba essere permesso; siamo diversi perché, anche se come tutti vorremmo vivere il meglio possibile, non cerchiamo di ottenere l’agiatezza camminando sui diritti di chi, magari, lavora con noi o per noi; siamo diversi perché,quasi sempre, non abbiamo la convinzione che andando a confessarci da un prete i nostri peccati, e parlo di quelli che attengono al sociale, possano essere cancellati e quindi diventare peccati mai commessi; siamo diversi perché anche l’operaio più umile, a sinistra, cerca comunque di capire, di informarsi e non sta, come dall’altra parte, beotemente a bocca aperta a ingoiarsi tutte le storielle che gli vengono dispensate dall’alto, ma specialmente noi a sinistra SIAMO DIVERSI perché abbiamo una coscienza sociale che costringe il nostro cervello a pensare, e la dimostrazione è che, in questa storia sporca che vede coinvolta una società di proprietà della Lega delle Cooperative è bastato sapere che quel sindaco di Ischia che ha preteso soldi, tanti, per far realizzare dalla cooperativa “rossa” il metanodotto che serviva all’isola, era prima nell’UDC e poi in Forza Italia per passare recentemente sul carro piddino, e questo è bastato dicevo per far incazzare molti iscritti del PD che stanno sommergendo la segreteria nazionale di mail di protesta: ma come, raccogliete cani e porci,nel senso pieno del termine, adesso?
Gli sciacalli alla Sallusti, alla Belpietro, alla Feltri e i pagliacci lacchè di un padrone che spero per loro sia almeno generoso nella paga, visto il lercio lavoro che sono costretti a fare per vivere, che hanno alzato al cielo le loro urla di sdegno, finto, che hanno sparso letame sui loro giornalacci, attraverso le loro televisionie poi, e questo è più grave, con le dichiarazioni dei loro uomini politici di riferimento, a cominciare del “senti chi parla”, come giustamente Berlusconi fu definito da Prodi, e anche coloro che finalmente possono dichiarare soddisfatti che la sinistra è uguale alla destra in fatto di etica, hanno finto di non vedere e non ricordano che la loro base, quella che li sostiene e li vota, a differenza di noi della sinistra che ci siamo fatti venire tutti gli scrupoli morali per un “si dice” e un “magari”, non ha minimamente reagito nemmeno davanti a fatti eclatanti come per esempio, la condanna definitiva per associazione mafiosa al grande amico fraterno del loro cavaliere azzurro, e parlo di Dell’Utri e non ha fatto una piega quando anche l’altro amico fraterno del cavaliere azzurro, e qui parlo di Previti, ha avuto un pacchetto definitivo di anni di condanna per difendere, interessato così come è stato per Emilio Fede, a difendere la figura del padrone, per parlare solo di due episodi penali che hanno percosso la loro indifferente prateria. E del restogente che ha votato un pluriinquisito, plurigiudicato e pluricondannato, un personaggio passato dalla chitarra, con la quale si guadagnava da vivere, allo stato di uomo più ricco d’Italia, ovviamente SOLO attraverso il duro lavoro, come avrebbe potuto trovareda ridire sulle condanne per mafia, truffa, esportazione illecita, corruzionedi magistrati, di finanzieri, falso in bilancio, appropriazione indebita ecc.?Non poteva, anche perché tutti sanno, loro sanno, che questa gente è perfettamente innocente e che è solo per colpa della magistratura rossa diMilano se ha avuto condanne penali, sottolineo penali. E nei rari casi in cui la magistratura comunista non ha fatto altro che il proprio dovere, allora si invoca l’ummaumma, siamo tutti uguali, e si ammicca alla furbizia del cavaliere azzurro e dei suoi compagni di merende miliardarie per essere stati capaci di fare quello che loro, la base beota, avrebbe da sempre voluto fare per avere quel denaroche consentirebbe loro, di riempire esistenze vuote e anche inutili nella lorovacua superficialità di adoratori dell’avere.
E allora alziamoci in piedi, compagni e amici, per difendere la nostra reale diversità, che non è certo rappresentata da personaggi come Renzi sia ben chiaro, e battiamoci affinché gli sciacalli continuino nel loro sporco lavoro di azzannare cadaveri veri, girando alla larga da chi è ancora assolutamnente vivo, in piedi e pronto a tirare sonore sberle.