Libia: la stampa spagnola smentisce Silvio. Era da Gheddafi per altri affari
Il ministro degli Esteri spagnolo Miguel Angel Moratinos, e la sua omologa svizzera, Micheline Calmy-Rey, sono i veri artefici della liberazione dell’ imprenditore arrestato in Libia.
Scrive El Pais: “I due ministri europei hanno trascorso tutto la domenica a Tripoli per la fine di una lunga trattativa che ha messo fine ai due anni di calvario di Max Göldi“. Il governo libico ha chiesto come parte dell’accordo che Göldi, lasciasse il Paese così come vi era entrato, su un volo commerciale Tunisair, destinazione Tunisi. Dopo un incontro privato nella tenda di Gheddafi e dopo l’annuncio ufficiale della fine della crisi diplomatica, i due ministri lo hanno accompagnato per assicurarsi che fosse a bordo del volo partito alle ventidue. In Tunisia, Moratinos lo aspettava per portarlo su un Falcon 900 a Zurigo.
IN LIBIA PER ALTRE QUESTIONI - Nella tenda di Gheddafi i due ministri europei avrebbero poi incontrato Silvio Berlusconi e il Primo Ministro di Malta, Lawrence Gonzi, che si erano recati in Libia per altre questioni.L’origine della crisi è stata causata da un paio di giorni di carcere a Ginevra nel luglio 2008, di Hannibal Gheddafi, uno dei figli del leader libico accusato di maltrattamento di due domestici. Pochi giorni dopo è stato arrestato a Tripoli Göldi. Inoltre, il regime libico ha ritirato 5.800 milioni di euro dalle banche svizzere, ha annullato le forniture di petrolio e ha negato i visti per i cittadini di 29 paesi europei per ritorsione. Goldi non ha mai lasciato il carcere fino a giovedì scorso.
RISARCIMENTO - I termini dell’accordo per la liberazione di Göldi includono la creazione di una inchiesta per indagare sulle circostanze dell’arresto di Hannibal Gheddafi. Sarà inoltre richiesto un risarcimento a La Tribune de Genève che aveva pubblicato le sue foto in carcere. Il ministro svizzero ha dovuto scusarsi per queste pubblicazioni.