Destra Radicale e Nazionalismo

[Troll]

ma infatti m'era venuto in mente di citare anche l'esempio tedesco, poi però ho pensato che fosse meglio concentrarsi su di noi.
In ogni caso a quanto pare nè fascismo nè nazionalsocialismo sono riusciti a creare un Uomo Nuovo, con tutta probabilità proprio perchè una-due generazioni sono troppo poche. Però il mio discorso non è solo riferito alla "politica" di per sè, quanto piuttosto ad una determinata "mentalità", un certo modo di essere. Se ci si gira a seconda di come tira il vento, qualcosa non è funzionato a sufficienza. Perchè? E' solo questione di tempi?

il vertiginoso rovesciamento della denazificazione tende a far dimenticare che se non è "uomo nuovo" quella impressionante macchina da guerra che ha tenuto fino alle macerie di Berlino (Kojève diceva "ottanta milioni di cittadini politicamente perfetti") io non so cosa sia (meno male che occorreva resettare i rapporti di produzione per creare compattezza organica e liquidare i particolarismi disgregatori)

[Troll]

forse i tedeschi sono un gregge disciplinabile a quello che di volta in volta passa il convento in ironica antitesi col superuomo che nella sua accezione più prosaica fa di testa sua anziché inchinarsi alle tavole eteronome

[Logomaco]

Forse perché hanno la birra migliore del mondo

[Grubach-Kléber]

Ci sono pensatori secondo cui l'entusiasmo o quantomeno la serena accettazione del Nazionalsocialismo, nonostante le sue deroghe alla legalità "tradizionale", da parte della maggioranza dei tedeschi fosse dovuta ad una diffusa tradizione di accettazione acritica della legge, qualunque essa fosse.

[FTN]

Quando si parla di uomo nuovo, si nega il concetto di "elite" e ci si rivolge ad una confusa visione di riscatto delle masse. Se l'elite non ha funzionato e non ha resistito in quel breve lasso di tempo in entrambi in contesti, credo che più che un problema di generazione, sia un problema di revisione.

beh ma l'uomo nuovo si può anche stratificare gerarchicamente su vari livelli credo, dunque mi pare ovvio che le elitè nazionali dovrebbero avere il compito più imponente e più importante ossia quello di elevare il più possibile sè stesse e di conseguenza anche le masse ad esse organicamente sottoposte, come componenti tutti di un corpo nazionale.
Cosa intendi per "problema di revisione"? grazie


TROLL:forse i tedeschi sono un gregge disciplinabile a quello che di volta in volta passa il convento in ironica antitesi col superuomo che nella sua accezione più prosaica fa di testa sua anziché inchinarsi alle tavole eteronome

GRUBACH - KLEBER:Ci sono pensatori secondo cui l'entusiasmo o quantomeno la serena accettazione del Nazionalsocialismo, nonostante le sue deroghe alla legalità "tradizionale", da parte della maggioranza dei tedeschi fosse dovuta ad una diffusa tradizione di accettazione acritica della legge, qualunque essa fosse.

può essere benissimo anche perchè loro sono molto più inclini - forse proprio per natura - "al rispetto delle regole". Da una parte mi viene in mente quando Evola rileva quell'unico filo conduttore di disciplina e gerarchia che và dalla romanità antica fino al prussianesimo (se non ho capito male il suo concetto)

[Giò]

Sul punto delle forze armate andrebbe aggiunto che queste furono massicciamente modernizzate in anticipo rispetto agli eventi, con il risultato che al momento dello scoppio del conflitto mondiale si sarebbe dovuto rifare tutto da capo e in ogni caso niente sarebbe stato pronto prima del 1942 (per gli ottimisti) o del 1944-45 (per i pessimisti): in ogni caso non è neppure detto che sarebbe bastato questo, perché se è vero che -ad esempio- un Macchi C.205 poteva giocarsela alla pari con un Mustang o tirar giù un B-24, quanti Mustang e quanti B-24 ci sarebbero stati sopra l'Italia in quegli anni?

Mussolini ragionò molto più sul "dopo" che sull'immediato e questo, ahimé, ci fregò. Lui pensava ad armare l'Italia soprattutto in vista della gestione del dopoguerra, dando ormai per acquisita la superiorità del Reich sugli Alleati. Ad una Germania vittoriosa ma "spompata" dalla guerra, nell'ottica del Duce, si sarebbe dovuta contrappore un'Italia anch'essa vittoriosa ma più "fresca" nella preparazione militare.

[Mengistu]

Ci sono pensatori secondo cui l'entusiasmo o quantomeno la serena accettazione del Nazionalsocialismo, nonostante le sue deroghe alla legalità "tradizionale", da parte della maggioranza dei tedeschi fosse dovuta ad una diffusa tradizione di accettazione acritica della legge, qualunque essa fosse.

Idem nel dopoguerra. DDR inclusa.