Originariamente Scritto da
jacob
visto che si discute, per adesso, sul nulla... continuiamo
"Intorno all'Oak fund fiorirono leggende metropolitane, dentro e fuori la Telecom. Durante un incontro che (io e Giovanni Pons) avemmo a Roma tra la primavera e l'estate del 2001, mentre lavoravamo a "L'Affare Telecom",
la persona con cui eravamo a colloquio lasciò scivolare il discorso sull'Oak Fund e su un conto alle Cayman ad esso collegato che sarebbe stato nella disponilità di due alti dirigenti al vertice dei Ds. L'affermazione ci fece sobbalzare, perché era la prima volta che ne sentivamo parlare in oltre un anno di ricerche ad ampio raggio. Cercammo per quanto potemmo di approndire l'argomento e quel poco che venimmo a sapere lo scrivemmo nel libro. Ma una verifica seria era praticamente impossibile: dalle Cayman, com'era ovvio, non si cavò un ragno dal buco e la fonte che ci aveva trasmesso l'indiscrezione non aveva elementi che potessero metterci sulla pista.
Ci disse solo che quelle voci circolavano nei corridoi della Telecom. Il che era troppo poco per prendere in considerazione una "bomba" del genere.
Non che l'Oak fund non presentasse stranezze, anzi. L'intervista di Gnutti al "Corriere della sera" del 6 marzo 1999, raccolta da Vittorio Malagutti, secondo il quale l'Oak fund sarebbe stato un fondo chiuso in cui avevano investito numerose banche, gestito da Giorgio Magnoni (fratello di Ruggero, vicepresidente europeo della Lehman Brothers), ci sembrava criptica. Ma di più non si poteva agiungere.
Quando poi esplose lo scandalo Telekom Serbia (le presunte tangenti che Slobodan Milosevic avrebbe girato a politici italiani in cambio dell'acquisto della società telefonica serba da parte di Telecom Italia; circostanza peraltro mai provata) non ci pentimmo di esserci mossi coi piedi di piombo. Chi aveva tentato di indirizzare le nostre ricerche sull'Oak Fund risultò coinvolto in una delle varie azioni di depistaggio volte a dimostrare che a pilotare l'acquisizione della Telekom Serbia era stato Romano Prodi. La stessa persona, che fu tra coloro che testimoniarono davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul caso Telekom Serbia, risultò inoltre molto vicina a Carla Cico, l'allora amministratore delegato di Brasil Telecom, che era stata testimone di una riunione con uno dei mediatori dell'affare Telecom Serbia e che fu successivamente coinvolta in una storia di spionaggio industriale in Brasile, accanto al finanziere Daniel Dantas...."
Finanza&Potere - Telecom, le bufale sull'Oak Fund di cui parla Tavaroli circolavano giÃ* nel '99