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    Predefinito Cesare Mori (Fiamma Futura): "Lega Nord, tante parole, pochi fatti..."

    Lega Nord: tante parole, pochi fatti....
    di Cesare Mori
    www.fiammafutura.net

    Padova - Con questo breve scritto vorrei porre l’attenzione sui tanti casi reali nei quali si concretizza il fallimento della Lega Nord nel dare applicazione concreta al suo progetto politico di federalismo in un momento nel quale la stessa si trova al governo del nostro paese e ha in pugno le regioni economicamente più produttive. Allo stato attuale il federalismo di è manifestato unicamente in un senso vale a dire nello “scaricare” sempre più competenze dallo Stato ai comuni senza il trasferimento di adeguate risorse finanziarie e di personale in aperta violazione del D.Lgs. 267/2000. Alcuni esempi: l’art. 12 del d.l. 21 marzo 1978 n. 59 relativo alla normativa delle cessioni di fabbricato, comunemente note come “dichiarazioni antimafia”, stabilisce che le sanzioni applicate per la violazione dell’obbligo di comunicazione vengono devolute al comune. Orbene dal momento che in tutta Italia sono centinaia di migliaia gli euro provenienti da tali sanzioni sarebbe interessante sapere se lo Stato devolve effettivamente tali proventi al Comune o se invece gli enti locali vengono sfruttati solo per compiere il lavoro burocratico senza alcun compenso. Senza bisogno di sognare riforme federaliste faraoniche, un’indagine ispettiva sulla destinazione di tali fondi potrebbe essere un primo passo verso la valorizzazione degli enti locali e una maggiore disponibilità finanziaria degli stessi. Un altro esempio che potrebbe essere di aiuto alla valorizzazione degli enti locali, soprattutto del Nord Italia, potrebbe essere quello di un maggior controllo sulle modalità di assunzione del personale degli enti locali ed effettuare indagini serie e approfondite sul motivo in base al quale ci sono comuni del nord Italia che riescono a erogare i servizi al cittadino con metà del personale di altri comuni del sud, come ben documentato da varie indagini giornalistiche. Anche qui non servono riforme faraonico-federaliste…. basterebbe una semplice indagine degli ispettori della funzione pubblica. Un altro esempio riguarda il patto di stabilità che, come ormai noto, anche a seguito delle numerose manifestazioni inascoltate dei sindaci di ogni colore, impedisce a tanti comuni virtuosi del nord di poter assumere personale pur avendo la disponibilità finanziaria a discapito di un miglior servizio che potrebbe essere erogato al cittadino… Altri esempi potrebbero essere citati…. In conclusione quindi si può dire che la Lega, in questi anni di governo, nulla ha fatto per aiutare davvero il federalismo in quanto essendo stata troppo concentrata nel progetto faraonico, illusorio quanto irrealizzabile di un federalismo all’italiana si è dimenticata del fatto che vi sono già tantissime norme che di fatto consentono una valorizzazione degli enti locali. Se la legge già vigente fosse davvero attuata, la stessa Lega non avrebbe più ragione di esistere in quanto la vera forza dell’Italia si baserebbe su una applicazione della legge uguale per tutti, da nord a sud, su una migliore distribuzione della ricchezza e su una eguaglianza sociale, di diritti e di doveri che è il fondamento del benessere della pace e della giustizia sociale.
    Ultima modifica di Bisentium; 15-06-10 alle 21:17

  2. #12
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    Predefinito Michele Papa (Fiamma Futura): "L'acqua non si tocca!"

    L'acqua non si tocca!
    di Michele Papa
    Fiamma Futura

    Palermo - L'acqua è una risorsa naturale e di vitale importanza il cui unico proprietario, l'essere vivente, ne sfrutta le caratteristiche organiche e funzionali per la propria sopravvivenza e per quella del suo simile; neanche il petrolio, in questa società industriale ed ipertecnologica può essere definito di così vitale importanza. Lo stesso Tremonti lo ha dichiarato in una recente conferenza internazionale.
    L'Acqua è un bene non negoziabile, alla stessa stregua della Terra, e lo Stato si deve fare garante dell'erogazione di questa ricchezza e di un equo indenizzo per compensare le spese infrastrutturali di cui lo stesso organismo Sovrano si fa carico. Staccandoci dall'aspetto ideologico che possiamo associare al tema, in Sicilia quest'argomento diventa oggetto di approfondimento sociologico, politico e culturale perchè deve fare i conti con gli innumerevoli tentativi di speculazione che si sono succeduti da 70 anni a questa parte. Chi l'ha detto che la Sicilia si è impoverità per mancanza di risorse minerarie??
    L'acqua è il nostro oro nero, altrochè!!!
    L'acqua è servita a Cosa Nostra per mettere le radici nella nostra terra. E' storia ormai diffusa come la mafia abbia appaltato le grandi opere pubbliche riguardanti costruzioni di dighe e ristrutturazioni di acquedotti e come, grazie ai complici presenti nelle varie municipalizzate che hanno fatto da filtro, sia diventata proprietaria di 'rubinetti' aprendoli, chiudendoli a volte anche manomettendoli soggiogando al proprio controllo la popolazione contadina prima e metropolitana dopo creando così una gestione clientelare su questo bene primario.
    Attorno a questa strategia si è camuffata una economia del sommerso che si è diffusa negli anni 70/80 da cui hanno tratto vantaggi tutti, classe politica dirigente compresa. Anche i proprietari di piccoli pozzi privati hanno incrementato la distribuzione giornaliera con un parco autobotti da fare invidia ai grandi corrieri espressi. Sono emerse 'stranamente' nuove falde acquifere, chiaramente gestite dagli stessi proprietari dei pozzi privati. L'inefficenza, la complicità di una parte dello Stato corrotto e suddito di Cosa Nostra hanno sradicato la cultura contadina, la terra, che appartiene da sempre al popolo siciliano stesso, e la stessa economia agricola che era tra le più fiorenti nel Mediterraneo e non solo.
    Ci sono voluti tanti martiri della società onesta per riportare legalità nell'amministrazione pubblica; sono stati i giudici Falcone e Borsellino a riportare ordine e ridare dignità allo Stato e soprattutto consegnare l'acqua al suo unico e legittimo proprietario: il popolo. Uscita dallo scenario la Mafia(almeno apparentemente) l'economia dell'acqua è tornata ad essere argomento principale dei conti pubblici tanto da farlo diventare elemento di marketing che lo Stato vuole sfruttare per ripristinare i già deboli conti pubblici.
    beh, quando si dice che la coperta è corta.....!!
    La proposta dell'attuale governo è privatizzare la risorsa 'acqua', quindi significa senza grandi giri di parole ridare vita ad un apparato criminale legittimando il 'giro' che fa capo a Cosa Nostra e quindi riappropriarsi della risorsa principale della nostra terra.
    E possiamo immaginare che il governo questo non lo sappia???
    La cosa che lascia più sgomenti è il consenso bipartisan che trova l'ennesimo provvedimento truffaldino nei confronti della povera gente che ormai subisce l'arroganza di quel potere e alla quale, anche se in parte ha contribuito a consolidarlo, di fatto non viene consentito di respingere al mittente provvedimenti insulsi. Se ci aggiungiamo che è recente la dichiarazione del Presidente del Consiglio di voler liberalizzare l'apertura delle piccole imprese per combattere 'la burocrazia' vien voglia di dire che già più sospetti sono l'anticamera della verità, no???
    Con qualche distinguo speculativo, anche alcuni dignitari della casta Siciliana in posizione cosiddetta 'antagonista' si dichiarano favorevoli alla privatizzazione dell'acqua. Il distinguo sta nel dire che l'acqua deve continuare ad essere risorsa dello Stato ma la gestione completamente privata. Beh, ogni commento è superfluo e degno di commiserazione. Tutto questo il popolo siciliano lo sa, in taluni casi è complice, ma in generale è impossibilitato non tanto a ribellarsi quanto a disapprovare perchè non ne ha la facoltà.
    L'acqua è patrimonio dell'umanità, il diritto all'acqua, da sempre presente in tutte le legislazioni, è inalienabile, individuale e di tutta la comunità e l’uomo ha il dovere di preservare, proteggere e tutelare la vita e le risorse che la sostengono.

  3. #13
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    Predefinito Massimiliano Mazzoli (Fiamma Futura): "Gli uomini e le rovine"

    Gli uomini e le rovine
    di Massimiliano Mazzoli
    Fiamma Futura

    Spero di non offendere nessuno nell’apporre tale titolo a questo mio intervento, non essendo certo degno dell’Autore che così chiamò una sua Opera sempre attuale, tanto più oggi, in quanto il crollo dell’economia e la disgregazione morale e materiale della Nazione, sono paragonabili alla distruzione materiale e non solo che inaugurò, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’oscura era repubblicana, di cui sarebbe auspicabile vivessimo gli ultimi spasimi.
    Gli Italiani del dopoguerra però si erano formati e temprati nel Regime Fascista dal quale comunque ricevettero, anche inconsciamente, quel senso della Patria del Dovere e del Sacrificio , che non possiamo disconoscere ai nostri Nonni , che portarono l’Italia a rialzarsi e a ricostruire il Paese distrutto, soprattutto al Nord, dagli Angloamericani . La rinascita economica italiana non avvenne certo grazie alla classe politica repubblicana che fin d’allora si preoccupò di occupare gli organismi di quello Stato Sociale dato dal Fascismo agl’Italiani per servirli e non per esserne schiavi. Lo Stato Sociale è stato utilizzato dai partiti politici della I e della cosiddetta II repubblica quale riserva di voti e clientele, snaturandone la funzione per la quale era stato creato, e portando quelle disfunzioni e ingiustizie, antitetiche al fine per il quale il Fascismo lo creò e lo sviluppò.
    E’ tragicomico vedere i partiti e i sindacati di sinistra difendere ciò che ancora rimane delle Conquiste Sociali del Fascismo : Statuto dei Lavoratori e Pensioni in primis , dopo la loro complicità ed acquiescenza nello snaturamento e smantellamento dello Stato Sociale.
    Purtroppo nell’Italia di oggi alle macerie materiali (in qualche maniera sempre rimediabili), si sono sostituite le macerie morali, culturali, identitarie , molto più difficili da ricostruire, in un mondo dove mancano alla maggioranza (non certo a Noi ), Ideali chiari, immutabili e cristallini, e coscienza di Chi siamo e cosa vogliamo, che fanno si che Noi siamo sempre quelli della Battaglia del Sangue contro l’oro, che non confondono la Libertà dell’Uomo con la falsa Libertà democratica, dove i molti prevaricano su tutti. Ma ciò non è ancora abbastanza perché dopo la guerra c’erano le rovine ma c’erano gli Uomini come abbiamo detto, oggi cosa c’è “ un volgo disperso…..che speme non ha”, senza il nerbo di ribellarsi a questo Stato di cose, che attende la salvezza da coloro che hanno creato questo stato di cose e che lo hanno colpevolmente portato a tale triste meta, che lo hanno addomesticato con i modelli culturali propinati dalla televisione, con un falso benessere (falso perché materiale e limitato al benessere unicamente fisico e animale) che ha contraddistinto gli ultimi decenni della vita italiana.
    Tutto ciò unito al debole pensiero unico e globale che contraddistingue la cultura dominante attuale dei cosiddetti moderati.
    Ciò detto veniamo a Noi , perché Noi siamo coloro che possono girare a testa alta e, seppur Pochi, siamo l’unica speranza per questo Paese, siamo gli Uomini che dalle rovine devono dare dignità al Suolo che fu il fulcro dell’Impero Romano e che illuminò con l’accecante luce della sua Civiltà le plaghe più oscure dell’Europa d’Occidente. Dobbiamo perseverare con un’opera che non sia solo politica ma culturale, dobbiamo ridare prima di tutto Identità al Popolo Italiano, solo chi ha un Identità può andarne orgoglioso e avere il senso di una Missione ed di un Obiettivo da raggiungere.
    Il Pd ed il Pdl sono due contenitori d’interessi con ideali raffazzonati e confusi e soprattutto SENZA IDENTITA’votati proprio perché gl’Italiani di oggi vi si riconoscono, avendo smarrito il senso della grandezza della nostra Storia, le cui vestigia richiamano a quindici secoli di distanza della civiltà che ne fu fautrice, milioni di turisti da tutto il mondo, spesso stupefatti dal fatto che negli Italiani di oggi poco o punto si riscontri ombra di tale passata grandezza.
    E’ per questo che non dobbiamo arrenderci , anzi dobbiamo andare avanti anche per coloro che come c’insegna Platone nel mito della caverna, vivono nella grotta, e della Verità del mondo hanno solo una vaga idea dalle ombre che la luce proietta dall’esterno sulle pareti della stessa. Dobbiamo prendere gli Italiani per mano riportarli all’esterno, alla luce della Verità, ridare loro un’ Identità, l’Orgoglio di un’Appartenenza, ridare loro la Dignità di Uomini per affrontare questi tempi difficili.

  4. #14
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    Predefinito Emilio Giuliana (Fiamma Futura): "Adozioni"

    Come osservava il massone Raymond Abellio, pseudonimo adottato nel dopo guerra da Georges Soulès, a firma di una produzione letteraria tutta intrisa di occultismo, astrologia e gnosi: “ la nostra epoca di mass – media trasforma la soggettività della Storia, che per lungo tempo non fu un problema che per i filosofi, vale a dire di un numero piccolo, in strumento universale per violare e plasmare la coscienza delle folle e, di conseguenza, in fattore politico essenziale e primario”.
    É impressionante l'impegno profuso in questo senso dai mass – media a dalle reti televisive a livello planetario: come al solito chi paga il pifferaio sceglie la musica. Brock Chisholm, ex direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità USA Magazine 12.08.1955: “ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione delle nascite e incentivare i matrimoni misti, e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un'autorità centrale”.
    Uno dei padri della Sinarchia europea, il massone d'alto grado Coudenhove Kalergi, fondatore della Paneuropa, che nel suo primo libro Praktischer Idealismus vaticinava: “L'uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli con una molteplicità di personalità”.
    Il rabbino canadese Abraham Feinberg, sulla Maclean's Review, una rivista di Toronto, scrive: “ La sola soluzione ai conflitti razziali è il matrimonio misto. É dunque urgente che la legge incoraggi la mescolanza del sangue poiché il richiamo deliberato ai matrimoni interrazziali è il solo modo di accettare il processo per eliminare totalmente i pregiudizi razziali e quindi le razze separate”. Questo folle quanto innaturale sovvertimento auspicato, anzi imposto, alla civiltà europea, ma sono altri la concezione e l'insegnamento riservati alla gioventù ebraica. É eloquente quel che si è letto, a cura del National Committee for Furtherance of Jewish Education, sul New York Times: “ I matrimoni misti sono suicidio nazionale e personale. Il mezzo più sicuro per distruggere un popolo è farlo sposare al di fuori della sua fede... Uomini e donne sono certi di perdervi la loro identità. I valori ed i principi che tanto hanno contribuito alla cultura ed alla civiltà contemporanea scompariranno dalla faccia della terra. L'esperienza accumulata in tre mila anni, il ricco retaggio di un popolo, tutto ciò che è assolutamente vostro, sarà indegnamente annientato. Che pena! Che disastro! Che Vergogna!”.
    Premessa doverosa per denunciare i passi da gigante che sono stati fatti dalla Sinagoga di Satana per concretizzare il progetto etno-cida. Notizia di qualche giorno fa: “Adozioni, no a scelte su base razziale!” - continua: la procura della Cassazione contro le coppie che discriminano! Ebbene sì, una Coppia che decide di adottare un bambino non può sceglierlo, ma è costretto ad avere un bambino imposto. Il virtuoso principio che verrebbe calpestato nella scelta specifica di un bambino è il diritto di uguaglianza dei bambini. Uguaglianza è un termine largamente abusato, in quanto la nostra società si (de)struttura nella totale disuguaglianza! La società dittatoriale democratica che ci è stata imposta dalla plutocrazia anglo americana è estranea ai concetti di meritocrazia e carità, ma impregnata fino all'osso del concetto ideologico della predestinazione (calvinismo/talmudismo), dunque il termine uguaglianza ha significato solo per gli affiliati alle “Logge”, dunque ancora una volta la tanto pretesa uguaglianza di pochi, calpesta un valore inalienabile di tutti gli uomini, cioè la LIBERTA'! Libertà di scegliere un bambino secondo coscienza, ragionevolezza e amore, contro la volontà assolutista ideologizzata egalitaria! Un bambino è legato ai suoi genitori, dal sangue, dallo stesso popolo la loro cultura e religione. Nell'adozione di un bambino, venuto meno il legame di sangue, per uno sviluppo sereno ed equilibrato e assolutamente necessario che non vengano a mancare i requisiti naturali restanti, ovvero stessa appartenenza etnica, culturale e religiosa! Non mi dilungo in aspetti, psicologici, pedagogici, sociologici e psichici, perché mi porterebbero lontano, rischiando di stimolare qualche solerte pubblico ministero che troverebbe opportuno applicarmi la legge Mancino ( a proposito di libertà!)!
    Un uomo senza radici, senza riferimenti, senza terra, senza uno scopo nella vita diverso dal piacere e dall' accumulo di ricchezza fine a se stessa: esattamente il prototipo ricercato dai dominatori occulti (ormai non troppo occulti)! Infatti un uomo di questo tipo sarebbe un docile burattino, le cui pretese non travalicherebbero le necessità biologiche, si accontenterebbe del suo “foraggio” giornaliero e di un cantuccio dove trascorrere il tempo. Sicuramente non avrebbe in sé una forza d'animo, un forte carattere il coraggio necessario per reagire o ribellarsi ad un Sistema Totalitario, Tecnocratico e senza Dio! La civiltà del caos a spese dell'ordine e della chiarezza, della bellezza e dell'armonia che sono alla base della concezione naturale cristiana della vita.

    Emilio Giuliana
    Ultima modifica di Bisentium; 15-06-10 alle 21:49

  5. #15
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    Predefinito T.Pulsinelli: "L'Europa in mano alla mafia del rating" (www.fiammafutura.net)

    L'Europa in mano alla mafia dei "rating"
    di Tito Pulsinelli
    Fiamma Futura

    Come il Brasile ed Argentina 20 anni fa - La speculazione usuraia dei croupiers dell'azzardo globale - Partita truccata tra il dollaro e l'euro

    Fa un certo effetto osservare gli accadimenti europei dall’angolo visuale sudamericano: sembra di sbobinare immagini di un passato molto prossimo, però a parte invertite. “Default” è una parolaccia inquietante tra i bellimbusti delle cosche finanziarie che erano di manica larga quando la scagliavano contro i “tropicali” e l’America non anglosasassone.

    Oggi, il monopolio mediatico d’Oltreatlantico spara a zero contro l’Unione Europea, attacca i suoi anelli più deboli così come ieri crocifisse il Messico, l’Argentina e il Brasile. Aggredisce con l’arma di distruzione di massa delle “agenzie di rating”, quelle stesse che aggiungendo (o togliendo) una A, segnano il destino delle nazioni.



    Eppure, inutilmente, vent’anni addietro i “terzomondisti” avevano messo in guardia contro queste mafie (Moody's, Goldman Sachs, Fitch) che sono simultaneamente giocatore e arbitro, “qualificatori di rischio” e società quotate in borsa, croupiers e venditori di fiches. A quel tempo, dalle capitali europee si rispondeva con sorrisi di condiscendente superiorità: si consideravano gemelli-siamesi di Wall street e fratelli spirituali della Chiesa Neoliberista del Business degli Ultimi giorni.

    Il brivido che dal caldo Egeo risale il midollo spinale delle élites europee dà la misura del trionfalismo immediatista della classe dirigente politica, intrappolata nel laberinto di sabbia di una “moneta senza Stato”, e l’egoismo necrotico di un’oligarchia finanziaria che ha trucidato l’economia reale e il buon senso.

    Hanno fatto l’eutanasia allo Stato sociale che era il cemento che coesionava e rendeva più solido il modello economico e politico europeo e giapponese. Elites ed oligarchie, ispirate al modello di accumulazione dei Morgan, Drake e capitan Uncino, si impegnarono a trasformare l’Europa in una fotocopia degli USA. Però senza forza militare autonoma e senza visione geopolitica: tutto nelle mani dei banchieri centrali (senza eccezioni, garzoni andati a bottega da Goldman Sachs et similia).

    Hanno ridato in pasto l’Europa a quel FMI che –quasi estromesso dalle latitudini sudamericane- ora ritrova una Terra Promessa non solo nella bushista “nuova Europa”, ma persino a Bruxelles e Francoforte. Wall strett non si accontenta, va alla caccia grossa contro l’anello mediterraneo: alla carica dell’argenteria di famiglia. Puntano agli Stati fondatori dell'unificazione europea. Si tratta di minare l’euro e minimizzare la concorrenza globale europea. Il dollaro deve rifiatare e gli USA devono mettere il freno a mano nella picchiata dell’egemonismo che sta divenendo sempre più relativo.

    Tant’è vero che hanno perso protagonismo persino in quell’America Latina la facevano da padroni, dove la vivisezione neoliberista –inaugurata dal noto filantropo Pinochet- produsse ferite mortali e traumi profondi che -oggi- sono diventati anticorpi.

    La filastrocca della fu globalizzazione ha finito per produrre il risorgimento di categorie date per spacciate anzitempo: sovranità nazionale, identità nazionali e sociali, autodeterminazione, rottura dei monopoli, dualismo e complementarietà economica, unificazione non solo dei mercati, ecc.

    E’ il cosiddetto “populismo” che fa arricciare i nasi siliconati nelle redazioni europee ma fa diminuire i déficit, aumenta le riserve monetarie nazionali e consente politiche redistributive. Mantiene il FMI fuori dall’uscio di casa o dalla cucina. Vedere per credere. Basta dare una scorsa alla graduatoria mondiale dei Paesi più indebitati oggi e nel 1990: esiste il BRIC e i fondi nazionali sovrani.

    Ha Permesso di dare impulso ad un blocco sudamericano, con una integrazione regionale lenta e contraddittoria, però con visione e progettualità geopolitica, inserita nel multipolarismo, senza le mani legate dai dogmi macro-economici e dai miraggi di fine Millennio del gioco d’azzardo delle tre carte della cupola del rating: che è un monopolio made in USA.

 

 
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