1. Ormai è chiaro, sul fondo del mar Mediterraneo tra i tanti cadaveri africani se ne trova uno che tiene una faccia conosciuta. La si vedeva in televisione, nei giornali, al cinema. In politica prendeva tutta la luce, mentre a scuola gli era riservato il grosso dello studio. È il cadavere della sinistra.
2. Stava sul gommone, tornava dal viaggio umanitario in Africa nera, dove ha distribuito aiuti alimentari e con questi anche l'ideologia occidentale. La sinistra amica del diverso, universalista, progressista, la sinistra che porta i bambini a scuola, le donne dal dottore, e gli uomini al tribunale americano della comunità internazionale.
3. Stava sul gommone e un poveraccio l'ha buttata a mare. Lei nell'annegare trova la forza di chiedere perché hai fatto questo? e quello ha risposto nella sua lingua, poi si sono messi a gridare tutti, e non s'è capito più niente.
4. Ora dal cadavere in fondo al mare giunge ancora, appena, un filo di voce. È la tiritera di sempre, si parla di diritti, di umanità, di solidarietà, ecc. Ma sempre più prepotenti sono altre parole, altre voci: i soldi, i limiti, le decisioni da prendere. Il blocco navale. L'intervento in Libia.
5. Si, perché ormai siamo al collasso. La finzione del cosmopolitismo è ridicolizzata da un invasione di fatto, mentre l'identità s'impone di nuovo, a fronte della logica insostenibile degli eventi, come cerchia d'appartenenza che comanda al singolo.
6. Volevi fare il libero cittadino del mondo che lava i piatti a Londra in un bar mondialista? Una vita piena di fede e di fervore per il vitello d'oro? E invece quelli del gommone ti fanno la domanda che non t'aspettavi, la domanda che non ti fanno mai al bar mondialista: a cosa appartieni? A quale terra? a quale storia? chi è la tua gente?
7. Il vitello d'oro è una malatia dell'animo che uccide i popoli. Detto in parole più materialistiche, il capitalismo produce un immane, inedito sviluppo della potenza, ma al prezzo di una riproduzione umana resa impossibile. Al prezzo di una vita senza senso. Al prezzo, in fondo, della merce.
8. Ma proprio nel residuato dell'umanità consacrata al vitello d'oro c'è chi, alla domanda identitaria riproposta dall'invasione, si troverà come in una casa persa e poi ritrovata. Al feticismo delle cose segue la voglia dell'appartenenza. Al rapporto sociale fallimentare compreso nel salariato, segue il rapporto sociale basato sulla impellente necessità di assicurare la propria vita in mezzo alla rovina generale della società del commercio.
9. E allora i proprietari di questa società minata dalla contraddizione proverano ancora di salvare il vecchio mondo. Si arriverà al blocco navale della costa libica. E poi alla presenza sul territorio libico. E quindi alla guerra e all'occupazione.
10. Se c'è colonizzazione c'è anche necessità di dare ragione di questa. Ogni pratica figlia la sua ideologia. Un mondo che non voleva più parlare del senso della vita e del perché delle cose, si trova di nuovo confrontato alla questione. La sua contraddizione gli propone questa questione.
E la risposta non c'è all'interno di questo mondo. Bisogna negarlo. Bisogna mandarlo anche lui in fondo al mare.