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    Predefinito Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione - Stranieri in Italia


    Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Sabato 02 Novembre 2013 11:13
    Sono 2 milioni di lavoratori immigrati regolari, in più di 300mila hanno un’impresa individuale, creano 10% del PIL italiano, versano tasse e contributi. Ma solo 26 mila prendono una pensione previdenziale, anzi se lasciano l'Europa prima che maturino il diritto alla pensione, perdono i contributi versati

    Roma - 2 novembre 2013 - Sono circa 2 milioni i lavoratori regolari in Italia, mentre il numero di pensionati Inps è esiguo. Molto contenute anche le altre prestazioni sociali. E se lasciano l'Europa prima che acquisiscano il diritto alla pensione, perdono tutti i contributi.

    Sono dati resi noti il 30 ottobre dal presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che insieme al ministro per l'Integrazione Cècile Kyenge ha presentato la campagna “Il lavoro è cittadinanza”, un progetto che si propone di dimostrare l'apporto positivo che i lavoratori stranieri producono il termini di valore aggiunto e per la contribuzione nei bilanci del nostro sistema previdenziale.

    I cittadini extra Ue che lavorano in Italia si suddividono in 883mila dipendenti con contratto a tempo indeterminato e circa 270 a tempo determinato, ai quali si aggiungono 467mila lavoratori domestici e 159mila esercenti di attività commerciali. Gli artigiani sono circa 120mila e 19mila i lavoratori subordinati.

    Inoltre, 136mila sono i lavoratori dipendenti in ambito agricolo, quasi 17mila gli stagionali e circa 1.500 i coltivatori diretti. Quanto alle imprese individuali, sono oltre 300mila gli stranieri non comunitari che hanno avviato questo tipo di impresa, per la maggior parte (132mila) titolari di ditte di commercio all'ingrosso e al dettaglio. Seguono i titolari di ditte di costruzioni (74.600), di attività manifatturiere (27.600), di servizi di alloggio e ristorazione (circa 15mila) e di attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (13.800). Non mancano, tuttavia, presenze importanti di cittadini extracomunitari in settori come agricoltura, selvicoltura e pesca (circa 7mila), trasporto e magazzinaggio (6.500), servizi di informazione e comunicazione (4.400) e attività professionali, scientifiche e tecniche (3.900).

    "Il lavoro non ha colore, etnie o appartenenza. È solo lavoro, con i suoi diritti": ha detto il ministro per l'Integrazione, Cècile Kyenge, sottolineando che "i dati ci dicono che i lavoratori migranti producono il 10% del Pil".

    Le prestazioni di cui usufruiscono i lavoratori stranieri, ha sottolineato Mastrapasqua, sono contenute: 323.500 sono che usufruiscono dell'assegno al nucleo familiare; 297mila i titolari di indennità di disoccupazione, 123mila coloro che fruiscono di cassa integrazione e 15.500 i titolari di indennità di mobilità. Ancora, 32.500 ricevono l'indennità di maternità e 15mila beneficiano dei congedi parentali.

    Peggio ancora quando si parla di pensioni. A fronte di circa due milioni di lavoratori regolarmente assunti, sono solo 26mila i lavoratori stranieri non comunitari che usufruiscono di una pensione previdenziale in Italia, e 38mila quelli che ricevono una pensione di tipo assistenziale.

    “Con l'attuale sistema, – ha concluso il presidente Inps – se un lavoratore extra Ue va via dall'Italia i contributi che ha versato decadono. Bisogna convertire gli accordi bilaterali per far sì che il lavoratore sappia di poter avere le prestazioni dovunque decida di andare a lavorare".






    Pensa che Salvini se ne può andare in pensione a 40 anni dopo 20 di cazzate.


    Soviet made shit


  2. #2
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Primo Ministro di TPol...[MENTION]
    Proudly member of the Bilderberg Group-Chtulhu Section..

  3. #3
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    26 milioni RUBANO il lavoro agli italiani e molti ANCHE la pensione

    Correggere il titolo
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

  4. #4
    Sospeso/a
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    stranieriinitalia.it

  5. #5
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Citazione Originariamente Scritto da Leviathan Visualizza Messaggio
    26 milioni RUBANO il lavoro agli italiani e molti ANCHE la pensione

    Correggere il titolo
    I posti di lavoro non sono fissi, il lavoro non si può rubare.

  6. #6
    Agente Z
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Nel mondo di Patty senz'altro caro galoppino delle multinazionali

  7. #7
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    https://forum.termometropolitico.it/...-jobs-act.html


    Un galoppino delle multinazionali proporrebbe una tale riforma del mercato del lavoro?


    Citazione Originariamente Scritto da Leviathan Visualizza Messaggio
    Nel mondo di Patty senz'altro caro galoppino delle multinazionali

  8. #8
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    [QUOTE=dDuck;14329128]Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione - Stranieri in Italia


    Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Sabato 02 Novembre 2013 11:13
    Sono 2 milioni di lavoratori immigrati regolari, in più di 300mila hanno un’impresa individuale, creano 10% del PIL italiano, versano tasse e contributi. Ma solo 26 mila prendono una pensione previdenziale, anzi se lasciano l'Europa prima che maturino il diritto alla pensione, perdono i contributi versati

    Roma - 2 novembre 2013 - Sono circa 2 milioni i lavoratori regolari in Italia, mentre il numero di pensionati Inps è esiguo. Molto contenute anche le altre prestazioni sociali. E se lasciano l'Europa prima che acquisiscano il diritto alla pensione, perdono tutti i contributi.

    Sono dati resi noti il 30 ottobre dal presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che insieme al ministro per l'Integrazione Cècile Kyenge ha presentato la campagna “Il lavoro è cittadinanza”, un progetto che si propone di dimostrare l'apporto positivo che i lavoratori stranieri producono il termini di valore aggiunto e per la contribuzione nei bilanci del nostro sistema previdenziale.

    I cittadini extra Ue che lavorano in Italia si suddividono in 883mila dipendenti con contratto a tempo indeterminato e circa 270 a tempo determinato, ai quali si aggiungono 467mila lavoratori domestici e 159mila esercenti di attività commerciali. Gli artigiani sono circa 120mila e 19mila i lavoratori subordinati.

    Inoltre, 136mila sono i lavoratori dipendenti in ambito agricolo, quasi 17mila gli stagionali e circa 1.500 i coltivatori diretti. Quanto alle imprese individuali, sono oltre 300mila gli stranieri non comunitari che hanno avviato questo tipo di impresa, per la maggior parte (132mila) titolari di ditte di commercio all'ingrosso e al dettaglio. Seguono i titolari di ditte di costruzioni (74.600), di attività manifatturiere (27.600), di servizi di alloggio e ristorazione (circa 15mila) e di attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (13.800). Non mancano, tuttavia, presenze importanti di cittadini extracomunitari in settori come agricoltura, selvicoltura e pesca (circa 7mila), trasporto e magazzinaggio (6.500), servizi di informazione e comunicazione (4.400) e attività professionali, scientifiche e tecniche (3.900).

    "Il lavoro non ha colore, etnie o appartenenza. È solo lavoro, con i suoi diritti": ha detto il ministro per l'Integrazione, Cècile Kyenge, sottolineando che "i dati ci dicono che i lavoratori migranti producono il 10% del Pil".

    Le prestazioni di cui usufruiscono i lavoratori stranieri, ha sottolineato Mastrapasqua, sono contenute: 323.500 sono che usufruiscono dell'assegno al nucleo familiare; 297mila i titolari di indennità di disoccupazione, 123mila coloro che fruiscono di cassa integrazione e 15.500 i titolari di indennità di mobilità. Ancora, 32.500 ricevono l'indennità di maternità e 15mila beneficiano dei congedi parentali.

    Peggio ancora quando si parla di pensioni. A fronte di circa due milioni di lavoratori regolarmente assunti, sono solo 26mila i lavoratori stranieri non comunitari che usufruiscono di una pensione previdenziale in Italia, e 38mila quelli che ricevono una pensione di tipo assistenziale.

    “Con l'attuale sistema, – ha concluso il presidente Inps – se un lavoratore extra Ue va via dall'Italia i contributi che ha versato decadono. Bisogna convertire gli accordi bilaterali per far sì che il lavoratore sappia di poter avere le prestazioni dovunque decida di andare a lavorare".






    Pensa che Salvini se ne può andare in pensione a 40 anni dopo 20 di cazzate.[/QUOTE


    MA guarda che quelli che lavorano votano addirittura per salvini ....


    come siete rimasti indietro


    la boldrini ha fatto i complimenti ai rom mica alle badanti

  9. #9
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Citazione Originariamente Scritto da dDuck Visualizza Messaggio
    Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione - Stranieri in Italia


    Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    Sabato 02 Novembre 2013 11:13
    Sono 2 milioni di lavoratori immigrati regolari, in più di 300mila hanno un’impresa individuale, creano 10% del PIL italiano, versano tasse e contributi. Ma solo 26 mila prendono una pensione previdenziale, anzi se lasciano l'Europa prima che maturino il diritto alla pensione, perdono i contributi versati

    Roma - 2 novembre 2013 - Sono circa 2 milioni i lavoratori regolari in Italia, mentre il numero di pensionati Inps è esiguo. Molto contenute anche le altre prestazioni sociali. E se lasciano l'Europa prima che acquisiscano il diritto alla pensione, perdono tutti i contributi.

    Sono dati resi noti il 30 ottobre dal presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che insieme al ministro per l'Integrazione Cècile Kyenge ha presentato la campagna “Il lavoro è cittadinanza”, un progetto che si propone di dimostrare l'apporto positivo che i lavoratori stranieri producono il termini di valore aggiunto e per la contribuzione nei bilanci del nostro sistema previdenziale.

    I cittadini extra Ue che lavorano in Italia si suddividono in 883mila dipendenti con contratto a tempo indeterminato e circa 270 a tempo determinato, ai quali si aggiungono 467mila lavoratori domestici e 159mila esercenti di attività commerciali. Gli artigiani sono circa 120mila e 19mila i lavoratori subordinati.

    Inoltre, 136mila sono i lavoratori dipendenti in ambito agricolo, quasi 17mila gli stagionali e circa 1.500 i coltivatori diretti. Quanto alle imprese individuali, sono oltre 300mila gli stranieri non comunitari che hanno avviato questo tipo di impresa, per la maggior parte (132mila) titolari di ditte di commercio all'ingrosso e al dettaglio. Seguono i titolari di ditte di costruzioni (74.600), di attività manifatturiere (27.600), di servizi di alloggio e ristorazione (circa 15mila) e di attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (13.800). Non mancano, tuttavia, presenze importanti di cittadini extracomunitari in settori come agricoltura, selvicoltura e pesca (circa 7mila), trasporto e magazzinaggio (6.500), servizi di informazione e comunicazione (4.400) e attività professionali, scientifiche e tecniche (3.900).

    "Il lavoro non ha colore, etnie o appartenenza. È solo lavoro, con i suoi diritti": ha detto il ministro per l'Integrazione, Cècile Kyenge, sottolineando che "i dati ci dicono che i lavoratori migranti producono il 10% del Pil".

    Le prestazioni di cui usufruiscono i lavoratori stranieri, ha sottolineato Mastrapasqua, sono contenute: 323.500 sono che usufruiscono dell'assegno al nucleo familiare; 297mila i titolari di indennità di disoccupazione, 123mila coloro che fruiscono di cassa integrazione e 15.500 i titolari di indennità di mobilità. Ancora, 32.500 ricevono l'indennità di maternità e 15mila beneficiano dei congedi parentali.

    Peggio ancora quando si parla di pensioni. A fronte di circa due milioni di lavoratori regolarmente assunti, sono solo 26mila i lavoratori stranieri non comunitari che usufruiscono di una pensione previdenziale in Italia, e 38mila quelli che ricevono una pensione di tipo assistenziale.

    “Con l'attuale sistema, – ha concluso il presidente Inps – se un lavoratore extra Ue va via dall'Italia i contributi che ha versato decadono. Bisogna convertire gli accordi bilaterali per far sì che il lavoratore sappia di poter avere le prestazioni dovunque decida di andare a lavorare".






    Pensa che Salvini se ne può andare in pensione a 40 anni dopo 20 di cazzate.
    A fronte di circa due milioni di lavoratori regolarmente assunti, sono solo 26mila i lavoratori stranieri non comunitari che usufruiscono di una pensione previdenziale in Italia, e 38mila quelli che ricevono una pensione di tipo assistenziale.

    Sinceramente questo articolo mi lascia basito ... dato che attualmente ho 57 anni e con la riforma della beneamata andrò in pensione fra circa 10 anni mi chiedo come facciano a essere già in pensione 26 extracomunitari... quando avevo io 16 anni (che sarebbe più o meno l'età per aver iniziato a lavorare ed avere oggi i contributi per andare in pensione) gli unici extracomunitari che si vedevano in Italia erano gli svizzeri che venivano a fare le vacanze sulle coste romagnole ...
    Come può pensare una persona che non sia in malafede a confrontare dati di gente che nella maggior parte dei casi ha iniziato a lavorare da meno di 20 -25 anni e dire che la percentuale di pensionati è bassa!!
    Comunque riguardo al fatto di perdere la pensione non è che gli extracomunitari sono speciali .. anch'io ho pagato per un certo tempo l'iscrizione all'ordine dei farmacisti, poi dopo aver trovato un altro lavoro mi sono levato ed i contributi pagati dato che non arrivavano al minimo (che non ricordo manco cosa fosse) me li sono giocati ... non vedo perchè uno che invece lavora 2 o 3 anni e poi se ne va solo per il fatto di esser extracomunitario debba avere regole diverse (e migliori) di quelle di un italianao.
    Peraltro chedo che per avere diritto alla pensione anche gli italiani debbano lavorare almeno 15 anni .. altrimenti hanno solo la sociale.. che come dice il nome è "sociale" per cittadini italiani .. mica per tutti quelli che in Italia passano e poi vanno via.
    Ultima modifica di heint; 23-04-15 alle 22:26

  10. #10
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    Predefinito Re: Circa due milioni di immigrati lavorano, solo 26 mila prendono una pensione

    e quanti godono della sanità, istruzione, sicurezza, protezione sociale etc etc etc?
    perchè si parla solo di inps?il resto non è sociale a carico dello stato?

 

 
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