Or dunque un giorno in mezzo alla via (una domenica in mezzo alla gente vestita a nuovo, oziosa, indolente a passeggio) sentì improvviso per tutto il corpo stanco un impeto duro e come un urlo dentro: "si sfascia, si sfascia ogni cosa; non dura più!". Fermo. Ritto. Torvo. Non gridò. Chi gli passò accanto sorrise: lo si sapeva un po’ strambo. Non gridò: essendosi ripreso, continuò giù nella folla, come uno qualunque nella folla, nascondendosi, nascondendo, coprendo spaurito il sussulto violento del suo pensiero nel domenicale vario ondeggiar della folla indolente.

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