Ora che il gioco si fa duro, i duri dovrebbero iniziare a giocare, e invece...!
Con l'invasione immigrati, con la grana dell'uccisione dell'ostaggio italiano, con l'Europa che vuole mandare le navi per portare meglio i clandestini in ITALIA, con le bombe intelligenti da buttare sui barconi e con i libici che già urlano contro l'Italia, con il ministro dell'istruzione duramente contestata dagli studenti, con il naufragio (quello economico!) della Grecia prossimo venturo, Renzi sta pensando bene di mollare. Evidentemente non si diverte più:
Renzi ha deciso: elezioni anticipate a ottobre o a marzo
Matteo Renzi ha deciso. Ufficialmente non lo dice, ma lo fa capire tra le righe. La legislatura non durerà fino al 2018. Il presidente del Consiglio si è convinto di andare alle urne per le elezioni politiche il prima possibile. Se riesce già in ottobre, altrimenti nella primavera del prossimo anno. Parlando con i suoi più stretti collaboratori a Palazzo Chigi, il premier non ha usato mezzi termini: "Basta, si va al voto". L'incidente potrebbe essere la legge elettorale. Ma comunque vada la battaglia sull'Italicum alla Camera la strada per le urne è spianata. Se la riforma venisse modificata o addirittura bocciata con il voto segreto, nel caso il governo metta la fiducia, la reazione di Renzi sarebbe immediata: al Colle da Mattarella per le dimissioni e richieste di elezioni anticipate subito dopo l'estate.
Ma anche se l'Italicum dovesse essere approvato (le minoranze dem sono divise e probabilmente non hanno il coraggio di andare fino in fondo) per il premier la legislatura è ormai giunta al capolinea. Con la nuova legge elettorale in vigore e i timidi segnali di ripresa economica (in particolare i primi dati positivi sull'occupazione dopo il Jobs Act) da giocarsi in campagna elettorale per il segretario del Partito Democratico si aprirebbe un'autostrada.Attendere il 2018 sarebbe troppo rischioso e il Centrodestra potrebbe tornare unito tra tre anni. Meglio andare alle urne ora con le opposizioni divise e soprattutto con l'Italicum che prevede il premio alla lista e non alla coalizione. Una norma che complica non poco i piani di Salvini, Berlusconi, Fitto e Meloni. Ci sono poi i conti interni da regolare. Renzi non ne può più di Bersani, Bindi, Fassina, Cuperlo, Civati & company.
http://www.affaritaliani.it/politica/renzi-elezioni-anticipate-insight-364523.html