25 aprile 1945 - 25 aprile 2015

[Xenia888]

BUON 25 APRILE.... MALGRADO TUTTO!

Ormai su questa data si è detto e scritto di tutto e trovo inutile continuare a dibatterne con gli ex fasci che sbraitano contro i partigiani e i comunisti, mentre la parte opposta ricorda il sacrificio dei partigiani e gli eccidi dei tedeschi in fuga. Ognuno tira dalla propria parte un evento su cui ormai non ci dovrebbero essere più polemiche perché è storia e basta... Ragioni e torti sono un inutile palleggiamento di opposte polemiche che non servono più a nessuno.

Sarebbe ora ormai di sotterrare l'ascia di guerra, Il 25 aprile 1945 è finita un'epoca storica nel nostro paese e ne è iniaziata un'altra, quali che siano le opinioni dei singoli, quindi inutile recriminare, glorificare, insomma blaterare... Dopo 70 anni sarebbe ora di accettare le cose per quelle che sono state e passare oltre. Prendiamola tutti come una giornata di vacanza e di riposo e non occasione di rinfocolare vecchi odii e stravecchie polemiche di cui dovremmo essere tutti arcistufi, e senza guardarsi troppo indietro andare avanti, anche perché non serve. La maggior parte di coloro che vissero quel giorno sono ormai nel regno dei più, e i pochi che non lo sono ancora hanno un'età veneranda, per cui basta con la rabbia, le accuse e anche con le commemorazioni che diventano argomento di cattiva politica da una parte e dall'altra. Le cose sono andate in un certo modo e non c'è che da prenderne atto perché nulla può cambiare ormai. Ognuno faccia in privato le proprie considerazioni pro o contro questa data e si tenga il proprio scontento o la propria soddidfazione.

Se il tempo lo consente, una bella scampahnata, un picnie o una gita in uno nei tanti luoghi di bellezza, che il nostro paese racchiude, sarebbe il miglior modo di festeggiare.

[Josef Scveik]

Bruno Fanciullacci, eroe:

[FrancoAntonio]

concordo con i toni pacificatori di Xenia, chi ha avuto morti li onori senza distinzione tra fascisti e non, che lo stato riconosca una volta per tutte la buona fede di chi era dall'altra parte

[Josef Scveik]

concordo con i toni pacificatori di Xenia, chi ha avuto morti li onori senza distinzione tra fascisti e non, che lo stato riconosca una volta per tutte la buona fede di chi era dall'altra parte

Col cazzo! La distinzione va fatta sempre perchè i due fronti contrapposti non erano sullo stesso piano ed essere in buona fede non basta.

La conciliazione definitiva ci sarà quando non ci saranno più persone che inneggiano al fascismo.

[FrancoAntonio]

Col cazzo! La distinzione va fatta sempre perchè i due fronti contrapposti non erano sullo stesso piano ed essere in buona fede non basta.

La conciliazione definitiva ci sarà quando non ci saranno più persone che inneggiano al fascismo.

probabilmente conosci poco la storia, la dedizione a una causa va sempre riconosciuta se fatta in buona fede e senso del dovere, io la distinzione la farei solo tra chi ha combattuto con onore e vigliacchi che sparano alla schiena o a persone disarmate e inermi

[Josef Scveik]

probabilmente conosci poco la storia, la dedizione a una causa va sempre riconosciuta se fatta in buona fede e senso del dovere, io la distinzione la farei solo tra chi ha combattuto con onore e vigliacchi che sparano alla schiena o a persone disarmate e inermi

Io la distinzione la farei tra chi ha combattuto per la tirannia e chi ha combattuto contro. Non è la stessa cosa, al tua posizione è offensiva per tutti coloro che hanno dato al vita anche per la tua libertà. Vergognati.

[Triangolo nero]

concordo con i toni pacificatori di Xenia, chi ha avuto morti li onori senza distinzione tra fascisti e non, che lo stato riconosca una volta per tutte la buona fede di chi era dall'altra parte

assolutamente no... tra Noi e loro non ci sarà mai pace, da parte mia nessun riconoscimento ai traditori.

[FrancoAntonio]

assolutamente no... tra Noi e loro non ci sarà mai pace, da parte mia nessun riconoscimento ai traditori.

un soldato cavalleresco e valoroso è colui che spara solo se necessario a persona armate, la sua vita contro quella dell'avversario e io voglio onorare solo quelli, a qualsiasi colore politico essi appartengono.

La partigianeria sabotatrice che sparava vigliaccamente ai disarmati e agli inerti e le bande di criminali che saccheggiavano, torturarono e uccidevano in nome del fascismo sono da condannare allo stesso piano

[sig_rune]

buon 25 aprile
ps: andate CUT !

[Xenia888]

Col cazzo! La distinzione va fatta sempre perchè i due fronti contrapposti non erano sullo stesso piano ed essere in buona fede non basta.

La conciliazione definitiva ci sarà quando non ci saranno più persone che inneggiano al fascismo.

Teoricamente avresti ragione, se però tutto questo non venisse strumentalizzato dalla politica attuale. Ho una gran paura della strumentalizzazione perché è foriera di memorie distorte e incrementa nuovi odi di cui non abbiamocerto bisogno, al contrario serve a far rivendicare a chi non lo ha vissuto un fascismo di ritorno estremamente pericoloso. Chi è stato fascista credendoci, bene fece quello che fece, chi si ribello e cercò la libertà fece altrettanto bene, ma entrambe le parti all'ìepoca erano in buona fede, cosa che oggi non esiste più perché chi visse quegli ideali sulla propria pelle ormai è passato a miglior vita (tranne pochissimi) e chi è venuto dopo di quelle fedi non può averne che un'idea di seconda mano, sommaria e lontana e il rinvangare ogni anno i soliti fatti aumenta proprio la malafede, cioè l'opposto di ciò che ci serve oggi.
La memoria della lotta di liberazione va portata ai giovani, che non sanno quasi nulla né dell'una né dell'altra parte, ed andrebbe confinata alle scuole, mentre la celebrazione poubblica non fa bene a nessuno, NEANCHE AI MORTI DELLE DUE PARTI. Personalmente essendo nata nel dopo guerra, nei primi anni della mia vita, ascoltando i discorsi dei grandi, non ho sentito che racconti di bombe, di rifugi, di rastellamenti e di agguati e ne sono stanca, il che non significa che nel mio privato io non continui a coltivare gli ideali che ritengo fondamentali per la società civile, ma ripeto nel MIO PRIVATO. Settanta anni sono abbastanza per smattere dicelebrare qualunque cosa, dato che i protagonisti di quella temperie sociale e politica sono quasi tutti scomparsidall'una e dall'altra parte, per cui sarebbe ora di stendere un velo pietoso su un capitolo dolorosissimo della nostra storia che deve avere posto ormai solo nelle pagine dei libri.

Come diceva una famosa canzonetta napoletana del dopo guerra, "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato a dato, scordammece 'o passato,,, Simme 'e Napule paisà..." Dovremmo poterci sentirei tutti solo italiani. Se possibile vorrei vivere il mio 25 aprile con leggerezza, con la felicità dipoter vivere in un paese libero, libero anche dal ricordo di tante tragedie che ben conosco e non dimentico, ma che sono comunque parte del passato.