In poche ore il pugile è stato messo all’angolo. E fa fatica a rialzarsi. Matteo Salvini all’AdnKronos commenta così l’accordo arrivato ieri tra Forza Italia e Area Popolare sul candidato governatore della Liguria, Giovanni Toti: “Spero che qualcuno, anche da quelle parti, si renda conto che Alfano è il passato e non certo il futuro. Chissà che non ci siano segni di vita”. Dichiarazione di facciata che – come al solito – può voler dire tutto e il contrario di tutto.*Ma tant’è, la contraddizione del Carroccio rimane tangibile: come si può dare addosso ad Alfano, nei giorni pari, e a tutto il suo partito, nei giorni dispari, per poi correre insieme in Liguria? Ora potrebbe essere troppo tardi per scaricare Forza Italia e tornate al “celodurismo” di bossiana memoria.
Accordo Berlusconi-Salvini

Un passo indietro. Il 2 aprile scorso Salvini e Berlusconi, dopo una sequela di incontri a Villa San Martino, avevano stipulato un accordo: Forza Italia sostiene Zaia in Veneto, la Lega – in cambio – ritira Rixi al posto di Toti e il Nuovo centrodestra rimane fuori dalle alleanze. Nelle altre (Toscana, Puglia, Campania, Umbria e Marche) si corre separati. Tutto fatto. Ieri, la beffa. Va detto, però, che i rapporti di potere tra le due maggiori forze del centrodestra sembrerebbero non essere cambiati di una virgola. Politichese, si capisce, ma l’election day regionale è sempre una prova molto ostica per il governo.
Trattativa con Ncd

Già nella serata di ieri le agenzie battevano la notizia. Aska news parlava di “lunga trattativa” in un albergo di Genova tra lo stesso Toti, il responsabile enti locali di Area Popolare, Salvatore Misuraca, e il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Sandro Biasotti. Tutto “in constante contatto” con Edoardo Rixi (ex candidato della Lega nord in Liguria) e Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia. Stamani la conferma è arrivata anche con un tweet dell’ex ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo, da sempre fautrice della riunificazione del centro-destra nazionale: “Caro @GiovanniToti anche in #Liguria ci siamo riusciti. Mio sogno di riunire moderati e #centrodestra è ancora possibile. Ora vinciamo insieme”. Pronta la risposta di Toti: “Grazie Nunzia. Tranquilla…si vince. E #cambiamoinsieme la Liguria”.

L’accordo è arrivato nelle ultime ore proprio per dare l’assalto definitivo alla fortezza di Raffaella Paita, candidata del Partito Democratico e favorita alla successione di Caludio Burlando. L’ultimo sondaggio di Emg, infatti, darebbe la candidata democratica al 32% con Toti distante solo di due punti (30%) e, a seguire, Alice Salvatore (M5S) al 21% e Luca Pastorino (appoggiato dai civatiani e dalle liste civiche) al 17%.
Paita rischia

Ora, secondo molti, la Paita può iniziare a tremare anche perché all’interno di quel 32% di consensi che le vengono attribuiti dai principali istituti di sondaggi, ci potrebbero essere anche elettori del Nuovo centrodestra che fino a ieri continuava ad appoggiare la candidata renziana. E l’avviso di garanzia per disastro, omicidio colposo e omissione di atti in ufficio arrivato qualche giorno fa, potrebbe complicarle ancora di più le cose.


Scritto da: Giacomo Salvini
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