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  1. #1
    catcher in the rye
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    Predefinito Perché stringere la mano a un nazista?

    Perché stringere la mano a un nazista?

    Lo spiega una sopravvissuta di Auschwitz, che ha stretto la mano a un uomo accusato di aver partecipato all'uccisione di 300mila persone

    Eva Mozes Kor è una donna di 81 anni nata in Romania e sopravvissuta all’Olocausto, durante il quale fu sottoposta assieme a sua sorella gemella ad alcuni esperimenti di eugenetica. I suoi genitori e le sue due sorelle maggiori morirono durante la detenzione nei campi di concentramento nazisti.
    ...
    Da alcuni giorni Kor sta partecipando come testimone al processo ad Amburgo, in Germania, contro Oskar Groening, un uomo di 93 anni che lavorava al campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Nonostante non abbia materialmente ucciso, Groening è accusato di avere concorso alla morte di 300mila persone per avere contribuito al funzionamento del campo. Giovedì 23 aprile, dopo aver testimoniato al processo, Kor ha voluto stringere la mano a Groening, che a sua volta l’ha baciata sulla guancia. Kor ha scritto un articolo su Quora in cui spiega perché ha voluto stringere la mano di Groening.
    ...
    Gli ho solo stretto la mano dicendo: «ho apprezzato il fatto che abbia voluto venire qui e affrontarci di persona. Ma vorrei che si rivolgesse ai vecchi nazisti che sono là fuori e chiedesse loro di parlare dei problemi del neo-nazismo di questi giorni. Queste persone non ascolteranno Eva Kor o altri sopravvissuti: voi potete raccontare di essere stati ad Auschwitz, di avere avuto a che fare col partito nazista e che fu una cosa orribile».

    Mentre gli stavo ancora parlando, si è aggrappato a me e mi ha dato un bacio sulla guancia. Non avrei voluto arrivare a tanto, ma credo che un bacio sia molto meglio rispetto a ciò che avrebbe potuto farmi settant’anni fa.

    Tutto ciò di cui è accusato, secondo me lo ha compiuto. Personalmente ho perdonato i nazisti e tutti quelli che mi hanno fatto del male, ma ho detto a Groening che il mio perdono non mi impedisce di accusarlo né di considerarlo responsabile per le sue azioni. E ho anche detto pubblicamente che Groening era solo un piccolo ingranaggio in una grande macchina assassina, ma che le macchine non possono funzionare senza i piccoli ingranaggi. Ma ovviamente Groening è anche un essere umano. La sua reazione è stata coerente con ciò che mi aspetto dalle interazioni fra coloro che hanno subito quelle violenze ed ex aguzzini che avvengono in un clima di umanità.


    Perché stringere la mano a un nazista? - Il Post
    «The world is less explainable than we would like to admit» Jeff Jarvis
    «Io non capisco come si possa passare davanti a un albero e non essere felici di vederlo» - Fëdor Dostoevskij

  2. #2
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Recensione de La banalità del male di Hannah Arendt | L'angolo dei Libri

    Hannah Arendt era un’ebrea tedesca di famiglia benestante, allieva di Heidegger (con il quale ebbe anche una tresca) e rifugiata politica a Parigi e poi negli Stati Uniti, dopo la promulgazione delle leggi antiebraiche.

    La banalità del male è uno dei suoi libri più potenti: è una raccolta dei reportage che la scrittrice pubblicò sul New Yorker durante il processo ad Adolf Eichmann.

    Qui vengono ripresi tanti dei temi già trattati dall’autrice nella sua opera più famosa Le origini del totalitarismo. Uno su tutti la convinzione che il male perpetrato da Eichmann e dagli altri criminali nazisti fosse dovuto a una profonda inconsapevolezza delle loro azioni.

    Le domande che si pone la Arendt e le risposte scomode che ne ricava ci pongono davanti un Eichmann tutt’altro che “mostruoso”. Un uomo banale, piccolo (moralmente) e terribilmente normale. Un burocrate come ce n’erano e ce ne sono tanti.

    «Il guaio del caso Eichmann era che di uomini come lui ce n’erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali. Dal punto di vista delle nostre istituzioni giuridiche e dei nostri canoni etici, questa normalità è più spaventosa di tutte le atrocità messe insieme».

    La constatazione più sconvolgente è che Eichmann non era uno stupido, ma la sua normalità lo rendeva ingiudicabile a se stesso. La sua incapacità di pensare (il “pensare” socratico, quello che ti fa dialogare con la tua interiorità) lo rendeva privo di ogni giudizio. La sua attività consisteva nell’applicare ed eseguire gli ordini che gli venivano impartiti, senza riflettere e domandarsi sulla loro correttezza.

    «La mia opinione è che il male non è mai “radicale”, ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare a radici, ed nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”… solo il bene ha profondità e può essere integrale».

    Questo libro chiude la mini rassegna dedicata alla Giornata della Memoria con tanti interrogativi, forse più di quelli che avevamo stamattina. Ma è giusto porsi delle domande – anche se temo non troveranno facili risposte – per continuare a stimolare la nostra sete di conoscenza. La lettura è anche questo: una fonte a cui dissetarsi per non rimanere aridi e ignoranti.
    La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi. Charles Bukowski
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  3. #3
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Citazione Originariamente Scritto da Druuna Visualizza Messaggio
    Perché stringere la mano a un nazista?



    Eva Mozes Kor è una donna di 81 anni nata in Romania e sopravvissuta all’Olocausto, durante il quale fu sottoposta assieme a sua sorella gemella ad alcuni esperimenti di eugenetica.

    magari perchè gli esperimenti hanno avuto successo.. questa qua è arrivata a 81 anni.
    non mi disturba l'omosessualità, quanto la sua ostentazione.
    Ridatemi Ratzingher!!
    La democrazia è la forma più subdola di dittatura.
    L'unico influencer buono è l'influencer morto
    אֶהְיֶה אֲשֶׁר אֶהְיֶה

  4. #4
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Citazione Originariamente Scritto da foglia Visualizza Messaggio
    Recensione de La banalità del male di Hannah Arendt | L'angolo dei Libri

    Hannah Arendt era un’ebrea tedesca di famiglia benestante, allieva di Heidegger (con il quale ebbe anche una tresca) e rifugiata politica a Parigi e poi negli Stati Uniti, dopo la promulgazione delle leggi antiebraiche.

    La banalità del male è uno dei suoi libri più potenti: è una raccolta dei reportage che la scrittrice pubblicò sul New Yorker durante il processo ad Adolf Eichmann.

    Qui vengono ripresi tanti dei temi già trattati dall’autrice nella sua opera più famosa Le origini del totalitarismo. Uno su tutti la convinzione che il male perpetrato da Eichmann e dagli altri criminali nazisti fosse dovuto a una profonda inconsapevolezza delle loro azioni.

    Le domande che si pone la Arendt e le risposte scomode che ne ricava ci pongono davanti un Eichmann tutt’altro che “mostruoso”. Un uomo banale, piccolo (moralmente) e terribilmente normale. Un burocrate come ce n’erano e ce ne sono tanti.

    «Il guaio del caso Eichmann era che di uomini come lui ce n’erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali. Dal punto di vista delle nostre istituzioni giuridiche e dei nostri canoni etici, questa normalità è più spaventosa di tutte le atrocità messe insieme».

    La constatazione più sconvolgente è che Eichmann non era uno stupido, ma la sua normalità lo rendeva ingiudicabile a se stesso. La sua incapacità di pensare (il “pensare” socratico, quello che ti fa dialogare con la tua interiorità) lo rendeva privo di ogni giudizio. La sua attività consisteva nell’applicare ed eseguire gli ordini che gli venivano impartiti, senza riflettere e domandarsi sulla loro correttezza.

    «La mia opinione è che il male non è mai “radicale”, ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare a radici, ed nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”… solo il bene ha profondità e può essere integrale».

    Questo libro chiude la mini rassegna dedicata alla Giornata della Memoria con tanti interrogativi, forse più di quelli che avevamo stamattina. Ma è giusto porsi delle domande – anche se temo non troveranno facili risposte – per continuare a stimolare la nostra sete di conoscenza. La lettura è anche questo: una fonte a cui dissetarsi per non rimanere aridi e ignoranti.
    Quante stronzate quelle della Harendt, da quando esistono gli esseri umani le popolazioni si sterminano tra loro. Per me queste sono esalazioni di pura aria fritta.

    "You should be aware, Fräulein, that there are some people in this world, some irredeemable louts, for whom the means do not require an end. I speak, of course, of myself."

  5. #5
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Male, ma che cazzo é il male? Epoca che vai definizione che trovi. E quando la nostra specie si sarà estinta tutti gli individui crepati più o meno brutalmente non saranno più neanche un ricordo.

    "You should be aware, Fräulein, that there are some people in this world, some irredeemable louts, for whom the means do not require an end. I speak, of course, of myself."

  6. #6
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Citazione Originariamente Scritto da El Gran Capitan Visualizza Messaggio
    Quante stronzate quelle della Harendt, da quando esistono gli esseri umani le popolazioni si sterminano tra loro. Per me queste sono esalazioni di pura aria fritta.
    C'è anche stata un' evoluzione per cui si è superata la legge del taglione. Spiegacelo tu cosa è il male.
    La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi. Charles Bukowski
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  7. #7
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Citazione Originariamente Scritto da foglia Visualizza Messaggio
    C'è anche stata un' evoluzione per cui si è superata la legge del taglione. Spiegacelo tu cosa è il male.
    Ci sono tribù nella nuova Guinea in cui il male è non rimpicciolire la testa del nemico dopo averlo ucciso.
    #chiediloadruuna.
    Preferisco di no.

  8. #8
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Preferisco di no.

  9. #9
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Citazione Originariamente Scritto da foglia Visualizza Messaggio
    C'è anche stata un' evoluzione per cui si è superata la legge del taglione. Spiegacelo tu cosa è il male.
    1 non sai che cos'è "l'evoluzione" altrimenti non ne parleresti così.

    2 non esiste il male come non esiste il bene

    3 Se anche culturalmente in questo momento gli stermini non sono bene accetti nel mondo occidentale, é soltanto un momento in quella sequenza priva di significato che é la storia (umana). I paradigmi culturali mutano, ma non é che mutino verso il sole rosso dell'avvenire o le stronzate di Fukuyama che comunque é rinsavito, muta in maniera casuale.

    L'evoluzione é totalmente priva di finalismo e tu come ogni altro individuo che in questo momento sta morendo (tutti) non hai un significato e la tua morte neanche avrà un significato in prospettiva umana. Siamo semplicemente materia che passa da uno stato d'aggregazione all'altro. Sai dire per quale finalità l'acqua passa dallo stato liquido a quello gaso? No. E io non so dire perché la gente crepa, la gente crepa e basta. Che crepi a fucilate o "naturalmente" (cazzo vor di naturalmente? L'inedia é morte naturale o no?) poco cambia, anzi non cambia nulla.

    "You should be aware, Fräulein, that there are some people in this world, some irredeemable louts, for whom the means do not require an end. I speak, of course, of myself."

  10. #10
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    Predefinito Re: Perché stringere la mano a un nazista?

    Mi fa ridere quel "in un clima di umanità". Che cazzo vuol dire? I nazisti non avevano braccia gambe e polmoni? I romani di cesare? Mitridate V? Al Baghdadi non ha braccia e gambe e polmoni? ARIA FRITTA!

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