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    Predefinito Prodi: "Pentito di non aver fatto il mio partito"

    Prodi: "Pentito di non aver fatto il mio partito"

    ispiacere e rammarico. Sono i sentimenti che prova Romano Prodi per non aver dato vita ad un suo partito fuori dal Pd.




    [COLOR=#444444 !important]

    [/COLOR]
    Lo rivela lui stesso dai microfoni di Mix24 su Radio 24, rispondendo a Giovanni Minoli che gli chiede perché quando ha vinto le primarie del Pd non abbia fondato un suo movimento politico. "È stato il mio vero errore - ammette - ma io ero entrato in politica per unire non per dividere. Non me la sono sentita di fare un partito che avrebbe potuto dividere, non unire... Sì, sono pentito - prosegue - perché allora avrebbe avuto una grande efficacia". Chissà se il professore è più deluso per le cose che avrebbe potuto (e voluto) fare o per come vede oggi il Partito democratico.
    L'ex presidente del Consiglio si sofferma anche su altri temi di stretta attualità, a partire dagli sbarchi di migranti. Mare Nostrum "era un modello, ma l’Europa non l’ha voluto". Per Prodi sono chiare le responsabilità di quanto sta accadendo. E commenta le dichiarazioni del segretario Onu, Ban Ki-moon, sulla necessità di salvare i profughi nel Mediterraneo: "Se vede il New York Times di ieri tutti rimpiangono il Mare nostrum: l’Italia ce l’aveva fatta, aveva fatto una cosa seria". L’Unione Europea, invece, "l'ha preso in modo formale, riducendo quasi a nulla, a un terzo del suo bilancio. Adesso ha riaumentato ma con dei limiti enormi alla sua fattibilità".
    Capitolo Grecia. Prodi è dell'avviso che Varoufakis non sia un dilettante perditempo (definito così dall’Eurogruppo, ndr): "Però è stato una grande delusione, invece di stare ad Atene con il cacciavite, a fare i conti, lui andava in giro per il mondo a fare il divo. E a Bruxelles si sono irritati in un modo che lei non immagina neanche. Tensioni terribili". Draghi contento? "No, perché vogliono altra gente". Quindi è commissariato adesso - domanda MInoli - per far piacere alla Bce e a Draghi?. "No, perché la Grecia deve concludere. La Grecia non esce dall’euro. No".
    Prodi si sofferma anche sul Jobs act. "Il welfare è stata la più grande conquista (del ’900, ndr). Noi lo difendiamo in modo debole. Il Jobs act aggiusta qualche pezzo di questo ma il problema non è nel solo aspetto della durata o della temporaneità del lavoro, il problema sono le garanzie a tutte le parti sociali più deboli". E ancora:"Non ci sono ancora abbastanza garanzie. La nostra società le sente meno che in passato, come tutte le società europee. Quando la Merkel dice che noi abbiamo il 7% di popolazione mondiale, il 20% della ricchezza mondiale e il 40% del welfare, e non possiamo andare avanti così, ecco un tempo si sarebbe detto noi dovremmo fare tutto per conservare il welfare. Ma è cambiato proprio il mondo", conclude Prodi.
    Il professore spiega perché non usa Twitter. "E' un modo breve di ragionare che non è mio caratteristico, poi se lei usa twitter si mette in dialogo, il dialogo le prende tutto il giorno allora deve far twittare da qualcun altro e la cosa non mi piace".
    "Penso che Papa Francesco sulle tracce del padre gesuita Matteo Ricci, consigliere degli imperatori, arriverà fino a Pechino. Penso proprio di sì. Per rottamare e progettare insieme - aggiunge - bisogna sapere manovrare il volante e mettere la mano anche al motore. Nella mia vita mi colpì Giovanni XXIII, perché sparava all’idea, poi dopo però costruiva, faceva i cardinali come voleva".

    http://www.ilgiornale.it/news/politi...o-1121587.html

    con tutti i disastri che abbiamo , ci sarebbe mancata solo questa, come ciliegina sulla torta. un povero fallito, incarognito e rancoroso , pieno di livore dentro, che già si vedeva con il suo culone bello sparanzato sulla seggiolona di presidente della repubblica, ( aveva già fatto le valigie in fretta e furia per venire a godersi il suo trionfo e gli hanno telefonato che era una burla, avrei pagato per vedere la sua faccia , con la bocca aperta e gli occhi sbarrati come fa sempre).

    forse lo avrebbe chiamato PSS PARTITO DELLE SEDUTE SPIRITICHE

    comunque le frecciate e le pugnalate che si lanciano reciprocamente questo povero falito democristiano ed il cialtrone democristiano boy scout sono uno spettacolo, la misura di come è ridotto questo paese.

    e la gente che si proclama di sinistra a sbavare e votare per due democristiani falliti e cialtroni è proprio da dementi totali.

  2. #2
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    Predefinito Re: Prodi: "Pentito di non aver fatto il mio partito"

    Citazione Originariamente Scritto da svicolone Visualizza Messaggio
    Prodi: "Pentito di non aver fatto il mio partito"


    ispiacere e rammarico. Sono i sentimenti che prova Romano Prodi per non aver dato vita ad un suo partito fuori dal Pd.




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    Lo rivela lui stesso dai microfoni di Mix24 su Radio 24, rispondendo a Giovanni Minoli che gli chiede perché quando ha vinto le primarie del Pd non abbia fondato un suo movimento politico. "È stato il mio vero errore - ammette - ma io ero entrato in politica per unire non per dividere. Non me la sono sentita di fare un partito che avrebbe potuto dividere, non unire... Sì, sono pentito - prosegue - perché allora avrebbe avuto una grande efficacia". Chissà se il professore è più deluso per le cose che avrebbe potuto (e voluto) fare o per come vede oggi il Partito democratico.
    L'ex presidente del Consiglio si sofferma anche su altri temi di stretta attualità, a partire dagli sbarchi di migranti. Mare Nostrum "era un modello, ma l’Europa non l’ha voluto". Per Prodi sono chiare le responsabilità di quanto sta accadendo. E commenta le dichiarazioni del segretario Onu, Ban Ki-moon, sulla necessità di salvare i profughi nel Mediterraneo: "Se vede il New York Times di ieri tutti rimpiangono il Mare nostrum: l’Italia ce l’aveva fatta, aveva fatto una cosa seria". L’Unione Europea, invece, "l'ha preso in modo formale, riducendo quasi a nulla, a un terzo del suo bilancio. Adesso ha riaumentato ma con dei limiti enormi alla sua fattibilità".
    Capitolo Grecia. Prodi è dell'avviso che Varoufakis non sia un dilettante perditempo (definito così dall’Eurogruppo, ndr): "Però è stato una grande delusione, invece di stare ad Atene con il cacciavite, a fare i conti, lui andava in giro per il mondo a fare il divo. E a Bruxelles si sono irritati in un modo che lei non immagina neanche. Tensioni terribili". Draghi contento? "No, perché vogliono altra gente". Quindi è commissariato adesso - domanda MInoli - per far piacere alla Bce e a Draghi?. "No, perché la Grecia deve concludere. La Grecia non esce dall’euro. No".
    Prodi si sofferma anche sul Jobs act. "Il welfare è stata la più grande conquista (del ’900, ndr). Noi lo difendiamo in modo debole. Il Jobs act aggiusta qualche pezzo di questo ma il problema non è nel solo aspetto della durata o della temporaneità del lavoro, il problema sono le garanzie a tutte le parti sociali più deboli". E ancora:"Non ci sono ancora abbastanza garanzie. La nostra società le sente meno che in passato, come tutte le società europee. Quando la Merkel dice che noi abbiamo il 7% di popolazione mondiale, il 20% della ricchezza mondiale e il 40% del welfare, e non possiamo andare avanti così, ecco un tempo si sarebbe detto noi dovremmo fare tutto per conservare il welfare. Ma è cambiato proprio il mondo", conclude Prodi.
    Il professore spiega perché non usa Twitter. "E' un modo breve di ragionare che non è mio caratteristico, poi se lei usa twitter si mette in dialogo, il dialogo le prende tutto il giorno allora deve far twittare da qualcun altro e la cosa non mi piace".
    "Penso che Papa Francesco sulle tracce del padre gesuita Matteo Ricci, consigliere degli imperatori, arriverà fino a Pechino. Penso proprio di sì. Per rottamare e progettare insieme - aggiunge - bisogna sapere manovrare il volante e mettere la mano anche al motore. Nella mia vita mi colpì Giovanni XXIII, perché sparava all’idea, poi dopo però costruiva, faceva i cardinali come voleva".

    Prodi: "Pentito di non aver fatto il mio partito" - IlGiornale.it

    con tutti i disastri che abbiamo , ci sarebbe mancata solo questa, come ciliegina sulla torta. un povero fallito, incarognito e rancoroso , pieno di livore dentro, che già si vedeva con il suo culone bello sparanzato sulla seggiolona di presidente della repubblica, ( aveva già fatto le valigie in fretta e furia per venire a godersi il suo trionfo e gli hanno telefonato che era una burla, avrei pagato per vedere la sua faccia , con la bocca aperta e gli occhi sbarrati come fa sempre).

    forse lo avrebbe chiamato PSS PARTITO DELLE SEDUTE SPIRITICHE

    comunque le frecciate e le pugnalate che si lanciano reciprocamente questo povero falito democristiano ed il cialtrone democristiano boy scout sono uno spettacolo, la misura di come è ridotto questo paese.

    e la gente che si proclama di sinistra a sbavare e votare per due democristiani falliti e cialtroni è proprio da dementi totali.
    in piddini i post scomodi li saltano a piè pari.

  3. #3
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    Predefinito Re: Prodi: "Pentito di non aver fatto il mio partito"

    Effettivamente tra te, Silvio e Matteo, avreis enza ombra di dubbio scelto te, amen.

  4. #4
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    Predefinito Re: Prodi: "Pentito di non aver fatto il mio partito"

    E' sempre in tempo per farlo
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

 

 

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