Qualche tempo fa, Carolina, questo il nome della signora, si ammalò gravemente. I medici dissero che non ci sarebbero state più speranze per lei. Il marito con i cinque figli, si recarono a Montecarlo. Supplicarono Willy; i due bambini più piccoli aggrappati al cappotto di Willy singhiozzavano. Willy era sconvolto (le lacrime avrebbero potuto rovinare il capo in puro cachemire firmato Valentino); cercò di consolarli, promettendo di rivolgersi molto in alto per chiedere il miracolo. Qualche giorno dopo l'inizio della Settimana Santa, Willy si contenette diversamente. A coloro che imploravano la sua intercessione per la guarigione di Carolina, diceva con voce ferma: “Resusciterà il giorno di Pasqua”. Il Venerdì Santo Carolina perse conoscenza, all'alba del sabato entrò in coma. Dopo qualche ora l'agonizzante si immobilizzò. Era morta. Alcuni familiari di Carolina presero il vestito da sposa per vestirla secondo la tradizione del paese, altri, disperati, corsero a Montecarlo. Willy disse: “Resusciterà”! Willy prese il telefono e fece una chiamata interspaziale consumando si una ricarica da 10 milioni di euro ma, nello stesso momento, Carolina “resuscitò”. Senza alcun aiuto scese dal letto, si inginocchiò e baciò la foto di Willy. Allorché, poco dopo, le venne domandato cosa le fosse successo nel periodo di tempo in cui era stata morta. Carolina, arrossendo, con pudore, rispose: “Salivo, salivo, contenta...quando stavo entrando in una grande luce sono tornata indietro, sono tornata giù, perché non riuscirei mai a vivere in un mondo senza Willy.
Non aggiunse altro.
WdM