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Discussione: Maggio Mese Mariano…

  1. #101
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    22 MAGGIO 2018: ventiduesimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA per la Festa di Maria Ausiliatrice (16 - 23 Maggio, Festa: 24 Maggio) e NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); Martedì di PENTECOSTE, SANTA RITA da Càscia…




    Santa Rita - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-rita/
    «22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457).

    “A Càscia, in Umbria, santa Rita Vedova, Monaca dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino, la quale, dopo le nozze del secolo, amò unicamente l’eterno sposo Cristo”.
    O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, come è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi. Fa’ che ritorni la pace, perché tu solo ce la puoi concedere. O Gesù, Re di pace, ascoltaci per i meriti di Maria Santissima, regina della pace, e anche per i meriti della tua serva fedele, Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia. E tu, cara Santa, prega per ottenerci questa grazia dal Signore sulla nostra famiglia e su tutte le famiglie in difficoltà. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...1b-191x300.jpg






    https://www.agerecontra.it/2015/05/2...ita-da-cascia/
    https://encrypted-tbn3.gstatic.com/i...z5CTj6Ib5bQ3xQ



    22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili) - La gioia della preghiera
    http://lagioiadellapreghiera.it/arti...105601924.html
    “22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili).”



    "NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (Festa: 24 Maggio)."
    Maria Ausiliatrice - La Madonna dei tempi difficili
    Novena a Maria Ausiliatrice



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    Maggio mese di Maria: 22° giorno - L'Eucaristia
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-22-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 22° giorno
    L’EUCARISTIA.”




    “Martedì della Pentecoste.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste. I doni dello Spirito Santo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pentecoste-doni.htm




    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/
    https://www.youtube.com/user/sodalitium




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTEDÌ DI PENTECOSTE, 22 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...09&oe=5B86C5E1





    “MARTEDÌ DI PENTECOSTE.
    Stazione a Sant'Anastasia.
    Doppio di I classe.
    Paramenti rossi.
    SANTA MESSA

    La Chiesa continua ad indirizzarsi ai nuovi figli che le ha dati il Battesimo. Essa li riuniva in questo giorno nella chiesa di Sant'Anastasia, ove a Natale si celebra la Messa dell'Aurora.
    L'Introito ricorda ad essi il grande beneficio della vocazione al Cristianesimo. Col sacramento del Battesimo la virtù dello Spirito Santo è discesa in essi ed ha purificati i loro cuori (Orazione) perché «lo Spirito Santo stesso è la remissione dei peccati» (Post-communio). Col sacramento della Confermazione sono stati rivestiti dello Spirito di fortezza, come altra volta i discepoli di Samaria (Epistola). Col sacramento dell'Eucarestia si sono cibati del pane degli Angeli (Offertorio). Pecorelle fedeli del Divin Pastore (Vangelo), sono entrati nell'ovile, che è la Chiesa, colla loro fede in Colui che è la «porta dell'ovile» e ascoltano sempre gli insegnamenti che lo Spirito Santo (Alleluia) comunica loro per mezzo dei ministri della Chiesa.
    Domandiamo a Dio il rinnovellamento delle anime nostre colla grazia dello Spirito Santo (Postcommunio).
    - All'Epistola.
    «Gli Apostoli dimostrarono a Pietro essere conveniente che andasse egli stesso ad aprire interamente le porte dell'ovile ai convertiti della Samaria ed egli aderì volentieri a questo viaggio, facendosi accompagnare da San Giovanni. Il dono particolare dello Spirito Santo non era allora conferito che per mezzo degli Apostoli, con l'imposizione delle mani. Dal III secolo almeno in poi questo tratto degli Atti è il passo classico per dimostrare la esistenza del Sacramento della Cresima» (Fillion).
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 45 su Giovanni, dopo il principio.

    Il Signore nella lettura odierna ha proposto una parabola relativa al suo gregge e alla porta per cui s'entra nell'ovile. Dicano pure i pagani: Noi viviamo bene! Se non entrano per la porta, che serve loro ciò di cui si gloriano? Il viver bene deve fruttare a ciascuno di vivere sempre; perché che giova viver bene a chi non è dato di viver sempre? Non si può dire che vivano bene coloro che o per cecità non conoscono la fine d'una vita buona, o la disprezzano per orgoglio. Nessuno può avere speranza vera e certa di vivere sempre, se non conosce la vita, ch'è Cristo, e non entra nell'ovile per la porta.
    Uomini siffatti cercano spesso di persuadere anche i loro simili a vivere onestamente, senza essere perciò cristiani. Essi vogliono introdursi da un'altra parte, rapire ed uccidere; non facendo come il buon pastore, che vuole conservarle e salvarle. Ci sono stati dei filosofi che hanno trattato lungamente con sottilità intorno alle virtù e ai vizi, distinguendo, definendo, traendo conclusioni di ragionamenti assai ingegnosi, riempiendo libri, vantando la propria sapienza con gran rumore, giungendo fino a dire agli uomini: Seguiteci, unitevi alla nostra setta, se volete vivere felicemente. Ma essi non entravano per la porta: volevano distruggere, ammazzare, e uccidere.
    Che dirò dei Giudei? Ecco gli stessi farisei leggevano, e in ciò che leggevano celebravano il Cristo, ne speravano la venuta, e non lo riconoscevano punto, sebbene fosse presente. Si vantavano ancora d'essere del numero dei Veggenti, cioè, dei sapienti, e negavano il Cristo, e non entravano per la porta. Anch'essi per conseguenza, se riuscivano a sedurne alcuni, li attiravano non per liberarli, ma per ammazzarli e ucciderli. Ma lasciamo anche questi. Vediamo se almeno entrano per la porta coloro che si gloriano del nome dello stesso Cristo. Sono innumerevoli coloro che non solo si spacciano per Veggenti, ma vogliono essere considerati come illuminati da Cristo: e questi sono gli eretici.”
    Sardinia Tridentina: Martedì di Pentecoste - Stazione a sant'Anastasia
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ee&oe=5B915D11









    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mardi après la Pentecôte.”
    Méditation pour le Mardi après la Pentecôte





    “22 Mai : Sainte Rita de Cassia, Veuve († 1456).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...cb&oe=5B76238B







    http://www.centrostudifederici.org/
    1948 ? 2018: la catastrofe del popolo palestinese - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 48/18 del 22 maggio 2018, San Santa Rita.”




    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...ggio-2018.html

    “Noi, fin da questo momento, Vi ringraziamo e Vi benediciamo, per tutte le tribolazioni, le angustie, le contrarietà; le privazioni; le pene, i dolori, le miserie, le persecuzioni ed ogni afflizione con cui ci visiterete tutto quest’anno. Vi rendiamo grazie con tutto il cuore, e mentre la natura trema e si affligge, intendiamo che lo spirito Vi loda, Vi ringrazia e Vi benedica. O Padre amorosissimo, ricordatevi che siamo fragile erba, che presto appassisce, e non ci vogliate sterminare. Guardate la nostra umiliazione, e come stiamo tremanti ed atterriti al Vostro cospetto. Usateci misericordia. Miserere nostri Domine, miserere nostri.”
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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
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    “22 maggio 2018: Martedì di Pentecoste.”
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    «Il 22 Maggio del 1447 moriva santa Rita da Cascia, vedova.

    Rita nacque presumibilmente nell'anno 1381 a Roccaporena, un villaggio situato nel comune di Cascia in provincia di Perugia, da Antonio Lotti e Amata Ferri. I suoi genitori erano molto credenti e la situazione economica non era agiata ma decorosa e tranquilla.
    La storia di S. Rita fu ricolma di eventi straordinari e uno di questi si mostrò nella sua infanzia.
    La piccina, forse lasciata per qualche momento incustodita nella culla in campagna mentre i genitori lavoravano la terra, fu circondata da uno sciame di api. Questi insetti ricoprirono la piccola ma stranamente non la punsero. Un contadino, che nel contempo si era ferito alla mano con la falce e stava correndo a farsi medicare, si trovò a passare davanti al cestello dove era riposta Rita. Viste le api che ronzavano attorno alla bimba, prese a scacciarle ma, con grande stupore, a mano a mano che scuoteva le braccia per scacciarle, la ferita si rimarginava completamente.
    La tradizione ci tramanda che Rita aveva una precoce vocazione religiosa e che un Angelo scendeva dal cielo a visitarLa quando si ritirava a pregare in un piccolo sottotetto.
    S. RITA ACCETTA DI ESSERE SPOSA
    Rita avrebbe desiderato farsi monaca tuttavia ancor giovanetta (circa a 13 anni) i genitori, oramai anziani, la promisero in sposa a Paolo Ferdinando Mancini, un uomo conosciuto per il suo carattere rissoso e brutale. S. Rita, abituata al dovere non oppose resistenza e andò in sposa al giovane ufficiale che comandava la guarnigione di Collegiacone, presumibilmente verso i 17-18 anni, cioè intorno al 1397-1398.
    Dal matrimonio fra Rita e Paolo nacquero due figli gemelli maschi; Giangiacomo Antonio e Paolo Maria che ebbero tutto l'amore, la tenerezza e le cure dalla mamma. Rita riuscì con il suo tenero amore e tanta pazienza a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.
    La vita coniugale di S. Rita, dopo 18 anni, fu tragicamente spezzata con l'assassinio del marito, avvenuto in piena notte, presso la Torre di Collegiacone a qualche chilometro da Roccaporena mentre tornava a Cascia.
    IL PERDONO
    Rita fu molto afflitta per l'atrocità dell'avvenimento, cercò dunque rifugio e conforto nell'orazione con assidue e infuocate preghiere nel chiedere a Dio il perdono degli assassini di suo marito.
    Contemporaneamente S. Rita intraprese un'azione per giungere alla pacificazione, a partire dai suoi figlioli, che sentivano come un dovere la vendetta per la morte del padre.
    Rita si rese conto che le volontà dei figli non si piegavano al perdono, allora la Santa pregò il Signore offrendo la vita dei suoi figli, pur di non vederli macchiati di sangue. "Essi moriranno a meno di un anno dalla morte del padre"..
    Quando S. Rita rimase sola, aveva poco più di 30 anni e senti rifiorire e maturare nel suo cuore il desiderio di seguire quella vocazione che da giovinetta aveva desiderato realizzare.
    S. RITA DIVENTA MONACA
    Rita chiese di entrare come monaca nel Monastero di S. Maria Maddalena, ma per ben tre volte non fu ammessa, in quanto vedova di un uomo assassinato.
    La leggenda narra che S. Rita riuscì a superare tutti gli sbarramenti e le porte chiuse grazie all'intercessione di: S. Giovanni Battista, S. Agostino e S. Nicola da Tolentino che l'aiutarono a spiccare il volo dallo " Scoglio" fino al Convento di Cascia in un modo a Lei incomprensibile. Le monache convinte dal prodigio e dal suo sorriso, la accolsero fra di loro e qui Rita vi rimase per 40 anni immersa nella preghiera.
    IL MIRACOLO SINGOLARE DELLA SPINA
    Era il Venerdì Santo del 1432, S. Rita tornò in Convento profondamente turbata, dopo aver sentito un predicatore rievocare con ardore le sofferenze della morte di Gesù e rimase a pregare davanti al crocefisso in contemplazione. In uno slancio di amore S. Rita chiese a Gesù di condividere almeno in parte la Sue sofferenze. Avvenne allora il prodigio: S. Rita fu trafitta da una delle spine della corona di Gesù, che la colpi alla fronte. Fu uno spasimo senza fine. S. Rita portò in fronte la piaga per 15 anni come sigillo di amore.
    VITA DI SOFFERENZA
    Per Rita gli ultimi 15 anni furono di sofferenza senza tregua, la sua perseveranza nella preghiera la portava a trascorrere anche 15 giorni di seguito nella sua cella "senza parlare con nessuno se non con Dio", inoltre portava anche il cilicio che le procurava sofferenza, per di più sottoponeva il suo corpo a molte mortificazioni: dormiva per terra fino alla fine quando si ammalo e rimase inferma negli ultimi anni della sua vita.
    IL PRODIGIO DELLA ROSA
    A circa 5 mesi dal trapasso di Rita, un giorno di inverno con la temperatura rigida e un manto nevoso copriva ogni cosa, una parente le fece visita e nel congedarsi chiese alla Santa se desiderava qualche cosa, Rita rispose che avrebbe desiderato una rosa dal suo orto. Tornata a Roccaporena la parente si reco nell'orticello e grande fu la meraviglia quando vide una bellissima rosa sbocciata, la colse e la portò a Rita.
    Cosi S. Rita divenne la Santa della "Spina" e la Santa della "Rosa".
    S. Rita prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe la visione di Gesù e della Vergine Maria che la invitavano in Paradiso. Una sua consorella vide la sua anima salire al cielo accompagnata dagli Angeli e contemporaneamente le campane della chiesa si misero a suonare da sole, mentre un profumo soavissimo si spanse per tutto il Monastero e dalla sua camera si vide risplendere una luce luminosa come se vi fosse entrato il Sole. Era il 22 Maggio del 1447.
    S. Rita da Cascia è stata beatificata ben 180 anni dopo il suo decesso e proclamata Santa a 453 anni dalla sua morte.
    Fonte: Vita di Santa Rita da Cascia.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f1&oe=5BC40EC8





    “Il 22 maggio 1667 muore Papa Alessandro VII Chigi, Sommo Pontefice.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...44&oe=5BC0BAE2

    «22 maggio 1978 : Con la "legge" abortista 194 si autorizzava in Italia l'assassinio della vita prenatale.

    "A coloro, infine, che tengono il supremo governo delle nazioni, e ne sono legislatori, non è lecito dimenticare che è dovere dell’autorità pubblica di difendere con opportune leggi e con la sanzione di pene la vita degli innocenti; e ciò tanto maggiormente, quanto meno valgono a difendersi coloro la cui vita è in pericolo, e alla quale si attenta; e fra essi, certo, sono da annoverare anzitutto i bambini nascosti ancora nel seno materno. Se i pubblici governanti non solo non prendono la difesa di quelle creature, ma anzi con leggi e con pubblici decreti le lasciano, o piuttosto le mettono in mano dei medici o d’altri, perché le uccidano, si rammentino che Dio è giudice e vindice del sangue innocente, il quale dalla terra grida verso il cielo". (Pio XI, Casti connubii, 31 dicembre 1930).»

    https://www.radiospada.org/2018/05/v...sta-di-maglio/
    "Nota di Radio Spada; continua oggi, Martedì di Pentecoste (festa di Santa Rita da Cascia), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici."
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...4%2C1011&ssl=1





    https://forum.termometropolitico.it/...-cascia-2.html
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html




    http://i83.photobucket.com/albums/j2...y/May22-St.jpg
    http://www.sandrodiremigio.com/viagg...024x768/10.jpg
    http://romancatholicblog.typepad.com..._of_cascia.jpg









    Santa Rita da Càscia prega per noi!!! Sancta Rita, ora pro nobis!!!
    Ave Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!!!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  2. #102
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    23 maggio 2018: ventitreesimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (festa: 24 maggio) e NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); SAN DESIDERIO, MERCOLEDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE…



    "NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (Festa: 24 Maggio)."
    Novena a Maria Ausiliatrice
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...siliatrice.htm
    Maria Ausiliatrice - La Madonna dei tempi difficili
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...siliatrice.htm


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    http://www.stellamatutina.eu/
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-23-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 23° giorno.
    LA PREGHIERA.”



    http://www.santiebeati.it/dettaglio/90895




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    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
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    «MERCOLEDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE, 23 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...26&oe=5B89F9A2





    “MERCOLEDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE.
    Stazione a Santa Maria Maggiore.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    DIGIUNO E ASTINENZA.
    SANTA MESSA.
    Le Quattro Tempora d'estate coincidono sempre con l'Ottava di Pentecoste. La Chiesa offre a Dio le primizie della nuova stagione e prega pei chierici che sabato prossimo riceveranno lo Spirito Santo nel Sacramento dell'Ordine.

    La stazione del mercoledì delle Quattro Tempora si teneva sempre a Santa Maria Maggiore; ai piedi della Vergine si riunivano i nuovi battezzati. La liturgia ricordava loro il miracolo della Pentecoste (prima lezione) e i prodigi operati dagli Apostoli, in virtù dei quali il numero di quelli che credevano nel Signore si moltiplicava sempre più (seconda lezione).
    Mossi dallo Spirito Santo, anche i catecumeni hanno avuto fede in Gesù, sono andati a Lui e Cristo ha loro dato da mangiare la vera manna, che fa vivere eternamente (Vangelo).
    Domandiamo al Consolatore divino di rischiararci sempre più e di metterci, secondo la promessa di nostro Signore, nel pieno possesso della verità (Orazione).
    - All'Introito.
    Dio protegge la sua Chiesa, come un tempo proteggeva il popolo di Dio (Introito - Ps. 67, 8-9).
    - Alla prima lezione.
    La Giudea si mostra incredula e, nel traviamento del suo odio insensato, accusa di ubriachezza i sobrii discepoli di Cristo. Ma Pietro risponde loro con i miracoli che si compiono e mostra, confermando la sua parola con la testimonianza del Profeta Gioele, «che i perfidi giudei hanno mentito» (Inno del Mattutino).
    La prima parte di questa profezia si è realizzata nei giorni messianici, un giorno verrà anche nel quale si realizzerà la seconda. Sarà allora la fine del mondo e tutti quelli che avranno posto la loro confidenza nel nome di Gesù saranno preservati dai grandi mali che segneranno questa tragica epoca.
    - Alla seconda lezione.
    Il Signore aveva predetto ai suoi Apostoli che la loro predicazione sarebbe stata accompagnata da prodigi, i quali avrebbero confermato la loro missione divina. Così il numero di quelli che credevano in Gesù, aumentava giorno per giorno nella Chiesa nascente. Questo numero si accresce di tutti quelli che sono battezzati nell'acqua e nello Spirito Santo. Tutti sono liberati dallo spirito impuro: «Esci da questo bambino, o spirito immondo, e fa posto allo Spirito Santo», dice il sacerdote che battezza.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 26 su Giovanni, dopo il principio.
    Non t'immaginare d'essere attirato nolente: l'anima è attirata anche dall'amore. E non dobbiamo temere d'essere ripresi forse, intorno a questa parola evangelica delle Sacre Scritture, da uomini che pesano eccessivamente le parole e son lontani dal comprendere le cose, soprattutto quelle di Dio, e che ci si dica: Come credo volontariamente, se sono attirato? Ma io rispondo: È poco dire dalla volontà: tu sei attirato anche dal piacere. Che significa essere attirato dal piacere? «Metti le tue delizie nel Signore, ed egli ti darà quanto il tuo cuore domanda» (Ps. 36, 4). C'è un certo piacere per il cuore, cui è dolce questo pane celeste. Ora se un poeta poté dire: «Ognuno è attirato dal proprio piacere» (Virg. Egl. 2): non dalla necessità, ma dal piacere, non dal dovere, ma dal diletto: con quanta più ragione noi dobbiamo dire d'essere attirato a Cristo chi pone le sue delizie nella verità, nella beatitudine, nella giustizia, nella vita eterna, ché Cristo è tutto questo? O forse che i sensi del corpo hanno i loro piaceri, e l'anima ne sarà priva? Se l'anima non ha i suoi piaceri, come mai è detto: «Ma i figli degli uomini spereranno all'ombra delle tue ali: saranno inebriati dall'ubertà della tua casa, e li disseterai al torrente delle tue delizie. Perché presso di te è la sorgente della vita, e nel lume tuo vedremo la luce» (Ps. 35, 8)?
    Dammi uno che ama, e comprenderà ciò che dico: dammi uno che brama, che ha fame, che si riguarda come esule in questo deserto, che ha sete del cielo e sospira alla sorgente dell'eterna patria: dammi uomo siffatto, e comprenderà quel che dico. Se invece parlo a uno ch'è freddo, non capisce punto ciò che dico. Tali erano i Giudei che mormoravano fra loro. «Chi attira il Padre, dice il Signore, viene a me». Ma che significa: «Chi attira il Padre» (Joann. 6, 44), mentre è lo stesso Cristo che attira? Perché ha voluto dire: «Chi attira il Padre»? Se dobbiamo essere attirati, siamolo da colui al quale un'anima amante dice: «Noi corriamo dietro all'odore dei tuoi profumi» (Cant. 1, 3). Consideriamo attentamente, fratelli, quel che ha voluto dirci, e comprendiamolo per quanto ne è dato. Il Padre attira al Figlio quelli che credono nel Figlio, perché sono persuasi ch'egli ha Dio per Padre. Dio Padre, infatti, ha generato un Figlio eguale a sé; e chi pensa che colui al quale crede è uguale al Padre, e sente nella sua fede e medita questa verità, il Padre l'attira al Figlio.
    Ario lo credé creatura, non lo attirò già il Padre; perché non considera il Padre, chi non crede il Figlio a lui uguale. Che dici, o Ario? che dici, o eretico? che linguaggio tieni tu? Che cosa è Cristo? Egli non è già il Dio vero, dici tu, ma esso è stato fatto dal vero Dio. Non ti attirò il Padre; perché non hai compreso il Padre, di cui neghi il Figlio. Ciò che pensi di lui, non è il Figlio: tu non sei attirato dal Padre, né sei attirato al Figlio. Perché altro è il Figlio, altro quello che tu dici. Fotino dice: Cristo non è che un uomo, egli non è anche Dio. Chi la pensa così, non lo attirò il Padre. Chi attirò il Padre? Colui che dice: «Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivo» (Matth. 16, 16). Tu mostri a una pecora un ramo verde, e l'attiri. Si mostrano delle noci a un fanciullo, e si attira: e siccome egli corre, è attirato perché l'ama, è attirato senza alcuna violenza esteriore, è attirato dal legame del cuore. Se dunque queste cose, che le delizie e i piaceri terreni rivelano agli amanti, esercitano su di essi una vera potenza di attrazione, essendo vero che: «Ciascuno è attirato dal proprio piacere» (Virg. Egl. 2), non attirerà Cristo rivelatoci dal Padre? Invero che desidera l'anima più ardentemente, che la verità?”
    Sardinia Tridentina: Mercoledì delle quattro Tempora di Pentecoste
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    “Mercredi après la Pentecôte.”
    Méditation pour le Mercredi après la Pentecôte
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    23 mai : Saint Didier, Évêque de Vienne :: Ligue Saint Amédée
    “23 mai : Saint Didier, Évêque de Vienne.”
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    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    “23 maggio 1920.
    Ristabilite così le cose, secondo l'ordine voluto dalla giustizia e dalla carità, e riconciliate tra di loro le genti, sarebbe veramente desiderabile, o Venerabili Fratelli, che tutti gli Stati, rimossi i vicendevoli sospetti, si riunissero in una sola società o meglio famiglia dei popoli, sia per garantire la propria indipendenza, sia per tutelare l'ordine del civile consorzio. E a formar questa società fra le genti è di stimolo, per tacere molte altre considerazioni, il bisogno stesso generalmente riconosciuto di ridurre, se non è dato di abolire, le enormi spese militari che non possono più oltre essere sostenute dagli Stati, affinché in tal modo si impediscano per l'avvenire guerre così micidiali e tremende e si assicuri a ciascun popolo nei suoi giusti confini l'indipendenza e l'integrità del proprio territorio. E una volta che questa Lega tra le nazioni sia fondata sulla legge cristiana, per tutto ciò che riguarda la giustizia e la carità, non sarà certo la Chiesa che rifiuterà il suo valido contributo, poiché, essendo essa il tipo più perfetto di società universale, per la sua stessa essenza e finalità è di una meravigliosa efficacia ad affratellare tra loro gli uomini, non solo in ordine alla loro eterna salvezza, ma anche al loro benessere materiale; li conduce cioè attraverso i beni temporali, in modo da non perdere gli eterni. Perciò sappiamo dalla storia, che da quando la Chiesa pervase del suo spirito le antiche e barbariche genti d'Europa, cessarono un po' alla volta le varie e profonde contese che le dividevano, e federandosi col tempo in una unica società omogenea, diedero origine all'Europa cristiana, la quale, sotto la guida e l'auspicio della Chiesa, mentre conservò a ciascuna nazione la propria caratteristica, culminò in una compatta unità, fautrice di prosperità e di grandezza. Molto bene a questo proposito dice S. Agostino: "Questa città celeste, mentre vive esule quaggiù in terra, chiama a sé cittadini di ogni nazione, e compone di tutte le genti una sola società pellegrinante; non si cura di ciò che vi è di diverso nei costumi, nelle leggi e nelle istituzioni; cose tutte che, mirando alla conquista e al mantenimento della pace terrena, la Chiesa, invece di ripudiare o distruggere, gelosamente conserva; poiché, quantunque esse variino secondo le nazioni, vengono tutte indirizzate allo stesso fine della pace terrena, purché non impediscano l'esercizio della religione che insegna ad adorare l'unico sommo e vero Dio". E lo stesso Santo Dottore così parla alla Chiesa: "Tu, i cittadini, le genti e gli uomini tutti, rievocando la comune origine, non solo li unisci tra loro ma ancora li affratelli".
    Da SS Benedetto XV, Pacem, Dei munus pulcherrimum, Lettera Enciclica.”



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    “23 maggio 2018: Mercoledì delle Quattro Tempora di Pentecoste.”
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    “23 maggio : Festa di Santiago Matamoros in memoria della sua apparizione al fianco dei soldati cristiani durante la vittoriosa battaglia di Clavijo del 23 maggio 844.”
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    “Eretici: nemici del Trono e dell'Altare.
    Il 23 maggio 1618 i rappresentanti imperiali cattolici vengono defenestrati a Praga da alcuni nobili protestanti che insorsero contro il legittimo sovrano Ferdinando II. L'evento segnò l'inizio della Guerra dei Trent'Anni.”

    “Il 23 maggio 1555 Papa Paolo IV Carafa viene esaltato al Sommo Pontificato.”
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    “[VITA EST MILITIA] Giovanni de’ Medici detto Dalle Bande Nere
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...le-bande-nere/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, Mercoledì delle Quattro Tempora di Pentecoste, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...g?w=1024&ssl=1






    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    24 MAGGIO 2018: ventiquattresimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); GIOVEDÌ DI PENTECOSTE e FESTA DI MARIA AUSILIATRICE, Auxilium Christianorum, ora pro nobis



    Maria Ausiliatrice - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/maria-ausiliatrice/
    «24 maggio, Maria Ausiliatrice.
    Preghiera a Maria Ausiliatrice composta da San Giovanni Bosco.

    O Maria, Vergine potente,
    Tu grande illustre presidio della Chiesa;
    Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
    Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
    Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
    Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
    difendici dal nemico e nell’ora della morte
    accogli l’anima nostra in Paradiso! Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ra-199x300.jpg





    Pellegrinaggio a Lourdes - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/pellegrinaggio-a-lourdes/
    “Pellegrinaggio a Lourdes.

    In occasione del 160° anniversario delle apparizioni, l’Istituto Mater Boni Consilii organizza un pellegrinaggio a Lourdes per pregare e ritrovarsi ai piedi della Madonna, (Messa quotidiana, rosario, via Crucis…).
    Visiteremo diversi luoghi attorno al santuario come la casa natale di santa Bernadetta, “le cachot” dov’è vissuta con la sua famiglia, ecc.
    Venite numerosi in famiglia o con amici per aumentare il vostro fervore e le forze spirituali, e deporre le vostre suppliche ai piedi di Maria nella grotta.
    Il pellegrinaggio comincerà venerdì 28 settembre alle 17.00 (chi arriva in ritardo potrà raggiungere il gruppo per la Messa alle 18.00) e si concluderà domenica 30 settembre alle 13.30 dopo pranzo.
    Trovate tutte le informazioni utili in questo volantino.”
    https://www.sodalitium.eu/wp-content...8_DSC_0324.jpg





    Maria Ausiliatrice e il Sodalitium Pianum - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/m...siliatrice-sp/
    Il pittore dell?Ausiliatrice - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 50/18 del 24 maggio 2018, Maria Ausiliatrice.”
    http://www.centrostudifederici.org/w...no-300x157.jpg






    https://www.agerecontra.it/tag/maria-ausiliatrice/
    https://www.agerecontra.it/2018/05/i...lausiliatrice/
    https://www.agerecontra.it/wp-conten...e-a-torino.jpg





    Storia Maria Ausiliatrice - ADMA don Bosco
    http://www.admadonbosco.org/storia-m...iliatrice.html


    Maria Ausiliatrice - La Madonna dei tempi difficili
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...siliatrice.htm
    Novena a Maria Ausiliatrice



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    Maggio mese di Maria: 24° giorno - La penitenza
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-24-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 24° giorno.”





    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    “310. Catechismo San Pio X.
    https://www.youtube.com/watch?v=Gz0Z0ku5Rks”
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php

    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/
    https://www.youtube.com/user/sodalitium





    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «GIOVEDÌ DI PENTECOSTE, 24 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis. »
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f1&oe=5BC48258





    «GIOVEDÌ DI PENTECOSTE.

    Stazione a San Lorenzo fuori le mura.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    SANTA MESSA.
    La Stazione di oggi si tiene nel santuario di San Lorenzo, la cui anima fu talmente consumata dalle fiamme dello Spirito dell'amore, che appena sentiva quelle che torturavano il suo corpo. Si è scelta questa basilica del diacono Lorenzo per leggere l'Epistola ove si tratta di Filippo, uno dei primi sette diaconi. Il nome di quest'ultimo è citato negli Atti (6, 5) dopo quello di Santo Stefano di cui si conservano le reliquie in questa stessa basilica.
    «Allorché lo Spirito Santo discenderà su voi, aveva detto Gesù ai suoi Apostoli, sarete rivestiti di forza e mi renderete testimonianza in Gerusalemme, in tutta la Giudea, nella Samaria e fino agli ultimi confini della terra» (Atti degli Apostoli 1,8).
    E la Messa di oggi ci mostra il diacono Filippo che, pieno di Spirito Santo, predica Cristo nella Samaria e vi compie miracoli (Epistola). Il Vangelo ci ricorda nello stesso tempo che Cristo, dando ai suoi Apostoli la virtù di guarire i malati, aveva ingiunto ad essi di predicare dappertutto il regno di Dio. Così «ripieni di Spirito Santo, annunziarono le meraviglie di Dio» (Comunione) e riempirono il mondo intero degli effetti prodigiosi dello Spirito divino (Introito, Alleluia). Ciò che fece la Chiesa nascente, continua a farlo in tutte le età in queste feste della Pentecoste, ove il lume dello Spirito Santo rischiara più specialmente le anime (Orazione).
    - All'Epistola.
    Il diacono Filippo dimostrò ai Samaritani che Gesù era il Messia atteso. Gli abitanti di Samaria furono vivamente impressionati dalle sue predicazioni e dai suoi miracoli che, come quelli di Nostro Signore e degli Apostoli, consistevano nel cacciare i demoni e guarire i malati.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 6 al capo 9 di Luca.
    I precetti evangelici ci insegnano come deve essere colui che annunzia il regno di Dio: senza bastone, senza bisaccia, senza calzatura, senza pane, senza denaro, cioè ch'egli non cerchi né gli aiuti né gli appoggi del mondo, ma che, forte della sua fede, pensi che tanto più troverà queste cose quanto meno le cercherà. Queste stesse parole si possono, se vuolsi, intendere anche come un insegnamento a spiritualizzare gli affetti del nostro cuore: il cuore, infatti, sembra spogliarsi come d'una veste materiale, allorquando, non contento di respingere l'ambizione e disprezzare le ricchezze, rinunzia ancora alle seduzioni della carne. Ai predicatori del Vangelo è dato prima di tutto il precetto generale di portare la pace, di conservare la costanza, di osservare le leggi che impone l'ospitalità: poi si afferma essere disdicevole per un predicatore del regno celeste di correre di casa in casa, e misconoscere le leggi dell'inviolabile ospitalità.
    Ma come si prescrive la gratitudine per il benefizio dell'ospitalità; così ancora si comanda di scuotere la polvere e di uscire dalla città, se non saranno ricevuti. Con ciò s'insegna che la ricompensa dell'ospitalità non sarà un bene mediocre: perché non solo apporteremo la pace a chi ci riceve, ma ancora, se essi avranno sulla coscienza delle macchie commesse per fragilità, esse saranno tolte per l'ingresso e il ricetto dei predicatori apostolici. E non è senza motivo che in Matteo è raccomandato agli Apostoli di scegliersi la casa in cui devono alloggiare: affinché non si espongano all'occasione di violare i vincoli dell'ospitalità mutando dimora. Però non è richiesta la stessa precauzione dall'albergatore: affinché, scegliendo quelli che riceve, non eserciti meno veracemente l'ospitalità.
    Ma se questo precetto sui doveri dell'ospitalità, nel suo senso letterale, è degno di rispetto; l'insegnamento celeste, nel senso mistico, è pieno di bellezza. Quando si sceglie una casa, si cerca un albergatore degno. Vediamo dunque se per avventura non è la Chiesa e il Cristo che sono designati alle nostre preferenze. E invero quale casa più degna di accogliere la predicazione apostolica, che la santa Chiesa? E Cristo non ci sembrerà da preferirsi a tutti, egli che usò lavare i piedi ai suoi ospiti, e non soffre che quelli ch'egli ha ricevuto in casa sua restino in una strada sporca, ma che anzi trovandoli con macchie della vita passata si degna di purificarli per l'avvenire? Cristo dunque è il solo albergatore che nessuno deve abbandonare, nessuno mutare. A lui si dice con ragione: «Signore, a chi andremo noi? tu hai parole di vita eterna, e noi ci crediamo» (Joann. 6, 69).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...41&oe=5B81AF79
    Sardinia Tridentina: Giovedì dopo Pentecoste - Stazione a san Lorenzo fuori le mura





    «FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA AUSILIATRICE DEI CRISTIANI.
    - Preghiera di Don Bosco.

    O Maria, Vergine potente, Tu grande illustre presidio della Chiesa; Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani; Tu terribile come esercito schierato a battaglia; Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo; Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze difendici dal nemico e nell'ora della morte accogli l'anima nostra in Paradiso! Così sia.
    Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis.
    (Indulgenza di 300 giorni, Pio IX, 14 febbraio 1869).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...58&oe=5BC18A39

    “NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio).”






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Jeudi après la Pentecôte.”
    Méditation pour le Jeudi après la Pentecôte : Jour de plénitude
    https://3.bp.blogspot.com/-YJXXMXQqt...st-esprit3.jpg



    Neuvaine à Notre-Dame Auxiliatrice des Chrétiens
    24 mai : Notre-Dame Auxiliatrice, Secours des Chrétiens :: Ligue Saint Amédée
    “24 mai : Notre-Dame Auxiliatrice, Secours des Chrétiens.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...xiliatrice.jpg









    www.sursumcorda.cloud
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    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    “24 maggio, Maria Ausiliatrice.”




    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    «Lo Spirito Santo Si è manifestato sotto forma del fuoco e di una colomba poiché quelli che godono della sua assistenza, diventano dolci della semplicità di una colomba ed ardenti del fuoco dello zelo. » San Gregorio.
    A. M. «Invece, il mondo è ostile alla luce dello Spirito Santo, questo è perché disprezza la semplicità evangelica ed il suo zelo è solamente agitazione. Chiediamo umilmente al Divino Paracleto il gusto dei beni spirituali senza il quale non c'è vero zelo.»
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    “24 maggio: Auxilium Christianorum, ora pro nobis.”
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    “[VITA EST MILITIA] Capitano Pietro Kružić
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...pietro-kruzic/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, Giovedì di Pentecoste (Santa Maria Ausiliatrice), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=696&ssl=1


    “24 maggio 2018; Giovedì di Pentecoste.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0f&oe=5B8FB2BD





    «Il 24 maggio 1829 Pio VIII pubblicava la sua unica Enciclica "Tradidi humilitati".

    A questo fine [la distruzione della Religione] mira la turpe congiura dei sofisti di questo secolo, che non ammettono alcun discrimine tra le diverse professioni di fede; che ritengono sia aperto a tutti il porto dell’eterna salute, qualunque sia la loro confessione religiosa, e che tacciano di fatuità e di stoltezza coloro che abbandonano la religione in cui erano stati educati per abbracciarne un’altra, fosse pure la Religione Cattolica. Certamente è un orrendo prodigio d’empietà attribuire la stessa lode alla verità e all’errore, alla virtù e al vizio, alla onestà e alla turpitudine. È davvero letale questa forma d’indifferenza religiosa ed è respinta dal lume stesso della ragione naturale, la quale ci avverte chiaramente che tra religioni discordanti se l’una è vera, l’altra è necessariamente falsa, e che non può esistere alcun rapporto tra luce e tenebre. Occorre, Venerabili Fratelli, premunire i popoli contro questi ingannatori, insegnare che la Cattolica è la sola vera religione, secondo le parole dell’Apostolo: «Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo» (Ef 4,5). Perciò sarà un profano, come diceva Girolamo , colui che mangerà l’agnello fuori da questa casa, e perirà colui che durante il diluvio non si rifugerà nell’arca di Noè. E infatti, oltre il nome di Gesù, nessun altro nome è concesso agli uomini che possa salvarli (At 4,12); chi avrà creduto sarà salvo, chi non avrà creduto sarà condannato (Mc 16,16).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7b&oe=5B883775





    «Ricordiamo l'anniversario del ritorno di Pio VII a Roma dalla prigionia francese il 24 maggio 1814 con una lezione di catechismo spiccio impartita dalla Signora Marchesa del Grillo.
    Marchese del Grillo: "Mamma il Medioevo è finito. La Chiesa, il Papato e tutti noi siamo finiti. E sò proprio 'sti Francesi che tu disprezzi che hanno portato na ventata d'aria nova dappertutto...."
    Marchesa: "Noi non abbiamo bisogno d'aria nuova, caro Onofrio, e le finestre de 'sto palazzo resteranno chiuse finché er Papa non sarà tornato".
    Marchese del Grillo: "E allora passerai il resto della tua vita al buio, mamma, perché ricordati che il futuro è nelle mani dei Francesi e in quelle di Napoleone che li guida".
    Marchesa: "No. Il nostro futuro è nelle mani del Signore, e quel Napoleone che guida i Francesi, come dici tu, finirà presto o tardi cor culo pe tera, e ricordati tu invece che morto un Papa, se ne fa sempre un altro!".»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...01&oe=5B7E8124





    https://w2.vatican.va/content/pius-v...ggio-1829.html
    «ENCICLICA
    TRADITI HUMILITATI
    DEL SOMMO PONTEFICE
    PIO VIII.»



    “A periculis cunctis libera nos semper, o Virgo gloriosa et benedicta.”
    "Quem meruisti portare resurrexit, sicut dixit."

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...11&oe=5B783711















    Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis!!!
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  4. #104
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    25 MAGGIO 2018: venticinquesimo giorno di Maggio Mese Mariano, Venerdì delle Quattro tempora di PENTECOSTE (digiuno ed astinenza), NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); Anniversario della nascita di PADRE PIO (Pietrelcina, 25 maggio 1887), Festa di SAN GREGORIO VII, PAPA E CONFESSORE, SANT'URBANO I, PAPA E MARTIRE…



    «San Gregorio VII, papa e confessore, 25 maggio.»
    «Sant’Urbano, papa, lo stesso giorno.
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - Lo stesso giorno (25 maggio). Sant'Urbano papa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-25mag-2.htm
    SANT' URBANO, PAPA

    Questa giornata è ancora contrassegnata dal trionfo di un altro Papa. Gesù risorto aveva detto a Pietro: "Seguimi" (Gv. 21, 19). E Pietro lo aveva seguito fino alla croce. Eredi suoi, Urbano e Gregorio, si sono posti appresso al medesimo capo, e noi salutiamo il loro comune trionfo, nel quale brilla quella forza insuperabile che il vincitore della morte ha comunicato, in tutti i secoli, a coloro che ha scelto sulla terra, per rendere testimonianza alla verità ed alla risurrezione.
    VITA. - Urbano nacque a Roma e, dopo essere stato impiegato al servizio della Chiesa, il 14 ottobre del 222, successe a Callisto I. Il suo Pontificato durò sette anni, sotto il regno di Alessandro Severo che assicurò la pace alla Chiesa. Morì a Roma il 25 maggio 230 e fu seppellito nel cimitero di San Callisto.
    Gli Atti apocrifi di santa Cecilia lo hanno fatto confondere con un altro Urbano, vescovo, ma non Papa, che visse al tempo di Diocleziano, morì martire e sepolto a San Pretestato.
    Preghiera

    Noi, Pontefice santo, celebriamo il tuo trionfo con una gioia aumentataci anche dall'anniversario della dipartita da questa terra di san Gregorio VII, tuo illustre successore, per l'eterno soggiorno, dove l'attendevi nella gloria. Dall'alto del cielo, hai seguito le sue lotte e constatato che il suo coraggio non era inferiore a quello dei martiri. Lui, a Salerno, sul letto di morte si rianimava nell'ultima lotta, al pensiero del tuo estremo combattimento in quel medesimo giorno. O vincolo meraviglioso della Chiesa trionfante e di quella militante! o sublime fraternità dei santi! o speranza immortale per i nostri cuori! Gesù risorto c'invita a raggiungerlo per l'eternità. Ogni generazione gl'invia i suoi eletti, ed essi vanno, di volta in volta, a riunirsi sotto quel Capo, come altrettante membra che completano il suo corpo. Egli è la "primizia di quelli che riposano" (I Cor. 15, 20) e ci farà partecipare alla sua vita, se anche noi avremo partecipato alle sue sofferenze e alla sua morte. Prega, Urbano, affinché il desiderio di riunirci a Gesù che è "la via, la verità e la vita" (Gv. 15, 6) s'infiammi in noi ognor più. Rendici superiori ai calcoli terreni e accordaci sempre di poter sentire che, fino a quando stiamo in questo mondo, "siamo esuli lontani dal Signore" (II Cor. 5, 6).
    da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. ROBERTI, P. GRAZIANI e P. SUFFIA, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 682-683.»




    San Gregorio VII - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/7099-2/
    «25 maggio, San Gregorio VII, Papa e Confessore (Soana, ca. 1020 – Salerno, 25 maggio 1085).

    “A Salerno la deposizione del beato Gregoriosettimo, Papa e Confessore, che fortissimamente propugnò e difese la libertà della Chiesa”.
    O glorioso S. Gregorio, che nella Chiesa fosti come una stella che l’illuminò con l’esempio e la parola, affinché nelle turbinose vicende del tempo rimanga sempre “libera, casta e cattolica”, prega per noi! Il tuo aiuto rafforzi in noi la fede della Chiesa Cattolica, riconoscendola come madre e maestra. Pater, Ave, Gloria
    Invitto Pontefice, quale vigile custode della Chiesa, tu fosti impavido nella lotta contro i suoi potenti nemici: ottieni a noi dal Signore la forza di resistere ad ogni tentazione del Maligno, perché prevalga in noi la fedeltà alla Chiesa nostra madre e si rinsaldi nel nostro cuore un ardente amore per il Signore. Pater, Ave, Gloria
    Angelo tutelare della nostra città, dove giungesti nella tristezza dell’esilio, che accettasti quale partecipazione alla passione redentrice del Cristo, vieni in nostro aiuto! Fai in modo che nel ricordo del tuo esempio e delle tue sofferenze affrontiamo ogni sacrificio, affinché il peccato non trionfi nel nostro cuore e si affermi nella nostra società la giustizia tra gli uomini e l’obbedienza al Signore. Pater, Ave, Gloria.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...II-186x300.jpg






    Mons. Benigni e San Gregorio VII - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/m...-gregorio-vii/
    «Mons. Benigni e San Gregorio VII.
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 51/18 del 25 maggio 2018, San Gregorio VII
    Mons. Benigni e San Gregorio VII.
    Introduzione al capitolo della Storia Sociale della Chiesa di mons. Benigni dedicato al grande pontefice San Gregorio VII.
    Errico IV e Gregorio VII (1073-85) fino a Canossa (1077).

    L’elezione d’Ildebrando avvenne il giorno stesso in cui Alessandro II scendeva sotterra. Fu un’acclamazione di clero e di popolo che lo volle successore dei cinque papi che Ildebrando aveva animati alla riforma della Chiesa. Questa riforma maturava ormai irresistibilmente, e come sempre accade per un profondo movimento religioso, tendenze politiche vi penetravano e conducevano seco la dura lotta politica e sociale.
    Quei settari della lotta erriciana che cavarono fuori l’accusa di simonia per l’elezione di Gregorio VII, erano miserabili calunniatori. Oggi non v’è storico savio che ne dubiti. La forza delle cose imponeva la scelta di chi aveva potentemente improvvisato il movimento dominatore.
    Quale era il vero carattere d’Ildebrando; quale il suo programma concreto con cui diveniva Gregorio VII? Chi ha fatto di lui un impetuoso, un fanatico testardo, un politicante protervo, ha dato prova di grande ignoranza o di mala fede.
    Ildebrando fu tenace assertore d’un ideale che lo assorbiva; la riforma religiosa. Ma non apriorista cieco né violento: al contrario qualche volta ebbe lacune più funeste de’ suoi atti più energici.
    Egli fu l’uomo che scrisse: «nessuno diventa repentinamente sommo; e gli alti edifici poco a poco si costruiscono». Durante la sua influenza sopra i suoi predecessori, si adattò pazientemente al presente per preparare pazientemente il futuro trionfo del suo ideale.
    Uno che lo ha più accusato di politicantismo, il LUCHAIRE’ (Pr. Cap., p. 215 ss) riconosce che egli frenò lo zelo di legati più ardenti che chiaroveggenti nella lotta riformistica. Quello che lo spingeva a reagire contro Guglielmo il Conquistatore non aveva torto, davvero; ma Gregorio del 1080, cioè in piena lotta erriciana, faceva osservare allo zelante: questo uomo in certe cose non si comporta così religiosamente come vorremmo; ma giacché egli non distrugge e non vende le chiese, non ha voluto entrare nel partito dei nemici della Santa Sede, e ha fatto giuramento di obbligare i preti concubinari a lasciare le loro donne, ed i laici detentori di decime, ad abbandonarle, egli merita più elogi ed onori che altri re (LUCHAIRE p. 216-7).
    In questa scusa del falcone normanno v’è una tale oggettività serena, una tale misura di cose necessarie più di altre, che veramente fanno pensare a questo: se non si fosse imbattuto con un degenerato malvagio degnamente contornato da malfattori d’ogni specie, Gregorio VII sarebbe passato alla storia come un Papa non più «duro» e non più «politico» dei suoi immediati predecessori.
    Chi lo accusò come il citato autore francese; di avere esorbitato dal campo religioso della riforma in quello politico mediante la lotta delle investiture, mostra di non comprendere affatto né l’intrinseca questione né l’ambiente della lotta, come meglio vedremo or ora.
    Fin dal momento della sua elezione Gregorio dette prova cospicua della sua moderazione e del suo tranquillo provvedere per gradi, quando, eletto per acclamazione generale, mandò ad Errico IV a domandare il suo placito, secondo il patto (così discutibile in se stesso, e così caduto col successore) di Errico III, e non dissimulando al giovane re il suo piano di riforma.
    Se Errico IV e la sua corte cedettero a quella nomina, non fu evidentemente per amore della riforma, ma perché capirono che non si poteva resistere ad una spinta che veniva dagli eremi come veniva dalla folla. E fu così che all’intronizzazione di Gregorio VII intervenne il cancelliere imperiale non meno della pia vedova, l’imperatrice Agnese.
    La scelta del nome che certamente alludeva all’infelice Gregorio VI con cui Ildebrando apparve sulla breccia per la riforma dimostra in lui un sentimento delicato e nello stesso tempo un segno eloquente dell’uomo che non teme la sventura. In Giovanni Graziano morto esule in Germania Ildebrando presentiva forse un papa che «per avere amato la giustizia e odiato l’iniquità morì in esilio»?
    V’è in tutta la vita d’Ildebrando un distacco della vita che colpisce, giacché non è un’ascesi che segrega, ma invece spinge in mezzo alla mischia con la perfetta abnegazione dell’io. Ildebrando se ne va in Germania con il prigioniero Gregorio VI; e non sa se anch’egli vi finirà oscuramente, in mezzo a quell’ambiente nemico. Circostanze provvidenziali lo menano in Francia a fianco di un vescovo benevolo e nel paese ove fiammeggia la riforma dal candelabro di Cluny; questo gli basta. Nulla di più naturale che vi rimanesse, oscuro monaco, a fare del bene. E così tornò a Roma più forte che mai. Dopo tante lotte egli riprese la via dell’esilio dove doveva morire, ed alla fine della sua tragica vita egli era ben sereno e ben distaccato da tutto, per fare una specie di epigramma citando l’inizio di un versetto biblico per chiuderlo con un’antitesi col testo conclusivo del versetto stesso. «Amasti la giustizia e odiasti l’iniquità (dice il salmista) perciò ti unse il Signore con l’olio della letizia sui tuoi pari» (salmo 44,9); e l’esule moribondo constatava: «Amai la giustizia e odiai l’iniquità, perciò muoio in esilio».
    Questo distacco personale della vita fa del «politico» Ildebrando il fratello spirituale di Pier Damiani e di tutti gli altri asceti. Ma il langobardo di Sovana era un lottatore, tenace e disgraziato come un langobardo della caduta e ricaduta del regno, ma tanto più alto quanto più alta era la sua figura, la sua lotta, il suo ideale.
    Questo Papa, Ildebrando continuò il suo lavoro. Se fosse sopravvissuto Alessandro, egli sarebbe andato come suo legato ai normanni; vi andò da pontefice senz’attendere altrimenti. Gli premeva assicurare il Mezzogiorno, più vicino e sempre irrequieto a causa dei normanni.
    Gregorovius vide Ildebrando «affaccendarsi per fare dell’Italia meridionale una provincia vassalla di Roma» (II, 301). Come se Ildebrando non conoscesse abbastanza i suoi congeneri per sapere che razza di «vassalli» erano stati i langobardi, e quanto i normanni fossero… langobardi. Domandando loro il giuramento di fedeltà feudataria al papato, Ildebrando voleva avere quel tanto necessario che si tenesse tranquilli alla frontiera, e potesse fargli contare su quel tanto di onore che era sentito anche da feudatari senza scrupoli, quando Roma li avesse chiamati al soccorso.
    Ciò è consono al tempo ed all’ambiente, e non cambierà presto. In piena lotta mortale con gli ultimi svevi, il Comune di Perugia, che era guelfo soprattutto per essere indipendente, mandò al Papa un rinforzo di cavalleria contro Manfredi, perché questo era un dovere il più elementare d’un suddito verso il sovrano; ed il papato non domandava di più.
    Ricevuto il giuramento di Landolfo VI di Benevento e di Riccardo di Capua, Gregorio VII trovò resistenza in Roberto il Guiscardo, il più pericoloso e quindi quello di cui bisognava ottenere ad ogni costo la «sudditanza» cioè la tranquillità ed un eventuale aiuto. Il contumace fu scomunicato; ed il pontefice preparò una spedizione, passando in rivista cinquanta mila uomini cisalpini e transalpini, l’anno dopo (marzo 1074) presso il Monte Cimino nel Viterbese. Era con lui Gisulfo di Salerno. Ma la cosa non ebbe conseguenze, non tanto perché l’astuto Guiscardo riuscì ad immobilizzare i colleghi «vassalli» di Roma, ma perché Gregorio non aveva avuto intenzione che d’imporre con la minaccia, solo con la minaccia, la sottomissione a Roberto. Lo diceva apertamente il Papa nella lettera con cui domandava appoggi, a confessione dello stesso GREGOROVIUS (II,238).
    Ma in queste lettere si parla di ben altro che dei normanni. L’esercito crociato doveva col Papa in persona sottomettere l’Italia meridionale, liberare Costantinopoli e Gerusalemme dall’incalzante minaccia, quella; dalla dura tirannia dell’Islam, questa. Parlando di questo grandioso progetto che Urbano III riprenderà con maggior fortuna vent’anni dopo, Gregorio raccomanda ad Errico IV di proteggere la Chiesa di Roma durante la di lui assenza.
    Contava tanto Ildebrando sul re tedesco? vedeva egli le cose romane, italiane, transalpine tali di poter la sua mano di ferro lasciare per un certo tempo le redini per allontanarsi verso l’ignoto Oriente? la Riforma non ne sarebbe stata stroncata od almeno compromessa?
    Resta oscuro, e dubitiamo lo resterà sempre, quel momento psicologico d’Ildebrando. Mettiamo pure ch’egli si considerasse tranquillo per l’Italia con il Mezzogiorno eventualmente sistemato, e con le potenti marchese di Toscana a settentrione di Roma. Ma tutto l’insieme sconsigliava al nuovo pontefice di lasciare l’Italia e l’Europa. Forse egli pensò che tornando vincitore e quasi imperatore dell’Oriente avrebbe meglio imposto il suo piano all’Occidente; ma un tale calcolo è così illimitato, così aleatorio per non dire fantastico, da non comprendersi come potesse entrare nella mente d’Ildebrando.
    In ogni modo, tutto questo mostra che il nuovo Papa non aveva affatto in animo di lottare contro l’impero ed il futuro imperatore.
    Mons. Umberto Benigni, STORIA SOCIALE DELLA CHIESA, Vol. IV. L’APOGEO, tomo secondo, Casa Editrice Vallardi, Milano 1930, pagg. 436 – 439.»
    RISTAMPA DELLA STORIA SOCIALE DELLA CHIESA:

    Storia Sociale della Chiesa - voll. 1, 2 e 3 - e-commerce di Sodalitium
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    "Maggio mese di Maria: 25° giorno
    LA PAZIENZA."





    Tradidi quod et accepi
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    «VENERDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE, 25 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    «VENERDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE
    Stazione ai Dodici Apostoli.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    DIGIUNO E ASTINENZA.
    SANTA MESSA.

    La Stazione si tiene nel santuario dei Dodici Apostoli che formarono la Chiesa nascente.
    L'abbondanza dei frutti terreni, che la Chiesa domanda a Dio nella stagione estiva che sta per cominciare, è una figura dell'abbondanza dei beni spirituali che lo Spirito Santo porta in questi giorni nelle anime nostre (Epistola). Così la liturgia mette sulle labbra dei suoi figli nati a vita divina col Battesimo, canti di lode a Dio (Introito, Offertorio), e allo Spirito del Signore così buono e così dolce a nostro riguardo (Alleluia). Il Vangelo ci mostra i prodigi che Gesù operò per virtù dello Spirito Santo nel guarire i malati e in modo speciale il paralitico, al quale rimette i peccati nello stesso tempo che ridona la sanità. La Chiesa, formata dallo Spirito Santo (Orazione), imita specialmente in questi giorni, il divin Maestro, perché nei giorni di Pentecoste essa riceve in abbondanza colui che è «la remissione dei peccati» (Postcommunio di Martedì) ed esercita il potere datole da Gesù, allorché le disse nella persona degli Apostoli: «Ricevete lo Spirito Santo: quelli ai quali rimetterete i peccati saran perdonati».
    Domandiamo allo Spirito Santo di venire in aiuto alla nostra debolezza (Postcommunio), e di proteggerci contro gli attacchi dei nostri nemici (Orazione).
    - All'Epistola.
    Come una pioggia benefica, le grazie dello Spirito Santo discendono nelle anime in questi giorni di Pentecoste e vi apportano la fecondità. Questo Spirito guida la Chiesa e per mezzo di essa mette in piena luce l'insegnamento di Cristo. Lo Spirito Santo è il dottore di giustizia che risiede in mezzo al vero popolo di Dio.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 5 al capo 5 di Luca, dopo il principio.

    La guarigione di questo paralitico non è inutile né d'una portata ristretta, perché vi vediamo che il Signore comincia a pregare; non già che avesse bisogno di qualche aiuto, ma per darcene l'esempio. Egli ci ha proposto un modello da imitare, non ha cercato l'ostentazione nella preghiera. Essendo presenti dei dottori della legge venuti d'ogni borgata della Galilea, della Giudea e anche da Gerusalemme, fra le guarigioni d'altri infermi, ci è descritta la guarigione di questo paralitico. Anzitutto, come già dicemmo, ogni infermo deve servirsi di intercessori per domandare la sua salute; affinché, in grazia loro, il rilassamento della nostra vita e la condotta vacillante delle nostre azioni siano riformate dal rimedio della parola celeste.
    Ci siano dunque di quelli che, avvertendo lo spirito dell'uomo, ne elevino l'anima alle cose superiori, benché essa sia intorpidita dalla debolezza dell'indumento corporeo. Coll'aiuto dei quali sollevandosi di nuovo e umiliandosi, l'uomo sia posto facilmente dinanzi a Gesù, degno d'essere rimirato dallo sguardo Divino. Il Signore infatti riguarda all'umiltà: perché «riguardò all'umiltà della sua ancella» (Luc. 1, 48). «Vista la loro fede, Gesù disse: Uomo, ti sono rimessi i tuoi peccati» (Luc. 5, 20). Com'è grande il Signore che per il merito degli uni perdona agli altri; e mentre approva i primi, assolve gli errori dei secondi. Perché dunque, o uomo, la preghiera d'un collega non ha influenza su di te, mentre presso Dio anche uno schiavo possiede il merito che occorre per intercedere e il diritto d'impetrare?
    Tu che giudichi, impara a perdonare; tu che sei infermo, impara ad impetrare. Se diffidi del perdono dei tuoi gravi peccati, serviti di intercessori, serviti della Chiesa che preghi per te, affinché in grazia di lei il Signore ti perdoni ciò che a te potrebbe negare. E sebbene non dobbiamo non tener conto della veridicità di questa storia, perché noi crediamo che il corpo di questo paralitico fu realmente guarito; riconosciamo però ancora in lui la guarigione dell'uomo interiore, cui vengono rimessi i peccati. Quando i Giudei affermano che il solo Dio può rimettere i peccati, certo con ciò lo confessano Dio; e proclamano col loro proprio giudizio la loro infedeltà, mentre riconoscono l'opera divina, ma negano la divinità della persona.»
    Sardinia Tridentina: Venerdì delle Quattro Tempora di Pentecoste
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...cf&oe=5B857E52





    “NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5d&oe=5B890317


    “INDULGENZE PER IL MESE DI MAGGIO.

    Con rescritto della S. C. delle Indulgenze 18 giugno 1822 a tutti i fedeli che in pubblico od in privato onoreranno con particolari ossequi, orazioni ed atti divoti la SS. Vergine in tutto il mese di Maggio, Pio VII concesse 300 giorni d'Indulgenza, ogni giorno, e la Plenaria una volta in detto mese, nel giorno in cui, ricevuti i SS. Sacramenti, pregheranno secondo la mente del Sommo Pontefice. Tale Indulgenza per concessione di Pio IX, 8 agosto 1859, può lucrarsi anche nel 1° di giugno.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...bf&oe=5B9081CF











    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Méditation pour le Vendredi après la Pentecôte : Jour d'amour.”
    Méditation pour le Vendredi après la Pentecôte : Jour d'amour


    25 mai : Saint Grégoire VII, Pape (1021-1085) :: Ligue Saint Amédée
    “25 mai : Saint Grégoire VII, Pape (1021-1085).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...egoire_vii.jpg










    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    “25 maggio 2018, San Gregorio VII.”
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    “Pietrelcina, 25 maggio 1887. Nasceva Padre Pio.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...37&oe=5BC2D252






    “E’ vero che siamo peccatori e non abbiamo come giustificarci, ma per questo Vi supplichiamo che ci trattate non con la Vostra Giustizia, ma con La Vostra Misericordia. Per tutti i nostri peccati, per i quali siamo contriti, noi Vi presentiamo l’Unigenito Vostro Figliuolo, Crocifisso e Sacramentato che si offrì a Voi sul Calvario e a Voi si offre di continuo nel Sacrificio della Santa Messa. Respice in faciem Christi Tui.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...02&oe=5B7EFBD0





    «25 maggio 1899. La consacrazione dell’umanità al sacro Cuore di Gesù.

    O Gesù dolcissimo, o redentore del genere umano, riguardate a noi umilmente prostesi dinanzi al vostro altare.
    Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere; e per poter vivere a voi più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi si consacra al vostro sacratissimo Cuore.
    Molti purtroppo non vi conobbero mai; molti, disprezzando i vostri comandamenti, vi ripudiarono.
    O benignissimo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri; e tutti quanti attirate al vostro Cuore santissimo.
    O Signore, siate il re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da voi, ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono; fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.
    Siate il re di coloro che vivono nell’inganno dell’errore o per discordia da voi separati: richiamateli al porto della verità e all’unità della fede, affinchè in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
    Siate il re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni del gentilesimo, e non ricusate di trarli dalle tenebre al lume e al regno di Dio.
    Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra Chiesa, largite a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fate che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: sia lode a quel Cuore divino da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli.
    Così sia.
    da SS +, Leone XIII, Annum sacrum, Lettera Enciclica.»
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    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/




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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    “25 maggio 2018: Venerdì delle Quattro tempora di Pentecoste.”
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    «25 maggio 2018: San Gregorio VII, Papa e confessore»
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    «Nella festa di san Gregorio VII è bene ricordare la santa memoria di Matilde di Canossa, "fedele ancella di san Pietro", sostegno del Papato nella lotta per la Libertas Ecclesiae.
    [VITA EST MILITIA] Matilde di Canossa, viceregina d’Italia.»
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...egina-ditalia/
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1

    https://www.radiospada.org/2018/05/v...andreas-hofer/
    «[VITA EST MILITIA] Comandante Andreas Hofer
    Nota di Radio Spada; continua oggi, Venerdì delle quattro tempora di Pentecoste (festa di San Gregorio VII), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.»
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=700&ssl=1


    «25 MAGGIO 2018: SANT' URBANO, PAPA»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ae&oe=5BC2CCCA





    «Un pensiero di Padre Pio da Pietrelcina nel 131° anniversario della nascita (25 maggio 1887).
    "La palma della gloria non è serbata se non a chi combatte da prode fino alla fine. Incominci dunque quest'anno il nostro santo combattimento. Dio ci assisterà e coronerà di un eterno trionfo" (Epist. IV, p. 879)»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e7&oe=5B8C8367



    “Oggi, in Irlanda, si vota per la soppressione dell'ottavo emendamento della costituzione, che protegge l'essere umano concepito, ed aprire così la via all'ennesimo bagno di sangue innocente.
    Da una parte, come al solito, l'establishment compatto, i cattolici adulti, la chiesa che guarda altrove, i massmedia, cantanti miliardari, artisti, intellettualoidi, soubrette; dall'altra, le famiglie, qualche politico, un pugno di medici e di religiosi che non si piegano alla connivenza silenziosa e redditizia coll'ideologia di morte.
    San Patrizio protegga tutti i figli dell'Isola Verde dall'orrore dell'aborto di Stato!”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ee&oe=5B779481


    “Rosa mystica, ora pro nobis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5b&oe=5BC36500










    https://forum.termometropolitico.it/...vestiture.html
    "Le due spade: Sacerdotium e Regnum nella lotta per le investiture"
    https://forum.termometropolitico.it/...to-romano.html

    «ROMANI PONTEFICI (CHE DA SAN PIETRO A PIO XII) HANNO FORMATO E FORMANO UN'UNICA PERSONA MORALE, QUELLA DEL PAPA. PIETRO VIVE NEI SUOI LEGITTIMI SUCCESSORI, PIETRO HA PARLATO ED INSEGNATO INFALLIBILMENTE ATTRAVERSO I SUOI SUCCESSORI ATTRAVERSO DUE MILLENNI, PIETRO HA PARLATO MA ERA CRISTO CHE PARLAVA IN LUI.
    UDENDO LE SUE PAROLE, UDIAMO LE PAROLE E DIREI QUASI GLI ACCENTI, I RESPIRI DEL DIVIN MAESTRO.
    ANCHE OGGI, IN QUESTI ANNI DI PESTILENZIALE SILENZIO E DI VUOTO DI MAGISTERO E DI AUTORITà PONTIFICIA, LA PERSONA MORALE DEL PAPATO CONTINUA A PARLARE ATTRAVERSO I MILLE E MILLE DOCUMENTI DEL SUO GLORIOSO PASSATO IN ATTESA DI PARLARE CON VOCE ANCORA PIù INTENSA, VIGOROSA E TONANTE IN FUTURO.
    VIVA IL PAPATO ROMANO! VIVA IL PAPA!
    SAN PIETRO APOSTOLO, PRINCIPE DEGLI APOSTOLI, PRIMO PAPA (DALL'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTO AL 67 D.C) FESTA 29 GIUGNO.»
    http://santiebeati.it/immagini/Origi...50/20350AM.JPG
    https://forum.termometropolitico.it/...romano-16.html
    «San Gregorio Vii Papa (1073-1085). FESTA IL 25 MAGGIO»
    http://santiebeati.it/immagini/Origi...400/27400H.JPG
    http://www.araldicavaticana.com/greorio7cartolina.jpg









    SANTI PAPI GREGORIO VII ED URBANO I, PREGATE PER NOI!!!
    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  5. #105
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    26 MAGGIO 2018: ventiseiesimo giorno di Maggio Mese Mariano, SABATO DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE (astinenza e digiuno, Fine del tempo pasquale) ed ultimo giorno della NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio, Festa: Domenica 27 maggio); Sant'Eleuterio, Papa e martire, e SAN FILIPPO NERI, CONFESSORE…



    “26 MAGGIO - SAN FILIPPO NERI, CONFESSORE.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 26 maggio. San Filippo Neri, confessore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-26mag.htm
    "Sant’Eleuterio, papa e martire, lo stesso giorno."



    San Filippo Neri - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-filippo-neri/
    «26 maggio, San Filippo Neri, Confessore (Firenze, 21 luglio 1515 – Roma, 26 maggio 1595).

    “A Roma san Filippo Neri, Prete e Confessore, Fondatore della Congregazione dell’Oratorio, insigne per la verginità, per il dono della profezia e pei miracoli”.
    O glorioso San Filippo, angelo di costumi, maestro di virtù, serafino di carità, apostolo di Roma e patrono della gioventù, io sotto la vostra protezione raccomando la vita mia. Ottenetemi la grazia di camminare per la strada retta del Vangelo e di star sempre vigilante e cauto, acciò la mia coscienza non si addormenti mai nella falsa e perniciosa pace dei peccatori. Assistetemi finalmente nell’ora della mia morte; scacciate da me, in quel passo terribile, il maledetto insidiatore, e accompagnate l’anima mia in Paradiso. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ri-221x300.jpg





    http://www.sodalitium.biz/ordinazion...verrua-savoia/
    "Ordinazione sacerdotale a Verrua Savoia
    Verrua Savoia, sabato 26 maggio 2018 alle ore 10,00:
    ordinazione sacerdotale di Don Damien Dutertre, del Most Holy Trinity Seminary,
    impartita da S. E. Mons. Donald Sanborn."
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...bf-300x293.jpg





    SANTE MESSE domenicali celebrate dai sacerdoti dell'Istituto Mater Boni Consilii - IMBC:


    Sante Messe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    Verona (provincia) - Sodalitium
    "Messa la 4a domenica del mese alle ore 18 a San Bonifacio (VR)."
    S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium
    "S. Messa in provincia di Verona
    Per supplire alla mancanza di messe “non una cum” nella zona di Verona e di Vicenza, il nostro Istituto celebrerà la Santa Messa in provincia di VR, per ora in maniera occasionale. La prossima celebrazione è prevista per :
    domenica 27 maggio 2018 (SS. Trinità) alle ore 18 presso:
    La sala polivalente di Villanova
    Piazza S. Benedetto, 1,
    37047 S. Bonifacio VR
    (Vicino all’abbazia di Villanova)
    Il luogo si trova vicino al casello dell’Autostrada A4 (Soave san Bonifacio)."


    "I.M.B.C. - Istituto Mater Boni Consilii."
    https://www.youtube.com/user/sodalitium
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw


    "Pascendi Dominici Gregis."
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/



    SANTE MESSE domenicali celebrate da Don Floriano Abrahamowicz:


    "Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre."
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    domusmarcellefebvre110815
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php




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    Maggio mese di Maria: 26° giorno - L'obbedienza
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    "Maggio mese di Maria: 26° giorno.
    L’OBBEDIENZA."




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    «SABATO DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE, 26 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    «SABATO DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE
    Stazione a San Pietro.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    DIGIUNO E ASTINENZA.
    SANTA MESSA

    Dopo aver dato alla Chiesa numerosi figli la notte di Pentecoste, lo Spirito Santo le dà oggi sacerdoti che saranno gli strumenti della sua grazia nel mondo. Così la Stazione si tiene nella basilica di San Pietro (in Vaticano), il pastore degli agnelli e delle pecore, e il Vangelo ci parla di una guarigione operata nella casa di Pietro. Il Sacerdote, ministro di Gesù Cristo, si dedica a guarire le anime divorate dalla febbre delle passioni.
    È stato già notato che la Messa del Sabato delle Quattro Tempora racchiude fra l'Introito e l'Epistola, cinque Letture con le Orazioni e i Tratti. La quinta è invariabile. Contiene il racconto del miracolo che scampò i tre giovani ebrei nella fornace. È seguita da un estratto del loro Cantico di rendimento di grazie. L'Orazione della Messa si ispira a questa lettura e sollecita dalla bontà divina di non essere consumati dalla fiamma dei vizi. Il Sacerdote nel Sacramento dell'Ordine riceve una larga effusione dello Spirito di Dio (Vangelo) che gli permette di propagare il regno di Dio (Epistola). La II, III e IV lettura fanno allusione alle messi e all'offerta dei preziosi frutti della terra, perché le Quattro Tempora furono istituite per ottenere la benedizione di Dio su ogni stagione che sta per cominciare. Entrati nella Chiesa col Battesimo, offriamo, a nostra volta, a Dio le primizie di tutto ciò che facciamo sotto l'influsso soprannaturale dello Spirito Santo.
    Domandiamogli che aumenti la nostra fede in Gesù (Epistola e Vangelo) e che riempia i nostri cuori del santo amore (Epistola).
    - Alla prima lettura.
    Conclusa la lettura avviene l'ordinazione degli Ostiarii.
    - Alla seconda lettura.
    Col Battesimo noi siamo entrati nella vera terra promessa, dove crescono tutte le virtù. Offriamo dunque a Dio le primizie di ogni nostro atto.
    - Alla terza lettura.
    La terra di Canaan, ove scorrono latte e miele, è figura della Chiesa dove Dio nutrisce le anime nostre con l'Eucarestia.
    - Alla quarta lettura.
    Lo Spirito Santo risiede nella Chiesa. Dimora in mezzo a noi con la grazia che è una partecipazione della vita intima di Dio e ci permetterà, in Cielo, di conoscere e amare Dio come Dio conosce ed ama se stesso.
    - Alla quinta lettura.
    Alla lettura del Profeta Daniele non segue l'Inno e non si risponde Deo gratias, ma si continua immediatamente col versetto Alleluiatico. Finito quest'ultimo si dice il Gloria in excelsis.
    - All'Epistola.
    Il Battesimo ci rende figli di Dio perché ci fa aderire per mezzo della fede a Gesù e perché spande nelle nostre anime lo Spirito di adozione. Uniti con i legami dello Spirito Santo, al Figlio di Dio, siamo amati con Lui dal Padre, e possiamo gloriarci di prender parte un giorno alla sua gloria. Questa speranza ci sostiene in mezzo a tutte le prove.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 4 al capo 4 di Luca, verso la fine.
    Guarda la clemenza del Signore Salvatore: né mosso a sdegno, né offeso dalla grave ingratitudine, né ferito dalla loro ingiustizia, abbandona la Giudea: anzi dimentico dell'ingiuria, memore solo della clemenza, cerca di guadagnare dolcemente i cuori di questo popolo infedele, ora istruendo, ora liberandone gl'indemoniati, ora guarendone i malati. E con ragione san Luca parla prima d'un uomo liberato dallo spirito malvagio, e poi racconta la guarigione d'una donna. Perché il Signore era venuto per guarire l'uno e l'altro sesso: ma prima doveva guarire quello che fu creato prima; e non bisognava omettere di guarire quella che aveva peccato più per leggerezza d'animo che per malvagità.
    L'aver il Signore cominciato a operare le due guarigioni di sabato significa ch'egli voleva cominciare la creazione del nuovo uomo lo stesso giorno che terminò l'antica creazione: e mostra fin da principio che il Figlio di Dio non è soggetto alla legge, ma è al disopra della legge: e ch'egli non aboliva la legge, ma la compiva. Infatti il mondo non è stato fatto per mezzo della legge, ma del verbo, siccome leggiamo: «Dal Verbo del Signore sono stati fatti i cieli» (Ps. 32, 6). La legge dunque non viene abolita, ma si completa: così che si rinnovi l'umanità decaduta. Onde anche l'Apostolo dice: «Spogliandovi dell'uomo vecchio, rivestitevi del nuovo che è stato creato secondo Dio» (Coloss. 3, 9).
    E bene a proposito cominciò le sue guarigioni di sabato, per mostrare ch'egli è il Creatore che ordina e concatena le opere sue, e continua qui l'opera ch'egli stesso aveva già incominciata: come un architetto, che, disponendosi a rinnovare una casa, comincia a demolire il vecchio non dalle fondamenta, ma dall'alto. Così egli mette mano prima là - cioè il giorno - dove aveva lasciato: quindi comincia dalle cose minori per giungere alle maggiori. Liberare dal demonio lo possono anche gli uomini, ma in nome di Dio: comandare ai morti di risorgere appartiene solo alla potenza divina. Forse anche questa donna, suocera di Simone e di Andrea, era la figura della nostra carne, che languisce per le varie febbri delle sue colpe, consumata dai desideri smodati delle sue diverse passioni. Direi anzi che un affetto disordinato non è minore febbre di quella che fa sentire il calore nel corpo. L'una brucia l'anima, l'altra il corpo. Infatti nostra febbre è l'avarizia: nostra febbre è la cupidigia: nostra febbre è la lussuria: nostra febbre è l'ambizione: nostra febbre è l'iracondia.»
    Sardinia Tridentina: Sabato delle Quattro Tempora di Pentecoste - Stazione a san Pietro
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    “NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio). Si ricorda di viverla in grazia di Dio.”
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    Ligue Saint Amédée
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Méditation pour le Samedi après la Pentecôte : Jour de ferveur.”
    Méditation pour le Samedi après la Pentecôte : Jour de ferveur

    26 mai : Saint Philippe de Néri, Confesseur (1515-1595) :: Ligue Saint Amédée
    “26 mai : Saint Philippe de Néri, Confesseur (1515-1595).”
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    Motets au Saint Sacrement :: Ligue Saint Amédée





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    «Numero 114 di SVRSVM CORDA® del 27 maggio 2018.
    Saranno pubblicati i seguenti contenuti:
    - Comunicato numero 114. Giovanni declinante e Gesù ascendente;
    - Adeguamento al Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR 2016/679);
    - Preghiera a San Filippo Neri, Confessore;
    - Preghiera a San Gregorio VII, Papa;
    - Gli anatemi del Concilio di Costantinopoli II, numeri 5 e 6;
    - Preghiera a Maria Ausiliatrice;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Isidoro di Scete;
    - San Tommaso: il re deve necessariamente avere difese fortissime;
    - Preghiera a Santa Rita per le famiglie;
    - San Tommaso: il principato dispotico, quando si identifica col regale;
    - Dizionario di teologia dommatica. I Valdesi;
    - Dizionario di teologia dommatica. Il Tomismo.
    Già leggibili sul sito:
    - Teologia Politica 103. Coesistenza internazionale nel timore e nell’errore;
    - Racconti miracolosi n° 62. Il giovane catecumeno resuscitato da San Martino.»
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    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda

    Lo stesso padre Isidoro disse: «Questa è la scienza dei santi, la conoscenza della volontà di Dio: quando obbedisce alla verità (Cf. I Pt., 1, .22), l’uomo è al di sopra di tutto, perché egli è immagine e somiglianza di Dio (Cf. Gn., 1, 26). Di tutti gli spiriti, il più terribile è seguire il proprio cuore, cioè il proprio pensiero e non la legge di Dio. Questo alla fine diventa afflizione per l’uomo, perché non ha conosciuto il mistero di Dio, né ha trovato la via dei santi, per operare in essa. Ma ora è tempo di agire per il Signore (Sal.,118, 126), perché la salvezza è nel tempo della tribolazione (Cf. Sap., 2, 11). È scritto infatti: Con la vostra sopportazione acquisterete le anime vostre (Lc., 21, 19» (221c).
    Dal prossimo numero di SVRSVM CORDA®, n° 114 del 27 maggio 2018 - www.sursumcorda.cloud
    Ritratto: Morte di Sant'Antonio eremita.”
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    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Pietro Ferrari
    Pro gay and pro choise.
    Finisce il mito irlandese della patria cattolica che più di tutte aveva resistito all'idea libertaria. Dublin little London.
    Quale futuro per la battaglia bioetica?”

    « Lo Spirito Santo Si è manifestato sotto forma del fuoco e di una colomba poiché quelli che godono della sua assistenza, diventano dolci della semplicità di una colomba ed ardenti del fuoco dello zelo. » San Gregorio.






    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
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    «26 maggio 2018: Sabato delle quattro tempora di Pentecoste (Fine del tempo pasquale).»
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    “26 maggio 2018: San Filippo Neri, confessore.”
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    “26 maggio 2018: Sant'Eleuterio, Papa e martire.
    Eleuterio, papa, santo, martire, di Nicopoli nell’Epiro, 175-189. Fu sepolto vicino alla tomba di S. Pietro Apostolo.

    M.R.: 26 maggio - A Roma sant'Eleuterio, Papa e Martire, il quale convertì alla fede di Cristo molti nobili Romani, e mandò nella Gran Bretagna Damiano e Fugazio, i quali battezzarono il Re Lucio, insieme a sua moglie e a quasi tutto il popolo.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”
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    «[VITA EST MILITIA] Capo brigante Carmine Crocco
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...armine-crocco/
    Nota di Radio Spada; si conclude oggi, Sabato delle quattro tempora di Pentecoste (festa di San Filippo Neri), questa rubrica radiospadista dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici. »
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    “Rosa mystica, ora pro nobis.”
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    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 26 maggio. San Filippo Neri, confessore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-26mag.htm
    «26 MAGGIO SAN FILIPPO NERI, CONFESSORE.

    La gioia.
    La gioia è il carattere principale del Tempo pasquale: gioia soprannaturale, motivata dal trionfo dell'Emmanuele e dal sentimento della nostra liberazione dei vincoli della morte. Ora, questo sentimento di allegrezza interiore ha regnato in modo caratteristico nel servo di Dio che oggi onoriamo. Ed è proprio di un tale uomo, il cuore fu sempre nel giubilo e nell'entusiasmo delle cose divine, che si può dire con la Sacra Scrittura "che il cuore del giusto è come un festino continuo" (Prov. 15, 15). Uno dei suoi ultimi discepoli, il Padre Faber, fedele alla dottrina del maestro, c'insegna nell'opera Il progresso spirituale che il buon umore è uno dei mezzi principali di avanzamento nella perfezione cristiana. Noi accogliamo, dunque, con altrettanta allegrezza che rispetto, la figura radiosa e bonaria di Filippo Neri, l'Apostolo di Roma nel XVI secolo.
    La carità.
    L'amore di Dio, un amore ardente che si comunicava invincibilmente a tutti quelli che lo avvicinavano, fu la caratteristica principale della sua vita. Tutti i santi hanno amato Iddio, poiché l'amore suo è il primo e il più grande dei comandamenti; ma la vita di san Filippo realizza questo precetto con una pienezza, si direbbe quasi, incomparabile. La sua esistenza non fu che un trasporto d'amore verso il supremo Signore di tutte le cose; e, senza un miracolo della potenza e della bontà di Dio, questo amore così ardente nel cuore di Filippo avrebbe consumato la sua vita prima del tempo. Era arrivato al ventinovesimo anno d'età, quando un giorno, durante l'Ottava di Pentecoste, il fuoco della carità divina infiammò il suo cuore, con un tale impeto, che si spezzarono due costole nel petto, lasciando così al cuore lo spazio necessario per cedere, ormai senza pericolo, ai trasporti che lo invadevano tutto. Questa frattura non si rinsaldò mai più. Ognuno lo avrebbe potuto constatare, essendogli rimasto esteriormente una visibile prominenza. Grazie a tale miracoloso sollievo, Filippo poté vivere ancora cinquant'anni in preda a tutti gli ardori di un amore che apparteneva più al cielo che alla terra.
    La santità e la dedizione alla Chiesa.
    Questo serafino in corpo umano fu come una risposta vivente agli insulti contro i quali la pretesa Riforma perseguitava la Chiesa cattolica.
    Lutero e Calvino l'avevano chiamata l'infedele e la prostituta di Babilonia; ed ecco che questa medesima Chiesa poteva mostrare, agli amici ed ai nemici, figli come una Teresa nella Spagna, un Filippo Neri, a Roma. ma il protestantesimo si preoccupava molto di scuotere il giogo, e ben poco dell'amore. In nome della libertà della fede, oppresse i deboli ovunque dominò, e s'impiantò con la forza anche là dove veniva respinto, senza però rivendicare il diritto di Dio che deve essere amato. Fu così che si vide scomparire, dai paesi che invase, quel sentimento di dedizione, fonte del sacrificio verso Dio e verso il prossimo.
    Passò un lungo periodo di tempo prima che la pretesa Riforma si accorgesse che esistono ancora degli infedeli sulla superficie del globo. E se, più tardi, essa si è fastosamente imposta l'opera delle missioni, sappiamo abbastanza quali apostoli sceglie, come organi delle sue strane società bibliche. É dunque dopo tre secoli che si accorge che la Chiesa cattolica non ha cessato di produrre delle corporazioni votate alle opere di carità. Preoccupata da una tale scoperta, essa esperimenta, in alcuni luoghi, le sue diaconesse e le sue infermiere. Qualunque cosa avvenga da uno sforzo così tardivo, si può ragionevolmente credere che non assumerà mai vaste proporzioni; e ci è permesso di pensare che quello spirito di dedizione che sonnecchiò durante tre secoli nel cuore del protestantesimo, non sia precisamente l'essenza del suo carattere, quando lo si è visto, nelle contrade che ha invaso, disseccare persino la sorgente dello spirito di sacrificio, arrestando violentemente la pratica dei consigli evangelici, i quali non trovano la loro ragione di essere che nell'amor di Dio.
    Gloria dunque a Filippo Neri, uno dei più degni rappresentanti della divina carità nel xvi secolo! Sotto il suo impulso, prima Roma, e ben presto poi tutta la cristianità, ripresero nuova vita con la frequenza dei Sacramenti, e nell'aspirazione ad una pietà più fervorosa. La sua parola, la sua stessa presenza, elettrizzavano il popolo cristiano nella città santa. E fino ad oggi l'orma dei suoi passi non si è cancellata. Ogni anno il ventisei maggio, Roma celebra la memoria del suo pacifico riformatore. Filippo divide con i santi apostoli l'onore di essere Patrono della città di san Pietro.
    Il taumaturgo.
    Filippo ebbe il dono dei miracoli, e mentre non chiedeva per se stesso che l'oblio ed il disprezzo, vide invece stringersi intorno a sé tutto un popolo che domandava ed otteneva, con l'intercessione della sua preghiera, la guarigione dei mali della vita presente, e nello stesso tempo, la riconciliazione delle anime con Dio. Anche la morte stessa obbedì al suo comando, come ne dette testimonianza quel giovane principe Paolo Massimo, che Filippo richiamò alla vita, quando già si preparavano i suoi funerali. Mentre questo adolescente rendeva l'ultimo respiro, il servo di Dio, al quale si era rivolto perché lo assistesse nel transito, celebrava il santo Sacrificio. Poi, al suo ingresso nel palazzo, Filippo vede ovunque i segni del lutto: il padre desolato, le sorelle in lacrime, la famiglia costernata; tristi costatazioni che colpiscono il suo sguardo. Il giovinetto era deceduto dopo una malattia di sessantacinque giorni, che aveva sopportato con rara pazienza. Filippo si getta in ginocchio e, dopo un'ardente preghiera, impone la mano sulla testa del defunto, chiamandolo a nome e a voce alta. Paolo, risvegliato dal sonno della morte per mezzo di quella potente parola, apre gli occhi, rispondendo teneramente: "Padre mio". E poi aggiunge: "Vorrei solamente confessarmi". I presenti si allontanano un momento e Filippo resta solo, con colui che ha riconquistato dalla morte. Ben presto i parenti vengono chiamati, e Paolo, in loro presenza, parla con Filippo della madre e di una sorella che egli amava teneramente e che la morte gli rapì. Durante questo conversazione il volto del giovane, fino a poco fa sfigurato dalla febbre, riprende i suoi colori e la sua grazia di un tempo. Mai Paolo era sembrato così pieno di vita! Il santo gli domanda allora se sarebbe morto volentieri di nuovo. "Oh! sì, molto volentieri, risponde il ragazzo; perché così potrò vedere in Paradiso mia madre e mia sorella" "Vai allora, risponde Filippo, parti verso la felicità, e prega il Signore per me". A queste parole, il giovanetto torna a spirare ed entra nelle gioie dell'eternità, lasciando i presenti commossi di dolore e di ammirazione. Tale era quest'uomo favorito quasi continuamente dalle visite del Signore, nei rapimenti e nelle estasi; dotato di spirito profetico; che penetrava le coscienze con uno sguardo, che spandeva il profumo delle sue virtù, attirando così le anime con irresistibile incanto. La gioventù romana di ogni condizione si stringeva intorno a lui. Ad alcuni abbatteva gli scogli, ad altri, tendeva la mano per salvarli nel naufragio. I poveri, i malati erano costantemente oggetto della sua sollecitudine. A Roma, egli si moltiplicava, esplicando ogni forma di zelo, lasciando così anche dopo di lui un impulso per le buone opere che non si è mai affievolito.
    Il fondatore.
    Filippo aveva compreso che la conservazione del costume cristiano dipendeva specialmente dalla efficace diffusione della parola di Dio, e nessuno si mostrò più sollecito di lui nel procurare ai fedeli apostoli capaci di invitarveli con una predicazione solida ed attraente. Egli fondò, sotto il nome di Oratorio, una istituzione che ancora dura, ed il cui scopo era di rianimare e di mantenere la pietà nelle popolazioni. Questa istituzione, che non bisogna confondere con l'Oratorio della Francia, si propone di utilizzare lo zelo ed il talento di quei sacerdoti che la divina vocazione non chiama alla vita del chiostro, ma che, associandosi nei loro sforzi, giungono ugualmente a produrre abbondanti frutti di santificazione.
    Fondando l'Oratorio, senza legare i membri di questa associazione coi voti religiosi, Filippo si adattava al genere di vocazione che essi avevano ricevuto dal cielo, e assicurava loro, per lo meno, i vantaggi di una regola comune, con l'aiuto dell'esempio: aiuto così efficace per sostenere l'anima nel servizio di Dio e nella pratica delle opere di zelo. Ma il santo apostolo era troppo attaccato alla fede della Chiesa, per non stimare la vita religiosa come lo stato di perfezione. Durante tutta la sua lunga carriera, non cessò d'indirizzare verso il chiostro quelle anime che a lui sembravano chiamate alla professione dei voti. Per mezzo suo i diversi ordini religiosi si accrebbero di un numero immenso di persone, da lui messe alla prova con discernimento: in modo tale che sant'Ignazio di Loyola, amico intimo di Filippo e suo ammiratore, lo paragonava scherzosamente alla campana che convoca i fedeli in Chiesa, anche se essa non vi entra!
    La lotta contro il protestantesimo.
    La terribile crisi che agitò il cristianesimo nel xvi secolo e tolse alla Chiesa cattolica un numero così grande delle sue province, colpì dolorosamente Filippo. Soffriva crudelmente nel vedere tanti lasciarsi inghiottire, gli uni dopo gli altri, nel baratro dell'eresia. Gli sforzi che lo zelo tentava di fare per riconquistare quelle anime sedotte dalla pretesa Riforma, facevano battere il suo cuore, mentre con occhio vigile, osservava le manovre con le quali il protestantesimo lavorava per mantenere la sua influenza. Le Centurie di Magdeburgo, vasta compilazione storica, era destinata a sovvertire i lettori, persuadendoli, con l'aiuto di brani falsificati, di fatti denaturati e spesso anche inventati, che la Chiesa Romana aveva abbandonato l'antica fede e sostituito la superstizione alle pratiche primitive. Questo lavoro sembrò a Filippo di una portata così pericolosa, che solo un'opera superiore per erudizione, attinta dalle reali fonti della verità, avrebbe potuto assicurare il trionfo della Chiesa cattolica.
    Egli aveva intuito il genio di Cesare Baronio, uno dei suoi compagni all'Oratorio. Prendendo in mano la causa della fede, ordinò a quest'uomo sapiente di entrare subito nella lizza, e di opporsi al nemico della vera fede, basandosi sul terreno della storia. Gli Annali ecclesiastici furono il frutto di questa grande idea di Filippo; ed il Baronio stesso ne rende testimonianza al principio del suo ottavo libro. Quattro secoli sono passati su quest'opera insigne. Con i mezzi scientifici di cui disponiamo adesso, è facile segnalarne le imperfezioni; ma la storia della Chiesa, mai è stata raccontata con una dignità, una eloquenza ed una imparzialità superiore a quelle che regnano in questa sapiente esposizione di fatti, che abbraccia il corso di dodici secoli.
    L'eresia accusò il colpo; l'erudizione malsana e infedele dei Centuriatori si eclissò in presenza di questa leale narrazione, e si può affermare che il flusso che saliva dal protestantesimo si arrestò di fronte agli Annali del Baronie, nei quali la Chiesa appariva finalmente quale è sempre stata "colonna e fondamento della verità" (I Tim. 3, 15). La santità di Filippo ed il genio del Baronio avevano deciso della vittoria. Numerosi ritorni alla fede romana vennero a consolare i cattolici così dolorosamente decimati; e se ai nostri giorni innumerevoli abiure annunciano la prossima rovina del protestantesimo, è giusto attribuirlo in gran parte al successo del metodo storico inaugurato negli Annali.
    VITA. - Filippo nacque a Firenze nel 1515. Dopo un'infanzia molto pia, si recò a Roma per studiare filosofia e teologia. Divenuto sacerdote nel 1551, si consacrò interamente al servizio delle anime e, per essere di maggior aiuto, fondò la Congregazione dell'Oratorio, che fu approvata da Gregorio XIII nel 1575. La sua orazione era cosi elevata che spesso egli era rapito in estasi; era dotato del dono della profezia e da quello di leggere nelle anime. Nel 1593 dette le dimissioni da Superiore dell'Oratorio e mori il 24 maggio 1602. Venti anni dopo, veniva canonizzato insieme a Ignazio di Loyola, a Teresa d'Avila e a Francesco Saverio.
    Amor di Dio.
    Tu hai amato il Signore Gesù, o Filippo, e tutta la tua non è stata che un continuo atto d'amore; ma non hai voluto godere da solo del sommo bene. I tuoi sforzi erano tesi a farlo conoscere da tutti gli uomini, affinché tutti lo amassero insieme a te e pervenissero al loro ultimo fine. Durante quarant'anni fosti l'Apostolo infaticabile della città santa, e nessuno poté sottrarsi all'azione del fuoco divino che ardeva in te. Noi osiamo pregarti di volgere gli sguardi anche sopra di noi. Insegnaci ad amare Gesù risorto. Non ci basta di adorarlo e di rallegrarci del suo trionfo; ci è necessario di amarlo: poiché il susseguirsi dei suoi misteri, dall'Incarnazione fino alla Risurrezione, non ha altro fine che quello di rivelarci, in una luce sempre più intensa, la sua divina amabilità. È amandolo sempre di più, che arriveremo ad innalzarci sino al mistero della sua risurrezione, che finisce di svelarci tutte le ricchezze del suo cuore. Più egli si eleva nella nuova vita che ha abbracciata uscendo dalla tomba, e più ci sembra pieno di amore per noi, sollecitando il nostro cuore a stringersi a lui. Prega, Filippo, e domanda che "il nostro cuore e la nostra carne trasaliscano nel Dio vivente" (Sal. 83, 2). Degnati di introdurci, dopo il mistero della Pasqua, in quello dell'Ascensione; disponi le nostre anime a ricevere il divino Spirito nella Pentecoste; e, quando il mistero dell'Eucarestia brillerà ai nostri sguardi nella solennità che si avvicina, tu che, avendola festeggiata un'ultima volta quaggiù alla fine della giornata sei salito verso l'eterno soggiorno ove Gesù si mostra senza velo, prepara le anime nostre a ricevere ed a gustare "questo pane vivente che dà la vita al mondo" (Gv. 6, 33).
    La tua santità fu caratterizzata dallo slancio dell'anima verso Dio, e tutti quelli che ti avvicinavano, partecipavano ben presto a questa disposizione che, sola, può rispondere all'appello del Redentore. Tu sapevi impossessarti delle anime e condurle a perfezione, seguendo la via della fiducia e della generosità di cuore. In questa grande opera il tuo metodo fu di non averne uno, imitando gli Apostoli e gli antichi Padri, ed affidandoti a quella virtù propria della parola di Dio. Per mezzo tuo la fervente assiduità ai sacramenti riapparve quale indice più sicuro della vita cristiana. Prega per il popolo fedele e vieni in aiuto a tante anime che si agitano e si esauriscono nelle vie tracciate dalla mano dell'uomo, e che, troppo spesso, ritardano od impediscono l'intima unione del Creatore con la creatura.
    Amore alla Chiesa.
    O Filippo! tu hai amato ardentemente la Chiesa di quell'amore che è il segno indispensabile della santità. La tua elevata contemplazione, non ti distraeva dalla sorte dolorosa di questa santa Sposa di Cristo, così provata nel secolo che ti vide nascere e morire. Gli sforzi dell'eresia trionfante in tanti paesi, stimolavano lo zelo nel tuo cuore: ottieni anche a noi dallo Spirito Santo quella viva attrazione per la verità cattolica, che ci renderà sensibili alle sue disfatte e alle sue vittorie. Non ci basta di salvare le anime nostre; dobbiamo desiderare ardentemente il progresso del regno di Dio sulla terra, l'estirpazione delle eresie e l'esaltazione della santa Chiesa nostra madre, offrendo, per tutto ciò, il nostro aiuto con ogni mezzo a noi possibile. É a questa condizione che saremo figli di Dio. Ispiraci col tuo esempio, o Filippo, quest'ardore con il quale noi dobbiamo associarci in tutto ai sacri interessi della madre comune. Prega pure per la Chiesa militante che ti ha contato tra le sue file, come uno dei suoi migliori soldati. Servi valorosamente la causa di questa Roma che si fa un onore di esserti riconoscente di tanti favori a lei prestati. Tu l'hai santificata, durante la tua vita mortale; santificala ancora e difendila dall'alto del cielo.
    da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. ROBERTI, P. GRAZIANI e P. SUFFIA, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 683-690.»





    SAN FILIPPO NERI PREGA PER NOI!
    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  6. #106
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    DOMENICA 27 MAGGIO 2018: ventisettesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, San Beda il Venerabile, confessore e dottore, San Giovanni I, Papa e martire: FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ (con memoria della prima domenica dopo Pentecoste)…



    «FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ.»
    "Guéranger, L'anno liturgico - Festa della Santissima Trinità."
    Guéranger, L'anno liturgico - Festa della Santissima Trinità
    http://www.unavoce-ve.it/pg-trinita.htm

    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    “San Beda il Venerabile, confessore e dottore, 27 maggio.”
    “San Giovanni I, papa e martire, lo stesso giorno.”



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    Maggio mese di Maria: 27° giorno - L'umiltà
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-27-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 27° giorno. L’UMILTÀ.”



    "Pascendi Dominici Gregis."
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/





    SANTA MESSA domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) stamattina DOMENICA 27 MAGGIO 2018: FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ…


    «27 maggio 2018 Santissima Trinità
    https://www.youtube.com/watch?v=FJvHw1TfbUc
    27 maggio 2018 Santissima Trinità (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=-6GzSMipt2s
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    domusmarcellefebvre110815
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    »



    SANTE MESSE domenicali celebrate dai sacerdoti dell'Istituto Mater Boni Consilii - IMBC:


    Sante Messe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    Verona (provincia) - Sodalitium
    S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/
    «Per supplire alla mancanza di messe “non una cum” nella zona di Verona e di Vicenza, il nostro Istituto celebrerà la Santa Messa in provincia di VR, per ora in maniera occasionale.»

    Oratorio Sant'Ambrogio ? Milano ? Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)
    "Oratorio Sant'Ambrogio – Milano
    Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)."

    Ordinazione sacerdotale a Verrua Savoia - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/ordinazion...verrua-savoia/
    http://www.sodalitium.biz/un-novello-sacerdote/
    "Sabato 26 maggio 2018 a Verrua Savoia Mons. Donald Sanborn ha impartito l’ordinazione sacerdotale a don Damien Dutertre del Most Holy Trinity Seminary.
    I membri dell’Istituto sacerdotale di Mons. Sanborn, come nel nostro Istituto, aderiscono tutti alla Tesi di Cassiciacum (foto gentilmente inviata da: True Restoration)."
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...1-300x225.jpeg

    "I.M.B.C. - Istituto Mater Boni Consilii."
    https://www.youtube.com/user/sodalitium
    "Omelie dell'I·M·B·C a Ferrara."
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw


    SS. Trinità - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/ss-trinita/
    «27 maggio 2018, festa della Santissima Trinità.

    Adorabile Trinità, Dio solo in tre persone, ci prostriamo innanzi a Voi! Gli angeli irradianti dalla vostra luce non possono sostenerne lo splendore; si velano la faccia e si umiliano al cospetto della vostra infinita Maestà. Permettete ai miseri abitanti della terra di unire le loro adorazioni a quelle degli spiriti celesti. Padre, Creatore del mondo, siate benedetto dall’opera delle vostre mani! Verbo Incarnato, Redentore del mondo, ricevete le lodi di coloro per i quali avete sparso il vostro Sangue preziosissimo! Spirito Santo, sorgente di grazia e principio di amore, siate glorificato nelle anime che sono vostro tempio! Ma ohimè! Signore, odo le bestemmie degli increduli che non vi vogliono conoscere, degli empi che vi oltraggiano, dei peccatori che disprezzano la vostra legge, il vostro amore, i vostri doni. O Padre potentissimo, noi detestiamo tanta audacia e vi offriamo, con le nostre deboli preghiere, la adorazione perfetta del vostro Cristo! O Gesù dite ancora al Padre celeste che perdoni loro, perchè non sanno ciò che fanno! Spirito Santo, cambiate ad essi il cuore ed infiammate il nostro di uno zelo ardente per l’onore di Dio. Padre, Figlio e Spirito Santo regnate finalmente con l’amore così in terra come in cielo. Salgano dovunque verso di Voi inni di benedizione, incenso di preghiere, ossequi di fedeltà. La Santissima Trinità sia sempre lodata, servita e onorata da tutte le creature in Gesù Cristo nostro Signore. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...06-300x264.jpg





    Della festa della SS. Trinità - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/della-festa-della-ss-trinita/
    «CATECHISMO MAGGIORE DI SAN PIO X.
    Della festa della Santissima Trinità.

    104 D. Quando si celebra dalla Chiesa la festa della Santissima Trinità?
    R. La Santissima Trinità si onora dalla Chiesa in ogni giorno dell'anno e principalmente nelle domeniche; ma se ne fa una festa particolare nella prima domenica dopo la Pentecoste.
    105 D. Perché nella prima domenica dopo la Pentecoste si celebra dalla Chiesa questa festa particolare della Santissima Trinità?
    R. Nella prima domenica dopo la Pentecoste si celebra dalla Chiesa la festa della Santissima Trinità, affinché comprendiamo che il fine dei misteri di Gesù Cristo e della discesa dello Spirito Santo, è stato di condurci a conoscere la Trinità Santissima, e ad onorarla in ispirito e verità.
    106 D. Che cosa vuol dire Santissima Trinità?
    R. Santissima Trinità vuol dire: Dio uno in tre persone realmente distinte: Padre, Figliuolo e Spirito Santo.
    107 D. Dio è purissimo spirito: perché dunque si rappresenta la Santissima Trinità in forma visibile?
    R. Dio è purissimo spirito; ma le tre Persone divine si rappresentano con certe imagini per far conoscere alcune proprietà od azioni che loro si attribuiscono, od il modo in cui qualche volta sono apparse.
    108 D. Perché Dio Padre si rappresenta in forma di vecchio?
    R. Dio Padre si rappresenta in forma di vecchio per significare così l'eternità divina, e perché Egli è la prima Persona della Santissima Trinità e il principio delle altre due Persone.
    109 D. Perché il Figliuolo si rappresenta in forma di uomo?
    R. Il Figliuolo di Dio si rappresenta in forma di uomo, perché Egli è anche vero uomo, avendo assunta l'umana natura per la nostra salute.
    110 D. Perché lo Spirito Santo si rappresenta in forma di colomba?
    R. Lo Spirito Santo si rappresenta in forma di colomba, perché in questa forma discese sopra Gesù Cristo quando fu battezzato da S. Giovanni.
    111 D. Che dobbiamo noi fare nella festa della Santissima Trinità?
    R. Nella festa della Santissima Trinità dobbiamo fare cinque cose:
    1. adorare il mistero di Dio Uno e Trino;
    2. ringraziare la Santissima Trinità di tutti i benefici temporali e spirituali che riceviamo;
    3. consacrare tutti noi stessi a Dio, e assoggettarci intieramente alla sua divina provvidenza;
    4. pensare che nel Battesimo siamo entrati nella Chiesa, e divenuti membri di Gesù Cristo per l'invocazione e per la virtù del nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo;
    5. risolvere di far sempre con divozione il segno della Croce, che esprime questo mistero, e di recitare con fede viva e con intenzione di glorificare la Santissima Trinità quelle parole che la Chiesa ripete così sovente: Sia gloria al Padre, al Figliuolo e allo Spirito Santo.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-300x200.jpg









    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ, 27 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d1&oe=5B875DE5





    “LA SANTÍSIMA TRINIDAD
    ORACIÓN A LA SANTÍSIMA TRINIDAD por la carmelita descalza Isabel de la Trinidad.”
    Como ovejas sin Pastor: LA SANTÍSIMA TRINIDAD, Doctrina y Oración
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f4&oe=5BC24D37





    “MAYO, MES DEDICADO A NUESTRA SEÑORA LA VIRGEN MARÍA. DÍA 27: "Santuario y Tabernáculo de la Santísima Trinidad".
    Para realizar el Ejercicio del Mes de Mayo: Como ovejas sin Pastor: MAYO, MES DEDICADO A NUESTRA SEÑORA LA VIRGEN MARÍA. DÍA 27: "Santuario y Tabernáculo de la Santísima Trinidad"
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e6&oe=5BBCD031





    “CATECHESI SULLA SANTISSIMA TRINITÀ. da: Mons. Giuseppe Riva, Manuale di Filotea, Milano 1901.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1a&oe=5B7AC508









    https://militesvirginismariae.wordpress.com/
    “Sermon pour la fête de la Très Sainte Trinité (Abbé V.-M. Zins) 27 mai 2018
    https://militesvirginismariae.wordpr...abbe-v-m-zins/
    Sermon pour la fête de la Très Sainte Trinité (Abbé V.-M. Zins)”
    https://militesvirginismariae.files....dathanase1.jpg











    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Dimanche pour la Fête de la Sainte Trinité.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...fa&oe=5BBA14C0





    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Dimanche pour la Fête de la Sainte Trinité.
    http://prieure2bethleem.org/predica/2016_05_22_mai.mp3”

    http://liguesaintamedee.ch/saint-du-...mai-saint-bede
    "27 mai : Saint Bède le Vénérable, Confesseur et Docteur (673-735)."
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...saint_bede.jpg

    Le Saint Esclavage de Jésus en Marie - Études Antimodernistes
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a9&oe=5B914FD1

    Motets au Saint Sacrement :: Ligue Saint Amédée
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...27&oe=5BC39533



    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...02&oe=5BBBF6F3









    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    «Numero 114 di SVRSVM CORDA® del 27 maggio 2018.

    - Comunicato numero 114. Giovanni declinante e Gesù ascendente;
    - Adeguamento al Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR 2016/679);
    - Preghiera a San Filippo Neri, Confessore;
    - Preghiera a San Gregorio VII, Papa;
    - Gli anatemi del Concilio di Costantinopoli II, numeri 5 e 6;
    - Preghiera a Maria Ausiliatrice;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Isidoro di Scete;
    - San Tommaso: il re deve necessariamente avere difese fortissime;
    - Preghiera a Santa Rita per le famiglie;
    - San Tommaso: il principato dispotico, quando si identifica col regale;
    - Dizionario di teologia dommatica. I Valdesi;
    - Dizionario di teologia dommatica. Il Tomismo.
    Già leggibili sul sito:
    - Teologia Politica 103. Coesistenza internazionale nel timore e nell’errore;
    - Racconti miracolosi n° 62. Il giovane catecumeno resuscitato da San Martino.»
    www.sursumcorda.cloud
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d3&oe=5BC213B7





    “Ordinazione sacerdotale di Don Damien Dutertre del Most Holy Trinity Seminary. In foto con Mons. Sanborn e Mons. Selway. IMBC Verrua Savoia.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f3&oe=5B7D6236



    “O Dolcissimo mio Gesù, mia delizia e mia vita, deh! Per la Vostra misericordia fatemi Santa/o! Ve ne prego o Gesù per ogni palpito d’amore del Vostro Cuore Adorato; deh! Fatemi Santa/o!... Si tratta proprio della Vostra Gloria, dello scopo amorevole della Vostra Passione, della Vostra brama più ardente! Se io mi salvo, non vi sarà forse in cielo un’anima di più, che canta in eterno le Vostre lodi? Oh! Dunque, fatemi Santa/o! Sono io un membro di quella Vostra Sposa, la Chiesa, che Voi Vi acquistaste col Vostro Sangue Divino: deh! Non soffrite in Essa un/a figlia/o cattiva/o come me poverella/o; ma per amor della Vostra Chiesa, fatemi Santa/o.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...85&oe=5BB9B892





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...fb&oe=5B90895D





    https://it-it.facebook.com/romancatholicsnonunacum/


    https://www.facebook.com/fidecatholica/
    https://fidecatholica.wordpress.com/...pe-et-oceanie/
    https://fidecatholica.wordpress.com/...tres-de-messe/
    “Liste et carte mondiale des messes catholiques (non una cum V2/sédévacantistes) – Afrique, Asie, Amérique, Europe et Océanie.”
    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/





    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    «27 maggio 2018: FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ (con memoria della prima domenica dopo Pentecoste).»
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    «27 maggio 2018: San Beda il Venerabile.
    Monkton in Jarrow (Inghilterra) 672-673 - Jarrow, 25 maggio 735.

    Fu seguace di San Benedetto Biscop e di S. Ceolfrido, dedicandosi solo alla preghiera, allo studio e all'insegnamento del monastero di Jarrow. Fu anche amanuense e il Codex Amiatinus, uno dei più preziosi e antichi codici della Volgata, conservato nella biblioteca Laurenziana di Firenze, sarebbe stato eseguito sotto la sua guida. Della sua vasta produzione letteraria restano opere esegetiche, ascetiche, scientifiche e storiche. Tra queste c'è L'Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum, un monumento letterario universalmente riconosciuto da cui emerge la Romanità (universalità) della Chiesa. Studioso di tempra eccezionale e gran lavoratore, ha lasciato nei suoi scritti l'impronta del suo spirito umile sincero, del suo discernimento sicuro e della sua saggezza. »
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...05&oe=5BC372ED





    «27 maggio 2018: San Giovanni I, Papa e martire.
    Giovanni I, papa, santo, martire, della Tuscia, 13 agosto 523 - 18 maggio 526. Morì a Ravenna e dopo quattro anni fu traslato a Roma e sepolto, il 27 maggio, nel pavimento della basilica di S. Pietro in Vaticano.

    M.R.: 18 maggio - A Ravenna il natale di san Giovanni primo, Papa e Martire, che dall’Ariano Re d’Italia Teodorico fu colà chiamato con inganno, e dove, a lungo torturato nel carcere per la fede ortodossa, finì di vivere. La sua festa si celebra il ventisette di questo mese, giorno nel quale il suo sacro corpo, trasportato a Roma, fu sepolto nella Basilica di san Pietro, Principe degli Apostoli.
    27 maggio - San Giovanni primo, Papa e Martire, il cui giorno natalizio si commemora il diciotto di questo mese, ma la sua festa si celebra specialmente in questo giorno, per la traslazione del suo corpo.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ]»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...25&oe=5BC2EBEA





    «[AD FONTES] Il video della consacrazione episcopale di Monsignor Pivarunas.
    https://www.radiospada.org/2018/05/a...nor-pivarunas/

    Nota di Radio Spada: delle prime consacrazioni episcopali della Linea Thuc (intendiamo quelle del 1981 Guerard-Carmona-Zamora e quelle genericamente degli anni Ottanta) rimangono poche fotografie sperdute nella grande web. Poche sbiadite immagini, realizzate dai laici presenti. che rendono la povertà dei luoghi, l’eccezionalità delle circostanze in cui si realizzarono quelle consacrazioni episcopali così importanti per il nostro mondo e, permetteteci, anche per il cattolicesimo romano tutto. Certamente, e ne siamo convinti, si conservano altre immagini ma sono confinate in antiche pubblicazioni cartacee o in archivi personali: tutte però ci trasmetterebbero la medesima sensazione, quella di una realtà molto monodimensionale. molto lontana, quasi remota. La scarsità della documentazione ha permesso e ovviamente ingenerato illazioni di ogni genere, racconti mitici e decettivi, dicerie e comode calunnie. Ovviamente la realtà è invece data dalla pressochè generale accettazione della realtà ed efficacia di queste consacrazioni, sia nel mondo “tradizionalista” che in quello modernista. Per trovare sinora qualcosa di più consistente, dal punto di vista iconico, e veramente completo dobbiamo andare al 24 settembre 1991, giorno della consacrazione episcopale dell’americano Mark Pivarunas (Congregatio Mariae Reginae Immaculatae): di quella lunga e splendida cerimonia tenutasi a Mount Saint Michael (Spokane) in Nebraska è stato realizzato un videotape completo. Era consacratore Monsignor Carmona y Rivera, già consacrato vescovo nel glorioso appartamento di Tolone nel 1981 e destinato nel giro di poche settimane ad improvvisa morte, dovuta ad un incidente stradale. Ringraziamo il sito Foro Catolico per averci segnalato l’esistenza di questo video che era già presente su Youtube, arricchendolo con interessanti annotazioni sulla genealogia episcopale di Monsignor Thuc. I nostri lettori, anche solo per interesse documentario, potranno gustare e analizzare passo passo la cerimonia completa in uno stile grafico anni Ottanta e con una qualità d’immagine, amabilmente vintage (stile Takegi e Ketra “Da sola – In the night”, lo scriviamo per i nostri lettori millenials).
    Buona visione! (Luca Fumagalli e Piergiorgio Seveso)
    Fonte: https://forocatolico.wordpress.com/2...re-24-de-1991/»






    Guéranger, L'anno liturgico - Festa della Santissima Trinità
    http://www.unavoce-ve.it/pg-trinita.htm
    «PROPRIO DEL TEMPO
    FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
    »





    Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen.
    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  7. #107
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    28 MAGGIO 2018: ventottesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, LUNEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE; Sant’Agostino di Canterbury, vescovo e confessore…


    “Sant’Agostino, vescovo e apostolo dell’Inghilterra, 28 maggio.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/
    Maggio mese di Maria: 28° giorno - La purezza
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-28-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 28° giorno
    LA PUREZZA.”



    Sant'Agostino di Canterbury - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santagostino-di-canterbury/
    «28 maggio, Sant’Agostino di Canterbury, Vescovo e Confessore (Roma, 13 novembre 534 – Canterbury, 26 maggio 604).

    “A Canterbury, in Inghiltérra, sant’Agostino Vescovo e Confessore, il quale, mandato là insieme con altri dal beato Gregório Papa, predicò agli Inglesi il santo Vangelo di Cristo, ed ivi, glorioso per virtù e per miracoli, si riposò nel Signore”.
    O Signore, che con la predicazione e i miracoli del tuo beato confessore e vescovo Agostino, ti sei degnato illuminare della luce della vera fede la Nazione inglese, concedi, te ne preghiamo per la sua intercessione, che i cuori degli erranti ritornino all’unità della vera fede, e noi restiamo fedeli alla tua santa volontà.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ry-300x210.jpg






    "I.M.B.C. - Istituto Mater Boni Consilii."
    https://www.youtube.com/user/sodalitium



    “Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.”
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «LUNEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE, 28 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...38&oe=5B8842A7





    «LUNEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE
    SANT'AGOSTINO DI CANTERBURY
    Vescovo e Confessore
    Apostolo dell'Inghilterra.
    (sulla sinistra nella foto)
    Doppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita Roma, 13 novembre 534
    Morte Canterbury, 26 maggio 604
    Attributi bastone pastorale
    SANTA MESSA

    La Chiesa celebra oggi la festa di un altro benedettino, romano, che ricolmo come gli Apostoli di Spirito Santo, fu inviato da San Gregorio in Gran Bretagna (596) con quaranta monaci della sua comunità, per convertire al Cristo le popolazioni di quella regione (Orazione). Il Vangelo ci parla quindi dei settantadue discepoli che Gesù inviò a predicare il regno di Dio, e l'Epistola allude all'apostolato di San Paolo che giorno e notte predicò il Vangelo di Dio. Ricevuto dal re Etelberto a Canterbury, capitale del suo regno, Agostino vi costruì un monastero e vi stabilì più tardi la sua sede episcopale (Introito). L'esempio della sua vita, insieme con la sua predicazione e con i suoi miracoli, condusse alla vera fede lo stesso re, e Sant'Agostino battezzò in un giorno di Natale alcune migliaia d'inglesi. Per questo meritò il nome di Apostolo dell'Inghilterra. Morì nell'anno 604.
    Domandiamo a Dio, per intercessione di Sant'Agostino, di ricondurre i cuori traviati all'unità della fede cristiana (Orazione).
    Agostino, monaco del cenobio del Laterano a Roma, fu inviato da Gregorio Magno in Inghilterra con circa quaranta monaci della stessa comunità nell'anno 597, affinché convertissero a Cristo quelle popolazioni. C'era in quel tempo a Kent il potentissimo re Etelberto, il quale, appreso il motivo dell'arrivo di Agostino, lo invitò co' suoi compagni a Canterbury, capitale del suo regno; e gli accordò di buon grado l'autorizzazione di dimorarvi e di predicarvi il Cristo. Quindi il sant'uomo innalzò un oratorio presso Canterbury, dove risiedé per qualche tempo, e dove menò co' suoi compagni un genere di vita tutta apostolica.
    La predicazione della celeste dottrina confermata con moltissimi miracoli, unitamente all'esempio della vita, guadagnò così quegli isolani, che condusse molti di loro ad abbracciare la fede cristiana, e finalmente il re medesimo, che ricevette il battesimo insieme a grandissimo numero del suo seguito, con somma letizia della regina Berta sua moglie, che era cristiana. Conferendo una volta nel Natale del Signore il battesimo a più di diecimila persone sulle sponde del fiume che passa per York, si racconta che tutti quelli che avevano qualche malattia ricevettero insieme colla salute dell'anima anche quella del corpo. Ordinato vescovo per ordine di Gregorio, egli stabilì la sua Sede a Canterbury nella chiesa del Salvatore ch'egli stesso aveva innalzata, e vi pose dei monaci che lo coadiuvassero nella sua opera; di più costruì nei sobborghi il monastero di san Pietro, che poi portò anche il suo nome. Lo stesso Gregorio gli accordò l'uso del pallio con facoltà di stabilire in Inghilterra la gerarchia ecclesiastica: e gl'inviò altresì un nuovo manipolo di operai, cioè Mellito, Giusto, Paolino e Rufino.
    Regolate le cose della sua chiesa, Agostino riunì in sinodo i vescovi e i dottori degli antichi Brettoni, da molto tempo discordanti con la Chiesa Romana sulla celebrazione della Pasqua e su altri riti. Ma non avendo potuto indurli a cessare il dissidio né colla autorità della Sede apostolica né coi miracoli, con spirito profetico predisse la loro rovina. Infine, dopo aver sostenute moltissime fatiche per Cristo, celebre per miracoli, dopo aver preposto Mellito alla chiesa di Londra, Giusto a quella di Rochester, Lorenzo alla sua, se n'andò in cielo il 26 Maggio, regnando Etelberto, e fu sepolto nel monastero di san Pietro, che divenne poi la sepoltura degli arcivescovi di Canterbury e di più re. Gli Inglesi gli resero un culto fervido; e il sommo Pontefice Leone XIII estese a tutta la Chiesa il suo Ufficio e la Messa.
    - Al Vangelo.
    Omelia di s. Gregorio papa.
    Omelia 17 sui Vangeli.

    Il Signore e Salvatore nostro, fratelli carissimi, ci avvisa ora con parole ed ora con opere. Infatti le sue opere sono precetti; e, quando fa qualche cosa, anche senza dir nulla, ci mostra quello che dobbiamo fare noi. Ecco, dunque, egli manda i discepoli a predicare a due a due, perché sono due i precetti della carità, cioè l'amor di Dio e l'amor del prossimo, e bisogna essere almeno in due per poter praticare la carità. Infatti propriamente parlando, non si esercita la carità verso se stessi; ma l'amore, perché possa essere carità, deve avere per oggetto un altro.
    Ecco dunque che il Signore manda i discepoli a predicare a due a due, insinuandoci così tacitamente come, chi non ha carità verso gli altri, in nessun modo deve assumersi l'ufficio della predicazione. E con ragione si dice che li mandò davanti a sé in ogni città e luogo dove egli stava per andare. Infatti il Signore segue i suoi predicatori; la predicazione infatti precede, e allora il Signore viene ad abitare nell'anima nostra, quando è preceduto dalle parole di coloro che ci esortano; ed è così che la verità è ricevuta dallo spirito.
    Ed ecco perché Isaia dice agli stessi predicatori: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i sentieri del Dio nostro". Ed il Salmista dice ai figli di Dio: "Preparate la via a colui che ascende da occidente". Infatti il Signore ascese da occidente; perché quanto più il Signore si è abbassato nella sua passione, tanto più ha manifestato la sua gloria nella risurrezione. Ascese veramente da occidente, perché, risorgendo, calpestò la morte che aveva subita. Noi dunque prepariamo la strada a colui che salì da occidente, quando predichiamo alle vostre anime la sua gloria, affinché egli stesso poi venendo, le illumini con la sua presenza e con il suo amore.»
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    Sardinia Tridentina: Sant'Agostino, vescovo di Canterbury e confessore









    Ligue Saint Amédée
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    28 mai : Saint Augustin de Cantorbéry, Évêque et Confesseur :: Ligue Saint Amédée
    “28 mai : Saint Augustin de Cantorbéry, Évêque et Confesseur.”
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    28 mai : Saint Germain, Évêque de Paris (496-576) :: Ligue Saint Amédée
    “28 mai : Saint Germain, Évêque de Paris (496-576).”
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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    28 maggio, Sant'Agostino di Canterbury, Vescovo e Confessore. + O Signore, che con la predicazione e i miracoli del tuo beato confessore e vescovo Agostino, ti sei degnato illuminare della luce della vera fede la Nazione inglese, concedi, te ne preghiamo per la sua intercessione, che i cuori degli erranti ritornino all'unità della vera fede, e noi restiamo fedeli alla tua santa volontà. Così sia. +
    Dalla bacheca di don Ugo Carandino
    Ps. Una delle tante preghiere della Chiesa cattolica che gli ecumenisti del Vaticano Secondo sbianchettano. Lex orandi lex credendi!»

    «28 maggio 1902.
    Il grande progresso, che gli uomini fanno in ogni virtù soprannaturale, deriva da questo eccellentissimo sacramento (dell'Eucaristia), nel quale specialmente appare come gli uomini vengono inseriti nella divina natura. E prima nella fede. In ogni tempo la fede ebbe avversari perché, sebbene con la cognizione di importantissime cose elevi le menti umane, tuttavia sembra deprimere le menti umane, perché nasconde l'intima qualità di quelle cose che mostrò essere di soprannaturale. Una volta si combatteva ora questo ora quell'articolo di fede; nei tempi moderni invece la guerra divampò in campo assai più vasto, e siamo ora al punto che assolutamente nulla si ammette di soprannaturale. Orbene a ristorare negli animi il vigore e il fervore della fede nulla è più atto che il mistero eucaristico, detto per eccellenza il "mistero di fede"; come quello nel quale tutte le cose soprannaturali, con una singolare abbondanza e varietà di miracoli, sono comprese: "Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie il Signore clemente e misericordioso; ha dato un cibo a quelli che lo temono" (Sal 110,4-5).
    Da SS Leone XIII, Mirae caritatis, Lettera Enciclica.»
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    «28 maggio 2018: sant'Agostino di Canterbury, vescovo e confessore.

    Benedettino, fu abate a Sant'Andrea sul Celio in Roma. Nel 596 San Gregorio Magno lo consacrò vescovo e lo inviò con 40 monaci ad evangelizzare l'Inghilterra, ricaduta nell'idolatria sotto i Sassoni.
    Ricevuto da re Etelberto (o Etelredo) del Kent, sposo della franca e cattolica Berta, ne ottene la conversione.
    Etelberto aiutò Agostino e gli concesse la libera predicazione.
    Durante il Natale successivo al suo arrivo in Inghilterra, furono più di diecimila i sassoni che ricevettero il battesimo.
    Il Papa inviò allora altri missionari e nominò arcivescovo e primate d'Inghilterra Agostino.
    Egli cercò di riunire la Chiesa bretone e quella sassone senza però riuscirci perché troppo forte era l'astio dei bretoni contro gli invasori sassoni.
    Seguendo le indicazioni del papa per la ripartizione in territori ecclesiastici, Agostino eresse altre due sedi vescovili, quella di Londra e quella di Rochester, consacrando vescovi Mellito e Giusto.
    Morì il 26 maggio del 604 e fu sepolto a Canterbury nella chiesa che oggi porta il suo nome.»
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    “28 maggio 722 : Vittoria di Covadonga."
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...delle-asturie/
    "[VITA EST MILITIA] Pelagio delle Asturie
    Pelagio di Fafila.
    Nobile visigoto, fu l’artefice della strenua resistenza cristiana nelle Asturie che permise ai cristiani di sopravvivere in Spagna all’avanzata moresca. Senza di lui, la Reconquista non ci sarebbe mai stata.
    Nato dal duca di Fafila nel 690, era bisnipote del Re visigoto Chindasvindo.

    Suo padre venne fatto assassinare da re Vitige e Pelagio, non sentendosi sicuro, prima riparò nelle sue terre nelle Asturie e in seguito a Gerusalemme in pellegrinaggio. Tornato in patria, combattè a fianco del Re Roderico, suo amico, che lo chiamò come guardia personale. Assieme, i due combatterono nella Battaglia del Guadalete, dove vennero sconfitti dal capo berbero Tariq e dove il Re trovò la morte. Mentre la nobiltà fuggiva in Spagna, lui riparò nelle Asturie dove organizzò la resistenza. Conquistate le Asturie, i musulmani costrinsero alla fuga sulle montagne Pelagio il quale li tormentò con la guerriglia. Per vendicare lo stupro di sua sorella, avvenuto per mano del governatore musulmano Munuza, si ribellò apertamente. Incarcerato, evase e tornò nuovamente in Austuria, dove fece insoregere la popolazione. Esasperato, Munuza mandò il generale Alqama a reprimere la rivolta. I due eserciti si incontrarono a Covadonga, nell’anno 722: avventuratisi fra le montagne e le grotte, i mori vennero attaccati dai 300 uomini di Pelagio che massacrarono le decine di migliaia di nemici. Messi in fuga, i moreschi si addentrarono nelle montagne dove, per le preghiere di Pelagio, la terra si aprì e inghiottì tutti maomettani (decine di migliaia). La straordinaria vittoria diede morale ai visigoti spagnoli che emigrarono in armi nel Nord ponendo le basi del Regno delle Asturie da cui, con grande gloria, sarebbero nati i regni della Reconquista.
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=380&ssl=1





    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  8. #108
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    29 MAGGIO 2018: ventinovesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, MARTEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE; Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, vergine, anniversario della nascita di Gilbert Keith Chesterton (Londra, 29 maggio 1874 – Beaconsfield, 14 giugno 1936) e della canonizzazione (avvenuta il 29 maggio 1954) del beato Pio X (l'ultimo Santo Pontefice, Riese, Treviso, 2 giugno 1835 - Roma, 21 agosto 1914) da parte di Papa Pio XII…



    «DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII DOPO IL RITO DI CANONIZZAZIONE DI SAN PIO X*
    Sabato, 29 maggio 1954.»
    https://w2.vatican.va/content/pius-x...529_pio-x.html


    https://www.agerecontra.it/?s=San+Pio+X
    https://www.agerecontra.it/2015/09/i...9-maggio-1954/


    http://www.corsiadeiservi.it/public/...hismo_PioX.pdf
    "CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA (detto di Pio X)."


    http://www.museosanpiox.it/sanpiox/c...cristiana.html



    http://uomovivo.blogspot.com/p/chi-e...hesterton.html
    "Blog Su Gilbert Keith Chesterton e le sue opere."




    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    “Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, vergine, 29 maggio.”



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/
    Maggio mese di Maria: 29° giorno - La carità
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-29-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 29° giorno. LA CARITÀ.”




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE, 29 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    «MARTEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE.
    SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI
    Vergine.
    Semidoppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita Firenze, 2 aprile 1566
    Morte Firenze, 25 maggio 1607
    Beatificazione 8 maggio 1626 da papa Urbano VIII
    Canonizzazione 22 aprile 1669 da papa Clemente IX
    SANTA MESSA
    Nata a Firenze (1566) dall'illustre famiglia de' Pazzi, santa Maria Maddalena votò all'età di dieci anni la sua verginità al Cristo, ch'ella scelse a suo Sposo (Epistola, Vangelo, Communio).
    Avendola prediletta (Introito) volle aggregarla fra le vergini che formano la sua corte d'onore (Offertorio). Essa prese l'abito del Carmelo (14 agosto 1582) e si diede a grandi mortificazioni. Lo Spirito Santo la infiammò d'un tale amore, ch'ella doveva versare dell'acqua fredda sul suo petto ardente. Si doleva amaramente che gli infedeli e i peccatori fossero sulla via della perdizione e si offriva a patire tutti i tormenti per la loro salvezza. Aveva per divisa il motto: «Soffrire e non morire». Morì nell'anno 1607 e il suo corpo, ch'ella mortificò in tutti i modi, si è conservato fino ai nostri giorni incorrotto.
    Maria Maddalena, nata a Firenze dall'illustre famiglia dei Pazzi, quasi dalla cuna intraprese la via della perfezione. A dieci anni fece voto di perpetua verginità, e, vestito l'abito delle Carmelitane nel monastero di santa Maria degli Angeli, si mostrò modello d'ogni virtù. Fu sì casta, da ignorare affatto tutto quanto può ledere la purezza. Per ordine di Dio passò cinque anni con solo pane e acqua, eccetto le Domeniche, in cui faceva uso di cibi quaresimali. Martoriava il suo corpo con cilizi, discipline, freddo, digiuni, veglie, insufficienza di vesti, e ogni altra sorte di mortificazioni.
    Il fuoco dell'amor divino onde bruciava era tanto, che, impotente a sostenerlo, era costretta a rinfrescarsi il petto coll'acqua. Rapita sovente fuori dei sensi, ebbe prolungate e mirabili estasi, nelle quali e penetrò misteri celesti e fu favorita da Dio di grazie insigni. Così fortificata ebbe però a sostenere un lungo combattimento coi principi delle tenebre, arida, desolata, abbandonata da tutti e vessata da varie tentazioni; così Dio permettendo, affinché divenisse modello d'invitta pazienza e di profondissima umiltà.
    Ella rifulse singolarmente nella carità verso il prossimo; infatti passava spesso le notti insonne, occupata o nel compiere gli uffici delle consorelle o nel servire le inferme, guarendole talvolta con lambirne le ulceri. Deplorando amaramente che gl'infedeli e i peccatori si perdessero, si offriva pronta a soffrire qualsiasi tormento per la loro salvezza. Molti anni prima di morire avendo rinunziato con virtù eroica a tutte le delizie del cielo ond'era ricolma, aveva spesso sulla bocca: «Patire e non morire». Finalmente, esaurita da lunga e gravissima malattia, se ne andò allo Sposo il 25 Maggio dell'anno 1607, a 41 anno compiti. Celebre per molti miracoli in vita e dopo morte, Clemente IX l'iscrisse nel numero delle sante Vergini: e il suo corpo si conserva tuttora incorrotto.
    - Al Vangelo.
    Omelia di s. Gregorio Papa.
    Omelia 12 sui Vangeli.
    Spesso vi raccomando, fratelli carissimi, di fuggire le opere cattive e di evitare la corruzione di questo mondo, ma quest'oggi la lettura del santo Vangelo mi costringe a dirvi di stare molto attenti a non perdere il merito delle vostre buone opere, a non cercare, nel bene che fate, il favore o la stima degli uomini, ad impedire che si insinui in voi il desiderio della lode e ad agire in modo che, quanto appare di fuori, non sia dentro vuoto di ricompensa. Il Redentore infatti ci parla di dieci vergini, e le dice tutte vergini; eppure non tutte hanno meritato di essere ammesse al soggiorno della beatitudine, perché alcune di esse, mentre cercavano una gloria esteriore della loro verginità, non si curarono di mettere dell'olio nelle loro lampade.
    Ma prima dobbiamo chiederci che cosa sia il regno dei cieli, o perché lo si paragoni a dieci vergini, ed anche quali vengano dette vergini prudenti e quali vergini stolte. Mentre infatti è certo che nessun reprobo entrerà nel regno dei cieli, perché questo viene paragonato anche a delle vergini stolte? Dobbiamo sapere che spesso nel linguaggio sacro la Chiesa del tempo presente viene chiamata regno dei cieli. Onde altrove il Signore dice: "Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, e toglieranno dal suo regno tutti gli scandali". Certamente in quel regno di beatitudine, dove c'è la suprema pace, non si potranno trovare scandali da togliere.
    Ciascuno vive in un corpo che ha cinque sensi; il numero cinque poi, raddoppiato, dà dieci. E, poiché la moltitudine dei fedeli comprende ambedue i sessi, la santa Chiesa si dice simile a dieci vergini. E poiché in essa i cattivi si trovano mescolati coi buoni e i reprobi con gli eletti, giustamente viene paragonata a delle vergini prudenti ed anche a delle vergini stolte. Infatti ci sono molti che vivono nella continenza, che si guardano dagli appetiti esteriori, e dalla speranza sono portati ai beni interiori, che mortificano la propria carne, e anelano alla patria celeste con tutta la forza del loro desiderio, agognano i premi eterni, e non vogliono ricevere lodi umane per le loro fatiche. Questi certamente non ripongono la loro gloria nelle parole degli uomini, ma la nascondono nella loro coscienza. E ci sono poi molti che affliggono il loro corpo con l'astinenza, ma per questa stessa loro astinenza cercano gli applausi degli uomini.»
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    Sardinia Tridentina: Santa Maria Maddalena de? Pazzi, vergine








    Santa Maria Maddalena de? Pazzi - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-mari...lena-de-pazzi/
    «29 maggio, Santa Maria Maddalena de Pazzi, Vergine (Firenze, 2 aprile 1566 – 25 maggio 1607).

    “Santa Maria Maddaléna de’ Pazzi, dell’Ordine dei Carmelitani, Vergine, il cui giorno natalizio è ricordato il venticinque di questo mese”.
    O Dio che tanto ami la verginità e perciò arricchisti di doni celesti la Vergine beata Maria Maddalena accesa del tuo amore, conceditici di imitare nella purezza e nella carità colei di cui celebriamo la festa. Per il Signor nostro.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...zi-300x238.jpg






    Padre Dragone, Spiegazione del Catechismo di San Pio X, Casa Editrice CLS, Verrua Savoia 2009.


    http://tabulafati.com/ec/images/condannamodernismo.jpg
    Don Ugo Carandino, L'ENCICLICA CHE CONDANNO' IL MODERNISMO. La "Pascendi" di San Pio X, Amicizia Cristiana, 2005.






    "I.M.B.C. - Istituto Mater Boni Consilii."
    https://www.youtube.com/user/sodalitium



    “Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.”
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/ca...o--pio-x-1.php
    "CATECHISMO - PIO X. Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X."




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    29 mai : Sainte Marie-Madeleine de Pazzi, Vierge, Carmélite (1566-1607) :: Ligue Saint Amédée
    “29 mai : Sainte Marie-Madeleine de Pazzi, Vierge, Carmélite (1566-1607).”
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    «Il 29 maggio 1874 nasceva Gilbert Keith Chesterton. "Gli errori non cessano di essere errori perché diventano di moda", diceva.»
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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    A 53 anni dalla chiusura del "Vaticano Secondo", il cosiddetto "mondo della Tradizione" non è ancora unito. Giustamente non può essere unito, dato che molti sono in errore dottrinale: "Quae autem conventio Christi cum Beliar"?
    Era prevedibile. Insegna il Signore: "Mercennarius et, qui non est pastor, cuius non sunt oves propriae, videt lupum venientem et dimittit oves et fugit — et lupus rapit eas et dispergit". Difatti il mercenario, che non può essere pastore in senso proprio, fa disperdere il gregge. Senza pastore, conclude l'Apostolo, "Circumacti omni vento doctrinae in fallacia hominum, in astutia ad circumventionem erroris".
    La funzione del pastore universale è quella di santificare, ammaestrare e reggere, facendo le veci di Cristo Sacerdote, Maestro e Re. Se il pastore è mercenario (nel senso biblico della pericope citata), non è pastore, non può essere Vicario di Cristo, quindi né santifica, né ammaestra e né regge; così il gregge si disperde nei venti di dottrina. I risultati sono tangibili.

    Recentemente ho "sfogliato" un articolo (titolo: "Obbedienza e resistenza nella storia e nella dottrina della Chiesa"), su Corrispondenza Romana, dove l'autore pretende, chiamando in causa san Tommaso d'Aquino, equiparare due proposizioni: "è lecito resistere al Papa" ed "è lecito resistere all'errore". Si tratta di un evidente abbaglio figlio, posso supporre, dell'errore di Mons. Lefebvre, di Plinio e di altri moderni "resistenti" (es. Burke).
    Si può dire che questa equiparazione di fatto è, da almeno trent'anni, causa di confusione. Prendiamo in esame le due proposizioni che questi intende equiparare: "è lecito resistere al Papa" ed "è lecito resistere all'errore". In che senso? Ci illumina la sua deducibile conclusione: Il Papa può insegnare l'errore, il Papa può promuovere un culto luterano, il Papa può promulgare una legislazione malvagia, dunque "io devo resistere". In pratica, secondo questo pensiero, il Papa diventa un comune presidente d'assemblea, oppure un qualsiasi legislatore umano e fallibile.
    Cerchiamo di sviscerare il problema intrinseco di questa equiparazione e cerchiamo di capire perché conduce a conclusioni decisamente errate. In realtà bisogna fare più analisi; è necessario citare vari esempi, quindi fornire diverse risposte.
    1) Esempio uno. Il Papa mi comanda di mangiare a pranzo 30 kg di carne di maiale cruda. Può sembrare un esempio infantile, ma credo possa servire a spiegare la materia ai semplici, agli ingannati dalle "guide cieche". La Scrittura parla di "duces caeci". In questo caso io oppongo, secondo etichetta, una ragionevole resistenza alla prevaricazione manifesta del tiranno.
    2) Esempio due. Il Papa, per ipotesi assurda, mi scrive una lettera privata esortandomi a pregare il "dio Sole". Anche in questo caso - lo insegna il Principe degli Apostoli: " Oboedire oportet Deo magis quam hominibus" - la mia resistenza è lecita e legittima. Sono prudentemente tenuto ad eseguire l'ordine di Dio piuttosto che quello dell'uomo, del dottore privato che è fallibile.
    3) Esempio tre. Il Papa pretende di insegnare, in uno o più documenti di Magistero universale della Chiesa, che l'ecumenismo è cosa buona e giusta. In quest'ultimo caso la questione si complica.
    a) Fatto uno. L'ecumenismo è condannato nell'A.T., nel N.T., negli Atti, nelle Lettere e dalla Tradizione. Quindi la Rivelazione condanna ineluttabilmente l'ecumenismo.
    b) Fatto due. Anche il Magistero della Chiesa condanna l'ecumenismo. Dunque la condanna all'ecumenismo, diciamo per estrema brevità, essendo rivelata da Dio e definita dalla Chiesa, è infallibile ed irriformàbile.
    c) Fatto tre. Il Papa ha parlato come maestro e dottore universale della Chiesa, dunque non può sbagliare (cf. Pastor Aeternus ed altrove), eppure appare evidente il suo errore. Bisogna investigare.
    d) Problema uno. Se disobbedisco al Papa dottore universale commetto peccato mortale; sta scritto: "Qui vos audit, me audit; et, qui vos spernit, me spernit; qui autem me spernit, spernit eum, qui me misit". Disobbedisco a Cristo ed allo Spirito Santo. Sta scritto ancora: "Et ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi", e molto altro (cf. Satis Congnitum per una raccolta completa di citazioni a riguardo).
    e) Problema due. Se obbedisco al Papa commetto ancora peccato mortale, difatti sta scritto "Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo et ex tota anima tua et ex tota mente tua et ex tota virtute tua". Prima ancora: "Non habebis deos alienos coram me. Non facies tibi sculptile neque omnem similitudinem eorum". Eccetera. ...
    Soluzione.
    1) Uno. Dice Agostino Trionfo: come l'uomo morto non è più uomo, difatti l'anima si separa dal corpo ed il soggetto cessa di essere uomo (unione sostanziale di anima e corpo); parimenti il Papa che insegna eresia attesta, per questo stesso fatto, di non essere Papa. Dalla conseguenza noi risaliamo alla causa. Questa dottrina è sostenuta dalla quasi totalità dei Dottori e Giuristi che hanno affrontato l'argomento, soprattutto ai tempi di Costanza. Essi poggiano sul diritto divino. Sta scritto infatti: "Ego autem rogavi pro te, ut non deficiat fides tua". Dunque: a) il conraddittorio intanto è prossimità all'eresia; b) alla luce della definizione di Magistero diventa eresia.
    2) Due. Sulla base di questo dogma rivelato esplicitamente, la Chiesa insegna: "Questo indefettibile carisma di verità e di fede fu dunque divinamente conferito a Pietro e ai suoi successori in questa Cattedra, perché esercitassero il loro eccelso ufficio per la salvezza di tutti, perché l’intero gregge di Cristo, distolto dai velenosi pascoli dell’errore, si alimentasse con il cibo della celeste dottrina e perché, dopo aver eliminato ciò che porta allo scisma, tutta la Chiesa si mantenesse una e, appoggiata sul suo fondamento, resistesse incrollabile contro le porte dell’inferno". E conclude: "Se qualcuno quindi avrà la presunzione di opporsi a questa Nostra definizione, Dio non voglia!: sia anatema".
    3) Tre. Tornando all'esempio tre - "Il Papa pretende di insegnare, in uno o più documenti di Magistero universale della Chiesa, che l'ecumenismo è cosa buona e giusta" - io non devo obbedire al preteso insegnamento in quanto eretico; parimenti sono certo che non può venire dal Papa. Se potesse venire dal Papa, dovrei tristemente esclamare con Riccardo di San Vittore e Leone XIII: "O Signore, se vi è errore, siamo stati ingannati da te". Il mentovato Pontefice ci avvisa: "Questo significa obbedire più propriamente a noi stessi che a Dio". Conclude con sant'Agostino: "Voi che nel Vangelo credete quello che volete, e non credete quello che non volete, credete a voi stessi piuttosto che al Vangelo".
    4) Quattro. Devo, per terminare, interrogarmi sul temporaneo problema dell'autorità nella Chiesa. Credo che la risposta migliore la fornisca innanzitutto la Tesi di Cassiciacum, poi le corrette speculazioni teologiche successive. L'esistenza dell'errore impossibile mi sta dimostrando, con ragionevolissima certezza, che il soggetto non ha ottenuto o ha perduto il Papato, dunque io debbo ignorare il suo operato nella totalità. Cosa non debbo fare? Non debbo proclamare la disobbedienza ordinaria al Papa.
    Conclusione. Equiparare le proposizioni "è lecito resistere al Papa" ed "è lecito resistere all'errore", negando - di fatto - le differenze fra la prevaricazione del tiranno, l'errore dottrinale del dottore privato e finalmente l'eresia - impossibile - del Pastore universale, è una dottrina parimenti eretica, poiché viene e porta all'eresia p. es. di Fozio, di Lutero, di Giansenio, degli eretici e degli scismatici in generale. Tutti uniti dicono: "il Papa sbaglia", "la Chiesa sbaglia", "il Concilio universale sbaglia", "io non sbaglio". Questo pensiero conduce all'inversione del dogma dell'infallibilità!
    Chiudo augurando ogni bene a chiunque legga queste mie poche righe. AmDg!
    Approfondimenti VIDEO:
    - Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo» - https://www.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    - IL DOGMA DELL'INFALLIBILITÀ DELLA CHIESA E DEL ROMANO PONTEFICE - https://www.youtube.com/watch?v=6wN3IlnkU7s
    - La questione del cosiddetto "Papa eretico" - Parte 1: https://www.youtube.com/watch?v=i8HN9sogukI - Parte 2: https://youtu.be/UytNloGBLsI
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    “Nel Vostro cuore, o Gesù mio, voglio nascondermi per riposare.”
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    «29 maggio 2018: Santa Maria Maddalena de'Pazzi, vergine.

    Appartiene alla casata de’ Pazzi, potenti (e violenti) per generazioni in Firenze, e ancora autorevoli alla sua epoca. Battezzata con il nome di Caterina, a 16 anni entra nel monastero carmelitano di Santa Maria degli Angeli in Firenze e come novizia prende il nome di Maria Maddalena.
    Nel maggio 1584 soffre di una misteriosa malattia che le impedisce di stare coricata. Al momento di pronunciare i voti, devono portarla davanti all’altare nel suo letto, dove "dì e notte sta sempre a sedere". Ed ecco poi quelle estasi, che si succederanno per molti anni. Le descrivono cinque volumi di manoscritti, opera di consorelle che registravano gesti e parole sue in quelle ore. (Parole sorprendenti: nelle estasi, lei usava un linguaggio colto, “specialistico”, di gran lunga superiore al livello della sua istruzione). Questi resoconti, che lei legge e corregge, e che acuti teologi perlustrano in punto di dottrina, contengono – espresso in mille modi e visioni e voci – l’invito appassionato a ricambiare l’amore di Cristo per l’uomo, testimoniato dalla Passione.
    Più tardi le voci dall’alto le chiedono di promuovere la “rinnovazione della Chiesa” (iniziata dal Concilio di Trento con i suoi decreti), esortando e ammonendo le sue gerarchie. Maria Maddalena esita, teme di ingannarsi. Preferirebbe offrire la vita per l’evangelizzazione, segue con gioia l’opera dei missionari in Giappone... Voci autorevoli la rassicurano, e allora lei scrive a papa Sisto V, ai cardinali della Curia; e tre lettere manda ad Alessandro de’ Medici, arcivescovo di Firenze, che poi incontra in monastero. "Questa figliola ha veramente parlato in persona dello Spirito Santo", dirà lui. Maria Maddalena gli annuncia pure che presto lo faranno Papa, ma che non durerà molto (e così gli ha predetto anche Filippo Neri). Infatti, Alessandro viene eletto il 10 maggio 1605 con il nome di Leone XI, e soltanto 26 giorni dopo è già morto.
    Per suor Maria Maddalena finisce il tempo delle estasi e incomincia quello delle malattie. Del “nudo soffrire”, come lei dice, che durerà fino alla sua morte, già accompagnata da voci di miracoli, che porteranno nel 1611 l’apertura del processo canonico per la sua beatificazione, a pochi anni dalla morte avvenuta nel 1607. Papa Clemente IX, il 22 aprile del 1669, la canonizzerà. Le spoglie di santa Maria Maddalena de’ Pazzi ora riposano nell’omonimo monastero, a Firenze. Autore: Domenico Agasso.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b9&oe=5B7B069F





    “Il 29 maggio 1724 Benedetto XIII Orsini viene esaltato al Sommo Pontificato.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...6a&oe=5B7AE89E





    "Il 29 maggio 1453 Costantinopoli cade nelle mani di Maometto II. Cade con lei Costantino XI Paleologo, l'ultimo Imperatore dei Romei. Ci piace ricordare che la capitale dell'Oriente cadde in comunione con la Santa Chiesa Romana e che un Cardinale della stessa, Isidoro metropolita di Kiev e di tutta la Russia, partecipò alla sua difesa."
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...-xi-paleologo/
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1






    "Il 29 maggio 1874 nasceva a Londra Gilbert Keith Chesterton.
    «Nel XX secolo il Cattolicesimo resta veramente ciò che era nel II, vale a dire la Religione Nuova. Anzi, proprio la sua antichità mantiene un elemento di novità. Ho sempre considerato straordinario e persino commovente che, nonostante a noi sembri giungere carica di secoli e secoli, la venerabile invocazione del “Tantum ergo” mantenga ancora un linguaggio innovativo, quello del documento antico che deve piegarsi a un rito nuovo. Per noi l’inno stesso ha qualcosa del documento antico. Ma il rito è sempre nuovo». (da "La Chiesa Cattolica")"
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...78&oe=5BC07F96






    «Il 29 maggio 1954 Sua Santità Pio XII annoverava tra i Santi il suo beato predecessore Pio X. Oltre alla santità personale del Sarto, Papa Pacelli canonizzava l'opera restauratrice e instauratrice della Cristianità con l'esaltazione del Sacerdozio e la devozione eucaristica, la lotta contro gli eretici Modernisti, la composizione del Codice di Diritto Canonico.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...3c&oe=5B76A381





    “Radio Spada Discorso di Sua Santità Pio XII in occasione della canonizzazione del beato Pio X.”

    https://w2.vatican.va/content/pius-x...529_pio-x.html
    «DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII DOPO IL RITO DI CANONIZZAZIONE DI SAN PIO X* Sabato, 29 maggio 1954.»






    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  9. #109
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    30 MAGGIO 2018: trentesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, inizio NOVENA AL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO (dal 30 Maggio al 7 Giugno), MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE; SANTA GIOVANNA D'ARCO, San Ferdinando III, Re di Leon e di Castiglia, e SAN FELICE I, PAPA E MARTIRE…



    “San Felice I, papa, 30 maggio.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm#SANTI2



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/
    Maggio mese di Maria: 30° giorno - La devozione alla Madonna
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-30-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 30° giorno.
    LA DEVOZIONE ALLA MADONNA.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”




    30 maggio - S. Ferdinando III, re
    https://forum.termometropolitico.it/...castiglia.html
    “San Ferdinando III, Re di Leon e di Castiglia
    30 maggio 1198 - 30 maggio 1252.

    Figlio di Alfonso IX re di León e Berenguela di Castiglia, fu governatore modello dai solidi principi cristiani. Nel 1217, all'età di 18 anni, ereditò la Castiglia, la terra di sua madre e nel 1230 il León, quella di suo padre. In questo modo unificò i due regni. Re prudente, si circondò sempre di persone fidate, con cui si consultava per le questioni più problematiche e urgenti. Di Ferdinando erano note anche la profonda devozione alla Madonna e la grande umiltà. Si sposò in prime nozze con Beatrice di Svezia (1219) e poi con Maria de Ponthieu (1235). Dalle due unioni nacquero complessivamente tredici figli. Ma la storia ricorda Ferdinando anche per le guerre contro i saraceni che gli permisero di riconquistare i regni di Cordova, Siviglia, Jaén e Murcia. Nel 1221 il sovrano fondò la cattedrale di Burgos, si deve a lui anche l'ampliamento dell'università di Salamanca. Morì il 30 maggio 1252 e fu sepolto nella cattedrale di Santa Maria a Siviglia. È stato canonizzato da Papa Clemente X il 4 febbraio 1671. (Avvenire)
    Patronato: Ingegneri, Spagna
    Etimologia: Ferdinando = guerriero audace, dal tedesco.
    Martirologio Romano: A Siviglia in Spagna, san Ferdinando III, che, re di Castiglia e León, fu saggio amministratore del suo regno, cultore di arti e scienze e solerte nella diffusione della fede.
    Martirologio tradizionale (30 maggio): A Siviglia, nella Spagna, san Ferdinando terzo, Re di Castiglia e di Leon, per l'eccellenza delle virtù chiamato il Santo, il quale, illustre per lo zelo nel propagare la fede, in fine, soggiogati i Mori, felicemente se ne volò al regno celeste, lasciando quello terreno.”



    https://forum.termometropolitico.it/...na-d-arco.html



    30 Maggio - Santa Giovanna d'Arco
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...nna-d-arco.htm
    "30 MAGGIO SANTA GIOVANNA D'ARCO
    Domrémy, Francia, 1412 circa - Rouen, Francia, 30 maggio 1431.

    Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un'armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa.”




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE, 30 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7f&oe=5B7812D5





    «MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE
    SAN FERDINANDO III RE
    Confessore.
    Doppio maggiore.
    Paramenti bianchi.
    SANTA MESSA

    Ferdinando III, nato a Zamora il 5 agosto 1501, fu Re di Castiglia e Leon dal 1217 alla morte. Fu zelante propagatore della Fede, patrono delle arti e delle scienze e valoroso combattente per il Regno di Cristo contro i Mori che allora occupavano varie regioni delle Spagne. Tra le alte imprese, degna di memoria è la liberazione di Siviglia (22 dicembre 1248) che aprì la strada alla completa redenzione dell’Andalusia, eccezion fatta per il Sultanato di Granada. Morì a Siviglia il 30 maggio 1252, dopo aver ricevuto devotissimamente in ginocchio gli estremi Sacramenti.
    Il suo corpo inumato nella cattedrale di Santa Maria della Sede dove tuttora si conserva e venera. Glorioso per miracoli, Alessandro VII l’iscrisse fra i Beati il 31 maggio 1655 e Clemente X fra i Santi il 4 febbraio 1671.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f7&oe=5BB70B2B
    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...ssore.html?m=1





    «MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE.
    SANTA GIOVANNA D'ARCO.
    Vergine.
    Doppio maggiore.
    Paramenti bianchi.
    SANTA MESSA

    Giovanna d’Arco, nata a Domremy in Lorena il 6 gennaio 1412, fu eletta da Dio per andare in soccorso del futuro Carlo VIII di Francia contro gli Inglesi. Accolta nell’esercito francese, a diciassette anni, confidando in Gesù e Maria, lo guidò alle vittorie di Orleans e Patay, che permisero la consacrazione di Carlo VIII a Reims. Il 24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni che la vendettero agli alleati Inglesi. Questi, dopo un processo - in seguito invalidato da Callisto III - la arsero a Rouen il 30 maggio 1431. Questa vergine guerriera, dichiarata Venerabile da Leone XIII il 27 gennaio 1894, fu beatificata da san Pio X il 18 aprile 1909 e canonizzata da Benedetto XV il 16 maggio 1920. Pio XI la elesse a patrona della Gioventù Cattolica femminile.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f5&oe=5BC5053C
    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...rgine.html?m=1





    «NOVENA AL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
    (30 Maggio - 7 Giugno)

    I.O mio Gesù, che avete detto: "In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!", ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia (si esprima la grazia).
    Pater, Ave, Gloria.
    Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Voi.
    II.O mio Gesù, che avete detto: "In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!", ecco che al Padre vostro, nel vostro nome, io chiedo la grazia (si esprima la grazia).
    Pater, Ave, Gloria.
    Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Voi.
    III.O mio Gesù, che avete detto: "In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!", ecco che, appoggiato all'infallibilità delle vostre sante parole, io chiedo la grazia (si esprima la grazia).
    Pater, Ave, Gloria.
    Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Voi.
    O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbiate pietà di noi miseri peccatori, ed accordateci le grazie che vi domandiamo per mezzo dell'Immacolato Cuore di Maria, vostra e nostra tenera Madre.
    San Giuseppe, padre putativo del Sacro Cuore di Gesù, pregate per noi.
    Salve, Regina.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0d&oe=5BB5EE9F









    San Felice I - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-felice-i/
    «30 maggio, San Felice I, Papa e Martire (+ Roma, 30 dicembre 274).
    “San Felice primo, Papa e Martire, il cui giorno natalizio è ricordato il trenta Dicembre”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-269x300.jpg






    https://www.youtube.com/user/sodalitium
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/




    “Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.”
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    CATECHISMO- PIO X - domusmarcellefebvre110815






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    30 mai : Sainte Jeanne d'Arc, Vierge, Libératrice de la France (1412-1431) :: Ligue Saint Amédée
    “30 mai : Sainte Jeanne d'Arc, Vierge, Libératrice de la France (1412-1431).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._lWgAEq8Yb.jpg





    “A mettre entre les mains des petits catholiques!
    Sainte Jeanne d'Arc, priez pour notre jeunesse!”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...be&oe=5B7F68DF





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d7&oe=5B7B29E7





    «Gentil Dauphin, j’ai nom Jehanne la Pucelle, et vous mande le Roy des cieulx, par moi, que vous serez sacré et couronné à la ville de Rheims, et serez lieutenant du Roy des cieulx qui est Roy de France».
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...cb&oe=5BC07638





    “30 mai 1232 : Antoine de Padoue, Frère mineur et Docteur de l’Eglise est canonisé par Grégoire IX.”






    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
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    https://www.sursumcorda.cloud/articoli.html
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/carlo-di-pietro.html
    “Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare i santi Basilio ed Emmélia sua moglie, genitori dei beati Vescovi Basilio Magno, Gregorio Nisséno e Piétro di Sebaste, e della beata Macrina Vergine. Questi santi coniugi, al tempo di Galério Massimiàno, mandati in esilio, dimorarono nelle solitudini del Ponto; e dopo la persecuzione, lasciando i figli eredi delle loro virtù, si riposarono in pace. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi avete loro elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questi Santi, ed a loro affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, i santi Basilio ed Emmélia sua moglie possano essere miei avvocati e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”
    “San Gerardo pregate per noi. Vita almi Patris nostri Gerardi Episcopi Potentini –
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...ni.html”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1e&oe=5BBD3E49








    Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini - Centro Studi Giuseppe Federici
    «Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini.
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 53/17 del 30 maggio 2018, San Felice I.

    Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini
    30 maggio 1799: la popolazione riminese, guidata dal “parone” (pescatore proprietario di barca) Giuseppe Federici, detto “il glorioso”, liberava Rimini dagli invasori giacobini.»



    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/


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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    “L'omaggio di Radio Spada a Santa Giovanna d'Arco, copatrona di Francia (festa 30 maggio).”
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    “30 maggio 2018. Felice I, papa, santo, Romano (5 gennaio 269 - 30 dicembre 274), fu sepolto nella Cripta dei Papi, nel Cimitero di Callisto. Sue reliquie insigni sono in S. Sisto a Via Appia in un cofanetto murato nella parete sinistra.
    M.R.: 30 maggio - San Felice primo, Papa e Martire, il cui giorno natalizio è ricordato il 30 dicembre, il quale, governò la Chiesa al tempo del Principe Aureliano.
    [Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari].”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0d&oe=5B7EE691








    Ave Maria!
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  10. #110
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    Lightbulb Re: Maggio Mese Mariano…

    31 MAGGIO 2018: trentunesimo ed ultimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Festa del CORPUS DOMINI NOSTRI JESU CHRISTI…



    "Festa del Corpus Domini."
    "Guéranger, L'anno liturgico - Festa del Corpus Domini."
    Guéranger, L'anno liturgico - Festa del Corpus Domini
    http://www.unavoce-ve.it/pg-corpusdomini.htm
    «FESTA DEL CORPUS DOMINI.
    Il Ss. Sacramento al centro della Liturgia.»




    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/
    Maggio mese di Maria: 31° giorno - Il santo rosario
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-31-giorno/
    «Maggio mese di Maria: 31° giorno.
    IL SANTO ROSARIO.

    A Lourdes e a Fatima la Madonna è apparsa per raccomandarci particolarmente il Santo Rosario.
    A Lourdes Ella stessa sgranava la splendida corona, mentre santa Bernadetta recitava le Ave Maria. A Fatima, in ogni apparizione, la Madonna raccomandò la recita del Rosario. In più, nell’ultima apparizione, Ella si presentò come la «Madonna del Rosario».
    È veramente grande l’importanza che la Madonna ha dato al Rosario.
    Quando a Fatima ha parlato della salvezza dei peccatori, della rovina di molte anime all’inferno, delle guerre e dei destini della nostra epoca, la Madonna ha indicato, ha raccomandato come preghiera salvatrice il Rosario.
    Lucia di Fatima dirà in sintesi che «da quando la Vergine Santissima ha dato grande efficacia al Santo Rosario, non c’è problema né materiale, né spirituale, nazionale o internazionale, che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici. (…)
    Nel Cuore Immacolato
    A Fatima il Rosario è stato il dono del Cuore Immacolato di Maria. E noi vogliamo concludere il mese mariano deponendo il nostro Rosario nel Cuore dell’Immacolata, con l’impegno di recitarlo ogni giorno. (…)
    Il Rosario e il Cuore Immacolato di Maria segneranno il trionfo finale del Regno di Dio per questa epoca.
    La devozione al Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria sono garanzia di salvezza. Anzi, la Madonna dice che le anime devote del Rosario e del suo Cuore Immacolato «saranno predilette da Dio e, come fiori, saranno collocate da me dinanzi al Suo trono».
    Voglia Ella stessa accendere e tenere acceso in noi l’amore al Rosario e al suo Cuore Immacolato.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.»





    Corpus Domini - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/corpus-domini/
    «31 maggio 2018, festa del Corpus Domini (di precetto).

    O Verbo annichilito nell’Incarnazione, più annichilito ancora nell’Eucaristia, vi adoriamo sotto i veli che nascondono la vostra divinità e la vostra umanità nell’adorabile Sacramento. In questo stato dunque vi ha ridotto il vostro amore! Sacrificio perpetuo, vittima continuamente immolata per noi, Ostia di lode, di ringraziamento, di propiziazione! Gesù nostro mediatore, fedele compagno, dolce amico, medico caritatevole, tenero consolatore, pane vivo disceso dal cielo, cibo delle anime. Voi siete il tutto per i vostri figli! A tant’amore però molti non corrispondono che con la bestemmia e con le profanazioni; molti con l’indifferenza e la tiepidezza, ben pochi con gratitudine ed amore. Perdono, o Gesù, per quelli che vi oltraggiano! Perdono per la moltitudine degli indifferenti e degli ingrati! Perdono altresì per l’incostanza, l’imperfezione, la fiacchezza di quelli che vi amano! Gradite il loro amore quantunque languido, ed accendetelo di più ogni dì; illuminate le anime che non vi conoscono ed ammollite la durezza dei cuori che vi resistono. Fatevi amare sulla terra, o Dio nascosto; lasciatevi vedere e possedere nel Cielo! Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content..._n-221x300.jpg





    Della festa del «Corpus Domini» - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/festa-del-corpus-domini/
    «Catechismo Maggiore di San Pio X – Della festa del «Corpus Domini»

    112 D. Nel giovedì dopo la festa della santissima Trinità qual festa si celebra?
    R. Nel giovedì dopo la festa della santissima Trinità si celebra la solennità del Santissimo Sacramento, ossia del Corpus Domini.
    113 D. L’ istituzione del Santissimo Sacramento non si celebra nel giovedì santo?
    R. La Chiesa celebra nel giovedì santo l’istituzione del Santissimo Sacramento; ma perché allora é occupata principalmente in funzioni di lutto per la passione di Gesù Cristo, ha stimato bene di istituire un’altra festa particolare per onorare questo mistero con piena allegrezza.
    114 D. In qual maniera potremo noi onorare il mistero che si celebra nella festa del Corpus Domini?
    R. Per onorare il mistero che si celebra nella festa del Corpus Domini dobbiamo accostarci con particolar divozione e fervore alla santissima comunione e ringraziare con tutto l’affetto del cuore il Signore, che ha voluto donarsi a ciascheduno di noi in questo sacramento; assistere in questa solennità, e in tutta l’ottava, se si può, agli uffici divini, e particolarmente al santo sacrifizio della Messa, e far frequenti visite a Gesù velato sotto le specie sacramentali.
    115 D. Perché nella festa del Corpus Domini si porta solennemente la santissima Eucaristia in processione?
    R. Nella festa del Corpus Domini si porta solennemente la santissima Eucaristia in processione per onorare l’Umanità santissima di nostro Signore nascosta sotto le specie sacramentali; per ravvivare la fede e accrescere la divozione de’ fedeli verso questo mistero; per celebrare la vittoria che Egli ha dato alla sua Chiesa sopra i nemici del Sacramento; per riparare in qualche modo le ingiurie che gli vengono fatte dai nemici della nostra religione.
    116 D. Come bisogna assister alla processione del Corpus Domini?
    R. Alla processione del Corpus Domini bisogna assistere con grande raccoglimento e modestia, non guardando qua e là, né parlando ad alcuno senza necessità;
    con intenzione di onorare per mezzo delle nostre adorazioni il trionfo di Gesù Cristo; con domandargli umilmente perdono delle comunioni indegne, e di tutte le altre profanazioni, che si fanno di questo divin sacramento; con sentimenti di fede, di confidenza, di amore e di riconoscenza verso Gesù Cristo presente nell’ostia consacrata.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-2-300x209.jpg





    Processione del Corpus Domini a Dendermonde (Belgio) - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/procession...-mons-stuyver/
    «Processione del Corpus Domini a Dendermonde.
    Riceviamo dai nostri confratelli della Casa dell’Istituto di Dendermonde, in Belgio, queste belle fotografie relative alla festa del Corpus Domini e le pubblichiamo molto volentieri. Adoremus in aeternum SS. Sacramentum.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...1-1024x683.jpg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...2-1024x683.jpg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...2-1024x768.jpg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...5-1024x683.jpg





    https://www.youtube.com/user/sodalitium
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/



    "Oggi, festa del Corpus Domini – cosa dice il Catechismo."
    https://www.agerecontra.it/2018/05/o...il-catechismo/
    https://www.agerecontra.it/2018/05/o...il-catechismo/
    «Segnalazione del Centro Studi Federici
    Oggi, 31 maggio 2018, è la festa del Corpus Domini: auguri a tutti.»
    Della festa del «Corpus Domini» - Sodalitium
    Corpus Domini 2018 - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/corpus-domini-2018/
    http://www.centrostudifederici.org/w...4d-520x703.jpg
    https://www.agerecontra.it/wp-conten...a925488c4d.jpg







    “Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.”
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    CATECHISMO- PIO X - domusmarcellefebvre110815
    «CATECHISMO - PIO X
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    313 Catechismo di S. Pio X
    https://www.youtube.com/watch?v=xabgyevr0uM»
    CATECHISMO- PIO X - domusmarcellefebvre110815
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php





    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «CORPUS DOMINI NOSTRI JESU CHRISTI, 31 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...da&oe=5BB93DB4





    «AD II VESPERAS IN FESTO SS. CORPORIS CHRISTI
    (Secondi Vespri della Festa del SS. Corpo di Cristo)
    Il Santo Ufficio di questa Festa Eucaristica per eccellenza fu composto da San Tommaso d'Aquino su richiesta di Papa Urbano IV.
    P.S. Tutto uguale come ai Primi Vespri tranne l'Antifona al Magnificat.
    O sacrum convívium, * in quo Christus sumítur: recólitur memória passiónis ejus: mens implétur grátia: et futuræ glóriæ nobis pignus datur, allelúja.
    O sacro convito, * in cui si riceve Cristo; si rinnova la memoria della sua passione; l'anima è ricolma di grazia; e a noi si dà il pegno della gloria futura, alleluia.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...28&oe=5B81BD32





    "CORPUS CHRISTI, el Cielo de nuestra alma."
    https://sicutoves.blogspot.com/2018/...stra-alma.html
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...67&oe=5B873240


    «MEDITAZIONI PER OTTO GIORNI NELL'OTTAVA DEL SANTISSIMO SAGRAMENTO DELL'EUCARISTIA
    (da VIA DELLA SALUTE di Sant'Alfonso Maria de' Liguori)
    MEDITAZIONE I. Amore di Gesù nel Santissimo Sagramento.

    L'amantissimo nostro Redentore, dovendo partirsi da questa terra per andare al Padre, dopo aver compita colla sua morte l'opera della nostra redenzione, e vedendo arrivata già l'ora della sua morte ("Sciens Iesus, quia venit hora eius, ut transeat ex hoc mundo ad Patrem" Io. 13. 1.), non volle lasciarci soli in questa valle di lagrime, e che fece? Istituì il Santissimo Sagramento dell'Eucaristia, in cui ci lasciò tutto se stesso. "Niuna lingua (dicea S. Pietro d'Alcantara)(1) è bastante a poter dichiarare la grandezza dell'amore, che Gesù porta ad ogni anima; e perciò volendo questo Sposo partire da questa vita, acciò questa sua assenza non le fosse cagione di scordarsi di lui, le lasciò per memoria questo Santissimo Sagramento, nel quale egli stesso rimanea, non volendo che tra ambedue restasse altro pegno per tenere svegliata la memoria ch'egli medesimo". Non volle dunque Gesù colla sua morte separarsi da noi, ed istituì questo Sagramento d'amore, per trattenersi con noi sino alla fine del mondo: "Ecce vobiscum sum usque ad consummationem saeculi" (Matth. 28. 20).(2) Ed eccolo già, secondo c'insegna la fede, eccolo in tanti altari, ove se ne sta rinchiuso, come in tante prigioni d'amore, per farsi trovare da ognuno che lo cerca. Ma Signore, dicea S. Bernardo,(3) ciò non conviene alla vostra maestà. Risponde Gesù Cristo: Basta che convenga al mio amore. Provan gran tenerezza quelli che vanno in Gerusalemme e visitano la grotta dove nacque il Verbo Incarnato, il pretorio dove fu flagellato, il Calvario dove morì e 'l sepolcro dove fu sepolto; ma quanto maggiore dee esser in noi la tenerezza in visitare un altare ove sta Gesù stesso nel Santissimo Sagramento? Dicea il ven. P. Giovanni Avila(4) che fra tutti i santuari non può trovarsi un santuario più eccellente e più divoto, che una chiesa ove sta Gesù Sagramentato.
    Affetti e preghiere.
    O amato Gesù mio, o Dio innamorato degli uomini, e che avete più da inventare, per farvi amare da quest'uomini(5) ingrati? Oh se gli uomini v'amassero, certamente che tutte le chiese vedrebbonsi continuamente piene di gente, che prostrata colla faccia a terra vi adorerebbe e ringrazierebbe, ardendo per voi d'amore, nel mirarvi cogli occhi della fede nascosto in un tabernacolo. Ma no, che gli uomini scordati di voi e del vostro amore, assistono bensì ad un uomo da cui sperano qualche misero bene, e lasciano voi Signor mio abbandonato e solo. Oh potess'io(6) riparare cogli ossequi miei a tante ingratitudini! Mi dispiace che anch'io(7) per lo passato sono stato simile ad essi trascurato e sconoscente. Ma per l'avvenire non voglio esser più tale, voglio assistervi quanto più posso. Infiammatemi voi del vostro santo amore, acciocché da oggi avanti viva io solo per amarvi e per compiacervi. Voi meritate l'amore di tutti i cuori. Se un tempo vi ho disprezzato, ora altro non desidero che amarvi. Gesù mio, voi siete l'amor mio, ed ogni mio bene. "Deus meus, et omnia".(8)
    Vergine santissima Maria, impetratemi voi un grande amore al Santissimo Sagramento.
    Note.
    1 [10.] S. PIETRO D'ALCANTARA, Trattato dell'orazione e meditazione, p. I, c. 4; Roma 1706, 96.
    2 [19.] Cfr. per la interpretazione di questo testo HADR. SIMON, Praelectiones biblicae, l. II, p. 3, c. 3. l. I, §. 6; I, Taurini 1926, ed. III, 628: «Et ecce ego vobiscum sum usque ad consummationem saeculi, per singularem protectionem, immo corporali praesentia, scil. in augustissimo altaris Sacramento».
    3 [22.] S. BERNARDUS, In Cantica, ser. 59, n. 2; PL 183, 1062: «Conditor est, et consortem se reputat! Amor loquitur, qui dominum noscit... Vides amori cedere etiam maiestatem». Vedi anche In Cantica, ser. 64, n. 10; PL 183, 1088: «Amor dignitatis nescius, dignatione dives, affectu potens, suasu efficax. Triumphat de Deo amor».
    4 [5.] LUDOVIC. GRANATENSIS, Vita Magistri Ioannis Avilae, l. II, paragr. 2; Opera, III, Coloniae Agripp. 1626, 840, col. 1: «Dixit forte ei e familiaribus unus: Domine, utinam a christianis urbs Ierusalem possideretur, ut paulatim eo commigrare liceret, sanctisque illis locis emori ubi Christus nostram operatus est salutem. Audita re, solita animi pausa reposuit: Nonne habes sacrosanctum altaris sacramentum? Eius dum venit mihi in mentem, quaecumque in terris sunt fastidio». Vedi L. MUGNOS, Vita dello apostolico predicatore P. M.o Giov. Avila, l. III, c. 15: Milano 1667, 317.
    5 [10-11.] quest'uomini... v'amassero) questi uomini... vi amassero B B1 B2.
    6 [17.] potess'io) potessi io B B1 B2.
    7 [18.] anch'io) anche io B B1 B2.
    8 [24.] Opuscula B. P. Francisci, Oratio quotidiana; I, Pedeponti 1739, 20; vedi MARCO DA LISBONA, op. cit., p. I, l. I, c. 8; Venezia 1582, 14.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...96&oe=5BBE90AB




    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b7&oe=5BBBC1D9






    «NOVENA AL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO (30 Maggio - 7 Giugno).»






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    «Fête-Dieu ou Fête du Très Saint Sacrement.»
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    31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces :: Ligue Saint Amédée
    «31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces.»
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...tes_graces.jpg





    31 mai : Sainte Pétronille, Vierge (1er siècle) :: Ligue Saint Amédée
    “31 mai : Sainte Pétronille, Vierge (1er siècle).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...petronille.jpg






    www.sursumcorda.cloud
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    “Papa Gregorio XVI alla processione del Corpus Domini (festa di precetto).

    + O Verbo annichilito nell’Incarnazione, più annichilito ancora nell’Eucaristia, vi adoriamo sotto i veli che nascondono la vostra divinità e la vostra umanità nell’adorabile Sacramento. In questo stato dunque vi ha ridotto il vostro amore! Sacrificio perpetuo, vittima continuamente immolata per noi, Ostia di lode, di ringraziamento, di propiziazione! Gesù nostro mediatore, fedele compagno, dolce amico, medico caritatevole, tenero consolatore, pane vivo disceso dal cielo, cibo delle anime. Voi siete il tutto per i vostri figli! A tant’amore però molti non corrispondono che con la bestemmia e con le profanazioni; molti con l’indifferenza e la tiepidezza, ben pochi con gratitudine ed amore. Perdono, o Gesù, per quelli che vi oltraggiano! Perdono per la moltitudine degli indifferenti e degli ingrati! Perdono altresì per l’incostanza, l’imperfezione, la fiacchezza di quelli che vi amano! Gradite il loro amore quantunque languido, ed accendetelo di più ogni dì; illuminate le anime che non vi conoscono ed ammollite la durezza dei cuori che vi resistono. Fatevi amare sulla terra, o Dio nascosto; lasciatevi vedere e possedere nel Cielo! Così sia. +”
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    “A Voi Gesù, Giuseppe e Maria, Consegno le chiavi dell’anima mia.”
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    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/


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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    “31 maggio 2018: FESTA DEL CORPUS DOMINI (Doppio di prima classe con ottava privilegiata di II ordine - festa di precetto).”
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    “31 maggio 2018: Conclusione del mese mariano.”
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    “Mater amabilis, ora pro nobis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e5&oe=5B7F6AA0





    «Gregoriano Corpus Domini
    https://www.youtube.com/watch?v=37SoGRm2ZzE
    01 Te Laudamus Domine 02 Cibavit Eos 03 Kyrie XII 04 Oculi Omnium 05 Lauda Sion 06 Caro Mea 07 Portas Caeli 08 Sanctus XII 09 De Fructu 10 Angelorum Esca 11 Hoc Corpus 12 Pange Lingua 13 Qui Manducat 14 Quam Magna 15 Panem de Caelo 16 Verbum Supernum.»





    Guéranger, L'anno liturgico - Festa del Corpus Domini
    http://www.unavoce-ve.it/pg-corpusdomini.htm
    «FESTA DEL CORPUS DOMINI.»





    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda - Habemus ad Dominum!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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