https://it.notizie.yahoo.com/prostit...153701854.html
"Il meretricio è soggetto a tassazione perché attività lecita": è questa la sentenza della Cassazione datata 2010 che ha "costretto" alcune lucciole di Rimini ad aprire la partita Iva e a pagare tasse e contributi sulle prestazioni effettuate. Già perché per la legge è reato lo sfruttamento della prostituzione, ma non la "vendita" volontaria del proprio corpo...
Dunque, quella che notoriamente viene definita come "la professione più antica del mondo" sarebbe assimilabile ad un'attività lavorativa autonoma e, quindi, tassabile: non sono rari i casi in cui gli ispettori dell'Agenzia delle Entrate si sono trovati di fronte a "lavoratrici" con un cospicuo conto in banca (giustificato con i proventi derivanti dall'attività di meretricio) ma che non hanno mai pagato le tasse.
In questo modo, l'Erario ha dunque calcolato la presunta evasione e costretto le "mestieranti" ad aprire una partita Iva (con oggetto dell'attività "servizi alla persona"), alla quale hanno fatto subito seguito cartelle esattoriali di non poco conto. Le "belle di notte", nel frattempo, si sono già attivate per presentare ricorso.