Il Movimento 5 Stelle ha presentato ricorso al Tar della Campania contro l’Ufficio Centrale Regionale presso la Corte d’Appello di Napoli, contestando l’ammissione del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Nel ricorso, presentato dalla candidata alla presidenza di M5S, Valeria Ciarambino, e dagli onorevoli salernitani Adinolfi, Cioffi, Giordano, Pisano e Tofalo, si chiede l’annullamento del provvedimento di ammissione della candidatura di De Luca per “il mancato accertamento – si legge nell’istanza – della sussistenza della condizione di sospensione di diritto a ricoprire le cariche pubbliche e della conseguente incandidabilità dello stesso”. Secondo i 5 Stelle, per effetto della Legge Severino De Luca non avrebbe i requisiti soggettivi politici di elettorato passivo per la candidabilità alla carica di presidente della giunta regionale.
“De Luca non ha i requisiti per correre alle elezioni”
Per*i pentastellati la candidatura di De Luca è “lesiva al corretto espletamento della competizione elettorale” in quanto l’ex sindaco di Salerno “risulta carente dei requisiti soggettivi e politici e, dunque, è conseguentemente incandidabile oltre che ineleggibile”. Nel ricorso vengono citate la condanna in primo grado del Tribunale di Salerno inflitta a De Luca il 21 gennaio scorso e la sospensione dalla carica di sindaco di Salerno da parte del prefetto di Salerno il 23 gennaio che, secondo i ricorrenti, “risulta pienamente operante”.*Circostanza, questa, che secondo i grillini “risulta incidente, nonché causalmente collegata, ai requisiti soggettivi e politici di De Luca tale da costituire una evidente compromissione degli stessi anche, e non solo, in ragione dell’eventuale insediamento alla carica di presidente della Regione Campania”.
Scritto da: Redazione
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