“Nessun cambio di nome: il Partito Democratico si chiama e si chiamerà così”.*Questo, l’intervento dell’ufficio stampa del*Nazareno, che intende smentire il servizio*che comparirà sull’Espresso di domani,*in cui si*avanza l’ipotesi per cui, una volta passato l’Italicum, il Partito Democratico cambierà nome.
Ufficio stampa Pd: “Smentiamo il cambio di nome”
“In merito ad anticipazioni di stampa e illazioni su presunti cambi di nome del Partito Democratico, l’Ufficio stampa smentisce che esista una simile ipotesi.” si afferma in maniera secca dal partito, il quale non avvalla*quanto scritto nel pezzo dal celebre giornalista Marco Damilano.
Secondo Damilano, infatti,*una volta approvata la nuova legge elettorale, l’obiettivo che Renzi vuole raggiungere *è quello di creare il Partito della Nazione. Il “partito degli Italici”, che il premier vuole plasmare a partire dal cambio del nome:*“Da Partito Democratico a I Democratici”. Una denominazione che ricalca quello della lista elettorale formata dal padre dell’Ulivo e del Pd, Romano Prodi, nel 1998.
Una formazione con al centro “la leadership di Renzi” e quella di due future eminenze grige, gli “unici titolati a intervenire in nome suo”: da un lato il sottosegretario Luca Lotti, dall’altra il Ministro Maria Elena Boschi, “la madrina della riforma elettorale”.* “Spietato, sembra D’Alema”, “ruvido”, una*“presenza inevitabile ma invisibile” è definito il primo, “morbida, ricorda Veltroni”, “seduttiva” e “ben più di un semplice ministro” la seconda. Due personaggi molto diversi tra loro,*tra cui “toccherà distinguersi” in futuro all’interno del partito.
Verso il partito della Nazione?
Se, per il momento, da Sant’Andrea delle Fratte smentiscono i rumors,*c’è chi si chiede se il cosiddetto “Partito della Nazione” sia in un modello in gestazione o sia già nato.
Per alcuni, si tratta di un progetto non ancora in corso di realizzazione. Secondo*Linkiesta, ad esempio, *per capire se “nascerà o meno” “bisognerà aspettare le elezioni regionali per stabilire pesi e contrappesi”. Comunque, “la prima grande prova” è stata proprio l’approvazione dell’Italicum,*avversato dal fuoriuscito Civati*e dalla minoranza Pd, e passato anche grazie*a quei “renziani dell’ultim’ora” che costituiscono una pattuglia molto variegata. All’interno, infatti,*si passa da*ex esponenti del Movimento Cinque Stelle approdati in maggioranza dopo la rottura con Beppe Grillo, agli ex Sel, confluiti in Libertà e*Diritti dell’ex capogruppo del partito di Vendola a Montecitorio Gennaro Migliore, sino ai fuoriusciti da Scelta Civica.
Secondo altri, invece, è già esistente. Interpellati da Adnkronos, i sondaggisti hanno confermato che, a loro dire, *si sta andando proprio in questa direzione, ma non sono gli unici.*Anche per*l’Huffington Post*si tratta di un laboratorio vivo e vegeto. Secondo*il blog diretto da Lucia Annunziata,*infatti,*la Campania è il luogo di sperimentazione*del Partito della Nazione, in cui**“pezzi di vecchia Dc” e “di berlusconismo versante Nicola Cosentino” appoggiano la candidatura dell’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.
Scritto da: Alessandro De Luca
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