anch'io intendevo ad iscrivermi per la presentazione della lista, se vige ancora questa regola, e dopo aver esaminato il programma, mica per candidarmi.
anch'io intendevo ad iscrivermi per la presentazione della lista, se vige ancora questa regola, e dopo aver esaminato il programma, mica per candidarmi.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
non so quale posizione assumerebbe un partito socialdemocratico polliano in tema di immigrazione,
la mia è:
1) stilare una lista dei lavori e del numero di lavoratori che si intende aprire agli immigrati.
2) fare i punteggi di chi richiede il permesso per questi lavori in base ad età, professionalità, salute fisica e mentale, conoscenza lingua
3) tutele crescente per gli immigrati che lavorano in italia fino al raggiungimento della piena cittadinanza dopo meno di 10 anni con esame di lingua, educazione civica, giuramento
4) quota di rifugiati, in primi per persecuzioni religiose, etniche, politiche (penso soprattutto a gay, democratici, minoranze atee e religiose nei Paesi musulmani) che sarebbero anche più propensi ad essere fedeli all' Italia che li ha accolti. La quota andrebbe decisa con le condizioni economiche del Paese e si aggirerebbe intorno alla media europea (un po' meno o un po' più)
5) accordi con alcuni Stati per una procedura di immigrazione privilegiata (penso all'America Latina e al corno d'africa)
1- prima di quello che tu dici si dovrebbe cercare di capire quanti ce ne sono già in Italia attualmente, quanti hanno un lavoro regolare e capacità di sostentamento, e quanti girovagano mendicando e rappresentando un pericolo per la sicurezza pubblica. Solo dopo aver rimandato i secondi da dove sono venuti, o dove preferiscono andare, si può cominciare a vedere dove, e se, ce ne servono altri da fare entrare in Italia, magari secondo i criteri che tu esponi al punto 2, e non a cazzo, a "chi arriva arriva prendiamo tutti".
2 - ok
3 - non sono per la concessione della cittadinanza facile agli immigrati, una variabile da considerare e da valutare in qualche modo sarebbe anche il raggiungimento di un buon livello di integrazione culturale e sociale. Assolutamente non prima di 10 anni comunque, anche 15.
4 - la quota rifugiati potrebbe tranquilamente rientrare nei punti 1 e 2 e sempre in base alle possibilità e necessità reali dell'Italia, senza stare a guardare medie europee.
5 - concordo sul privilegiare una immigrazione che dia maggiori garanzie di integrazione. anche se questa è più una predisposizione individuale: ci possono essere arabi e mussulmani perfettamente integrati, poi invece i sudamericani cattolici arrivano e creano le gang di latinos...
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1) ok
2 -
3) 10-15 sono un'enormità.
4) assolutamente no.
il rifugiato è diverso dal semplice immigrato.
e un partito socialdemocratico è internazionalista per definizione.
ha il dovere della solidarietà transnazionale.
la media europea è solo un'indice per avere un'idea di quanti ne ospitano Paesi economicamente simili a noi.
e non è affatto una media alta al contrario di quanto si creda:
Burundi, golpe fallito e 100mila profughi | Mondo | www.avvenire.it
5) ok
3 - non credo lo siano, sicuramente non 10 anni.
4 - il rifugiato sarà anche diverso dal semplice immigrato, ma ti renderai conto che così facendo rischi di moltiplicare a dismisura il numero di stranieri che potrebbero entrare in Italia? Allora che si privilegino i rifugiati, ma il numero complessivo deve comunque coincidere con quello che è possibile per l'Italia accogliere.
- non credo che sia scritto da nessuna parte che un PSD debba essere necessariamente internazionalista, almeno non nel senso raymondinesco che a questa parola si dava nel secolo scorso...niente troskismi per favore. E se ha un dovere è quello di guardare per primo agli interessi del proprio popolo, tutto il resto viene dopo, e se se ne hanno le possiilità.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
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DUX SUCKS
Lombardo-veneto vituperio delle genti
Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.
bene, meglio che niente .
Vi considero allora iscritti, senza bisogno di mettere " con riserva", visto che in caso non è che dovete riempire documentazioni varie per lasciare il partito , se non vi piace qualcosa o poi non vi identificate.
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Lombardo-veneto vituperio delle genti
Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.
Beh su questo non è mica detto. O meglio, un partito socialdemocratico è solidale ANCHE al di fuori dei confini dove opera, ma non a scapito delle persone entro i suoi confini , nè un partito socialdemocratico può accettare chiunque e in gran numero in nome di un non meglio specificato sogno di un mondo senza confini e quindi operare in un mondo con i confini MA comportarsi come se non ce ne fossero... E tra l'altro la troppa immigrazione ( anche quella regolare) fa aumentare i disoccupati nazionali, fa abbassare i salari e fa danni all'ambiente tramite consumo del territorio e sovrappopolazione, fa "stringere" il welfare ecc. Ed è certo, più della solidarietà transnazionale, che i partiti socialdemocratici sono per loro definizione ( questo si ed è certo) per l'ecologia e per migliorare le condizioni di lavoro, per un welfare pesante ecc.
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Lombardo-veneto vituperio delle genti
Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.
comunque non c'è solo l'immigrazione, ci si può accordare , è ovvio che non si può avere proprio le stesse idee, e per quanto riguarda la cittadinanza io credo che non sia una cosa da regalare o da dare automaticamente dopo un tot di anni.
Credo che 8-10 anni siano giusti per chiederla, ovviamente dopo una residenza continuativa , e per i minori che abbiano frequentato le scuole italiane far rimanere il limite a 18 anni ( anche loro tramite un esame, anche se forse , IMHO, in questi casi si potrebbe togliere quest'esame se si sono frequentate le scuole italiane)e tramite scelta, non automaticamente.
In fin dei conti non è una scelta a caso quella attuale, a 18 anni si diventa maggiorenne, se in futuro si diventa maggiorenni a 16 anni, allora anche in questo caso si può fare a 16 anni.
Quindi come esempio, il figlio di immigrati che nasce qui potrà ottenere la cittadinanza ,per scelta e non in modo automatico, a 18 anni.
Ma anche chi non nasce qui ma frequenta le scuole italiane per 8-10 anni ( gli anni necessari per un immigrato maggiorenne all'arrivo al fine di ottenere la cittadinanza) e quindi risiede continuamente in Italia per gli stessi anni. Quindi anche chi arriva a 8 anni e nato all'estero e frequenta e risiede per min 10 anni, arriva al 18esimo anno col diritto di chiedere la cittadinanza.
Io credo che la base per un programma ( riguardo a immigrazione e cittadinanza) debba partire da qui.
Ultima modifica di Traiano; 17-05-15 alle 10:36
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Lombardo-veneto vituperio delle genti
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3- visto che si sta parlando di stilare un programma ti pongo un punto di incontro: 10 anni per gli adulti (con esame e senza condanne), un ciclo i scuola per i minorenni.
con tutele crescenti per gli adulti. per cui se un immigrato che perde il lavoro dopo un anno non gli rinnovi il permesso alla scadenza dei 6 mesi ad uno che è stato qui 8 anni gli rinnovi il permesso per più tempo.
4 - è ovvio che lo Stato non può accogliere più gente del dovuto ma le due condizioni sono diverse.
l'immigrato è una persona che viene giudicata perchè utile al Paese (oltre che al suo diritto di farsi una vita dove vuole) e deve superare una selezione.
il rifiugiato è tale perchè rischierebbe la vita in Patria per condizioni di eccezionalità e e gli va garantito vitto alloggio e formazione.
per ovvie ragioni, il numero di rifugiati è molto minore a quello degli immigrati (ma questo non è un problema italico che fa solo chiacchiere ma ne accoglie molto di meno della media europea).
i partiti socialdemocratici sono internazionalisti per definizione e storia.
quando non lo sono stati, vedi prima guerra mondiale, hanno fatto solo danni.
del resto anche la castrista cuba o il chavista venezuela danno una parte del proprio pil per azioni di solidarietà estere.
è qualcosa di connaturato al socialismo.
non si deve raggiungere il 100% del proprio benessere per essere solidali.
del resto anche nella vita dei singoli è così.