Ieri, 29 aprile
(fonte: zio Brunik)
Oggi, 10 maggio
Naturalmente Mattarella può commettere errori (e secondo noi firmare l'Italicum lo è stato), ma evita di impicciarsi nelle faccende di competenza governativa e parlamentare. Non lascia trasparire i suoi orientamenti mentre la politica decide, e solo alla fine, quando le leggi giungono sul suo tavolo, decide se promulgarle o bocciarle.
QUAL E' IL VERO TRAVAGLIO, QUELLO CHE IERI RIMPROVERAVA MATTARELLA PERCHE' TACEVA SULL' ITALICUM, OPPURE QUELLO DI OGGI CHE LO LODA PER ESSERE RIMASTO ZITTO QUANDO LA LEGGE ERA ANCORA IN DISCUSSIONE ALLE CAMERE?