Io ero presente e ho apprezzato le dotte (forse troppo dotte per me …) relazioni. Comunque sia , una cosa però va detta (e mi spiace che invece non sia stata detta alla conferenza) : qualunque sia la riforma che ci si propone – da un estremo di tre Macro-regioni , di migliana memoria , all’altro estremo che prevede un frullato di regioni e provincie con output 40 distretti in luogo delle attuali 20 regioni e 110 provincie – … dicevo , qualsiasi sia la riforma , essa potrà passare se e in quanto vi sarà una sola Camera legislativa .
Infatti con la navetta Camera-Senato le difficoltà che si presentano , in una materia tanto dibattuta , sono pressochè insormontabili.
Occorre cioè che , prodromica alla riforma macro-regionalista , passi quella che leva dalle scatole (mi scuso per il linguaggio poco accademico) il bicameralismo perfetto , o paritario che dir si voglia ! Cioè occorre sostenere , anche a livello accademico , la riforma renziana del Senato delle Autonomie , non elettivo , non retribuito , e non legiferante !!