Solar Impulse 2 ha completato il giro del mondo
Il velivolo alimentato dalla sola energia solare è atterrato ad Abu Dhabi, da dove era partito nel marzo dello scorso anno. Il successo di un progetto che mira alla promozione delle energie rinnovabili
Solar Impulse 2, l'areo svizzero alimentato dalla sola energia solare, ha portato a termine stanotte l'ultima tappa del giro del mondo atterrando alle 04:05 ora locale all'aeroporto di Abu Dhabi (Emirati Arabi), diventando il primo aereo a circumnavigare il globo senza usare una sola goccia di combustibile liquido. E anche se non siamo ancora pronti a far viaggiare gli aerei di linea con l'energia solare, quest'impresa indica chiaramente quale sarà il futuro dell'energia.
I piloti Bertrand Piccard e André Borschberg hanno compiuto il loro giro in 17 mesi, fermandosi in 17 città. L'energia solare ha loro permesso di volare per oltre 43 mila chilometri. Il loro atterraggio ad Abu Dhabi è avvenuto un giorno dopo l'anniversario del compleanno di Amelia Earhart, pioniera del volo e prima donna a sorvolare da sola l'Atlantico, nel 1932.
Tra i voli storici si annoverano quelli di Earhart, Charles Lindbergh e altri pionieri dell'aria, ma il Solar Impulse non è importante solo per la storia dell'aviazione, quanto per lo sviluppo della tecnologia legata alle fonti di energia rinnovabili.
Nel descrivere il suo progetto, dodici anni fa, Piccard aveva osservato che "all'energia pulita manca una reale spinta di marketing". Il Solar Impulse, quindi, è una mascotte aerea per le tecnologie che, come sostengono i suoi fautori, potrebbero tagliare a metà i consumi energetici mondiali e contrastare il riscaldamento globale.
Un risultato eccezionale
"Il Solar Impulse è formato da diverse componenti tecnologicamente avanzate, un prototipo che fino a pochi anni fa non sarebbe stato possibile", spiega Craig Steeves, direttore associato dell'Institute for Aerospace Studies, dell'Università di Toronto.
"Costituisce sicuramente un'impressionante conquista tecnica", commenta. "Davvero avanti nella strada che probabilmente sarà imboccata dall'industria aerea".
Ciò detto, i viaggi aerei commerciali alimentati a energia solare, alla potenza e velocità cui siamo abituati, non è ancora possibile. "Sicuramente non li vedrò nel corso della mia vita", commenta Steeves. Il Solar Impulse può trasportare una sola persona (il pilota) e viaggia alla velocità di circa 75 chilometri all'ora.
"Molto di ciò che è si è dimostrato funzionante avrà probabilmente rilevanza per le applicazioni terrestri, prima che per il volo", spiega Steeves.
I materiali superleggeri e altri componenti dell'aereo potrebbero essere impiegati per i viaggi su strada e per la rete elettrica. Il suo motore, straordinariamente efficiente, funziona grazie all'elettricità generata da 17.248 celle solari. Speciali batterie la accumulano in modo che l'aereo possa viaggiare anche di notte.
"Il Solar Impulse ha dimostrato che è possibile avere un sistema elettrico funzionante H-24, alimentato esclusivamente da energie rinnovabili", spiega Conor Lennon, manager dei progetti speciali di ABB, leader per la produzione di trasformatori elettrici, stazioni di ricarica per auto elettriche e altre tecnologie di alimentazione.
"Al progetto del Solar Impulse hanno partecipato quattro ingegneri dell'ABB", racconta Lennon, "lavorando per ottenere la massima energia dai pannelli solari e mantenere le batterie completamente cariche. Le celle solari dell'aereo sono circa 50 volte più potenti di quelle normali".
Un viaggio elettrizzante
Anche Masdar, l'eco-città che ha aperto ad Abu Dhabi e che ha ospitato il terreno di prova per la partenza e la fine del volo del Solar Impulse, ha sostenuto il viaggio. "L'eccitazione è palpabile", commenta Mohamed Jameel Al Ramahi, amministratore delegato di Masdar. "Ospitare questo progetto è un motivo di orgoglio nazionale".
In particolare, racconta Al Ramahi, il volo di 118 ore sull'Oceano Pacifico ha sfatato il timore che i pannelli fotovoltaici non siano in grado di immagazzinare l'energia da usare durante la notte.
Anche sotto quest'aspetto, l'esperimento del Solar Impulse può essere utile per testare nuove tecnologie da impiegare prima a terra. Le centrali elettriche, infatti, sono sempre alla ricerca di sistemi che permettano di immagazzinare più energia rinnovabile e bilanciare le fonti intermittenti come sole e vento.
"Stiamo lavorando per capire come rendere il sole il principale fornitore di energia", spiega Al Ramahi.
Il motore dell'aereo può servire da modello per altri motori, spiega il team del Solar Impulse, e il suo potente sistema di illuminazione a LED e il sistema d'isolamento, possono servire per la costruzione di edifici intelligenti. Sensori e strumenti di raccolta dati, inoltre, possono fornire informazioni su altri tipi di gestione dell'energia.
E anche se la tecnologia del Solar Impulse avrà per ora migliori applicazioni a terra, l'industria dell'aviazione sta comunque studiando l'impiego di materiali leggeri come i suoi, controlli più efficienti e altre migliorie.
Dan Rutherford, direttore del programma per la marina e l'aviazione al International Council on Clean Transportation, crede che il Solar Impulse possa essere una buona pubblicità per sensibilizzare sul tema dell'energia pulita, ma ripete anche le parole di Steeves sul fatto che voli commerciali a energia solare non saranno disponibili nel futuro prossimo. D'altra parte, sottolinea, il Solar Impulse non è importante solo per l'energia solare, ma anche per l'uso dell'energia elettrica al posto di quella idraulica e di combustione.
"C'è già un movimento verso i voli alimentati a energia elettrica", spiega Rutherford. Si riferisce al Boeing Dreamliner, le cui batterie alimentano il sistema ausiliario e i computer. "Tra le innovazioni del Solar Impulse e quelle dei più moderni aerei in servizio ora si vedono già degli elementi in comune".